Situata a 45 chilometri a est dell’originale Cairo, la città non ancora nominata è in costruzione. Con un estensione di oltre 700 chilometri quadrati, la nuova città, progettata dallo studio di architettura americano Skidmore Owings e Merrill (SOM), ospiterà, quando sarà completata nel 2050, circa 6,5 milioni di abitanti. VEDI QUI
Sorge in mezzo al deserto, a soli 50 chilometri dal Cairo. E’ la nuova “capitale amministrativa” dell’Egitto voluta dal presidente al-Sisi. In parte è ancora vuota e ancora in costruzione. E’ enorme, sorge su un sito di 730 Km quadrati, un progetto sfarzoso e faraonico, troppo caro per la maggior parte degli egiziani. Solo la prima fase dei lavori è costata 25 miliardi di dollari.
Ha torri altissime, un palazzo dei congressi rococo, ricorda per certi versi Dubai.
“Molti progetti hanno creato nuove possibilità di lavoro e tanti laureati disoccupati hanno trovato impiego da ingegneri qui – dice Mohamed Mahmoud, operaio – insomma è una buona occasione”.
Dovrebbe allegerire per certi versi il caos del Cairo. Khaled al Husseini, portavoce dell’ente pubblico costruttore, spiega: “Il Cairo resterà la capitale politica dello Stato egiziano dalla storia millenaria; la nuova capitale amministrativa è un’estensione organizzata del Cairo con infrastrutture intelligenti, sarà la prima città ‘intelligente’ in Egitto”.
Non si sa ancora quando sarà inaugurata. La data prevista era a giugno ma è stata rimandata. Non sarà comunque una città per tutti. “Il prezzo degli appartamenti e delle ville sorpassa i mezzi di gran parte dei cittadini – afferma Moustafa Kamal al-sayyed, politologo – se l’obbiettivo è accogliere sei milioni di egiziani, di che tipo di cittadini si tratta?”.
Su 102 milioni di egiziani, un terzo vive sotto la soglia di povertà. askanews
Megalopoli nel deserto: il costo umano dei nuovi progetti audaci di Egitto e Arabia Saudita. Scrive Nesrine Malik: Nella loro corsa a rivendicare il futuro e a cementificare il passato, questi vasti rebrand stanno demolendo le case e il patrimonio della gente.VEDI QUI
Egitto: la nuova capitale sotto sorveglianza Ma laddove un tempo i ponti levatoi e le torri di guardia avrebbero tenuto a bada i nemici, la Nuova Capitale Amministrativa farà affidamento su videocamere e strumenti di sorveglianza ad alta tecnologia. CONTINUA
ARTICOLO PIÙ DETTAGLIATO IN TINTA ROSA, SCRITTO DA UNA ARCHITETTO
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Come a Dubai, questo progetto sarà corredato da manipolazioni atmosferiche
L’Egitto ha iniziato davvero tardi a produrre il tempo atmosferico artificialmente. Dalle informazioni trovate sembra che se ne parli dal 2014 e che abbiano iniziato nel 2016.
Che cosa significa per il sistema meteorologico globale e per il clima il fatto che il tempo sia ora manipolato in così tanti luoghi?
L’Egitto produrrà la propria pioggia?
Articolo del 2016
La pioggia potrebbe non mancare ancora per molto nel deserto: si dice che l’Egitto stia valutando l’adozione della tecnologia per la produzione di pioggia a Om el Donia… Questa settimana un team tedesco è atterrato al Cairo per iniziare la sessione di orientamento sulle modalità di implementazione della tecnologia. Attualmente la tecnologia viene applicata in Paesi come Germania, Cina, Francia e persino negli Emirati Arabi Uniti. Allo stato attuale, l’Egitto condurrà uno studio di fattibilità sull’applicazione della tecnologia in diversi ministeri egiziani. Il momento non potrebbe essere migliore, dato che l’Egitto continua a temere l’effetto che la diga idroelettrica etiope da 4,2 miliardi di dollari avrà sulla quota d’acqua dell’Egitto. FONTE
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