Il titolo è stato preso in prestito  dal Corriere.

Il buco dell’ozono è una questione di vitale importanza per la nostra salute e l’ambiente. Si tratta di una regione dell’atmosfera terrestre dove la concentrazione di ozono, un gas essenziale per proteggerci dai dannosi raggi ultravioletti del sole, si riduce significativamente. Un team di ricerca australiano afferma infatti che il buco dell’ozono sopra al Polo Sud  sta sconvolgendo l’intero ecosistema del pianeta attraverso l’Antartide, il Sud America e la stessa Australia. Si parla di EVENTI METEOROLOGICI ESTREMI. Il team di ricerca è guidato da Sharon Robinson, dell’Università di Wollongong collabora con l’Oak Ridge National Laboratory del Tennessee. Dalle loro ricerche risulta che le radiazioni provenienti dal buco dell’ozono hanno un effetto molto più ampio di quanto si potesse pensare.

Arriva la conferma dall’ESA.

Esa, il buco dell’ozono continua ad allargarsi raggiungendo quota 26 milioni di KM2

Il buco dell’ozono sull’Antartide si sta allargando e ha raggiunto la dimensione di 26 milioni di chilometri quadrati, pari al triplo della superficie del Brasile. Lo afferma l’Agenzia Spaziale Europea sulla base delle misure del satellite Sentinel-5P, messo a punto dal programma Copernicus di Esa e della Commissione Europea. La rilevazione colloca la dimensione attuale al decimo posto fra le estensioni rilevate negli ultimi 44 anni, che hanno raggiunto il massimo nel 2000, toccando quota 29,9 chilometri quadrati.

Il buco dell’ozono del 2023 è iniziato presto ed è cresciuto rapidamente da metà agosto”, ha spiegato Antje Inness, ricercatore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service. “Il 16 settembre, aggiunge, ha raggiunto una dimensione di oltre 26 milioni di chilometri quadrati, diventando così uno dei buchi dell’ozono più grandi mai registrati“. Le dimensioni si modificano seguendo un ritmo regolare: aumentano progressivamente da agosto a ottobre, periodo in cui raggiungono la massima estensione, per tornare nella norma entro la fine di dicembre, quando il vortice polare si indebolisce.

Quest’anno il buco dell’ozono si è aperto in anticipo a causa dell’eruzione del vulcano Hunga-Tonga, avvenuta fra dicembre 2021 e gennaio 2022, che ha portato grandi quantità di vapore acqueo negli strati superiori dell’atmosfera.
“Il vapore acqueo”, ha aggiunto; Inness, “potrebbe avere rafforzato la formazione delle nubi stratosferiche polari, dove i clorofluorocarburi possono accelerare la riduzione dello strato di ozono” e “la presenza del vapore acqueo può anche contribuire al raffreddamento della stratosfera antartica, migliorando ulteriormente la formazione di queste zolle stratosferiche polari e dando luogo a un vortice polare più robusto”. FONTE

Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews.

DA TONGA AL RESTO DEL MONDO: LA MASSICCIA ERUZIONE VULCANICA SOTTOMARINA HA INVIATO ONDE D’URTO IN TUTTA LA TERRA

I Factcheckers sono stati attivi per quanto riguarda l”eruzione di Tonga e scrivevano:
Alcuni post sui social media avevano suggerito che la recente attività vulcanica di Tonga fosse un’esplosione nucleare. Secondo gli esperti, fattori come l’assenza di radiazioni e la presenza di un vulcano attivo indicano che si è trattato di un’eruzione naturale e respingono l’idea che un ordigno nucleare sia stato fatto esplodere nel sito. Vedi qui https://factcheck.afp.com/doc.afp.com.9WR9AC

IL BUCO DELL’OZONO ANTARTICO SI RIAPRE IN ANTICIPO ED È PIÙ GRANDE DEL NORMALE

Rosalie Bertell traccia il quadro terribile degli esperimenti militari condotti da decenni che hanno danneggiato gli strati vitali dell’atmosfera e la biosfera nel suo insieme. Non incolpate il cambiamento climatico e la CO2 in caso di tempo impazzito e clima caotico.  Militari, corporazioni e governi hanno manipolato il meteo e il clima intenzionalmente per decenni e influenzato in svariati modi il tempo e il clima. CONTINUA 

2010: PETIZIONE DELLA DOTTORESSA ROSALIE BERTELL CONTRO LA MANIPOLAZIONE CHIMICA E ELETTROMAGNETICA DEL CLIMA E DELLA GEOFISICA DELLA TERRA

 

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.