L’ozono è un gas distribuito in atmosfera prevalentemente (per circa il 90% del totale) nella stratosfera, una regione situata tra i 10 e i 50 km di altitudine, al di sopra della quota in cui viaggiano gli aerei, dell’area di formazione delle nubi e di tutti i fenomeni meteorologici. Il restante 10% si trova invece in troposfera, ovvero nella parte più bassa dell’atmosfera. L’ozono nella stratosfera agisce come “schermo o scudo naturale” per il nostro Pianeta. Sappiamo che questo schermo protettivo è stato deteriorato da decenni. C’è da chiedersi, perché dovremmo volere uno artificiale.
Il buco nell’ozono dell’Antartico si è aperto in anticipo, suscitando preoccupazioni
Il buco nello strato di ozono sopra l’Antartide è insolitamente grande per questo periodo dell’anno e fa temere che possa portare a un ulteriore riscaldamento del Polo Sud. Stranamente, sembra che si tratti di una conseguenza del vapore acqueo finito nella stratosfera terrestre in seguito all’eruzione Hunga Tonga-Hunga Ha’apai del 2022, la più grande esplosione naturale sul nostro pianeta in oltre un secolo. (ndr qualcuno ha manifestato dubbi sulla naturalezza dell’eruzione – I vulcanologi non potevano credere a ciò a cui stavano assistendo. Non importa quale metodo di misurazione si scelga di adottare, quella di Tonga è stata un’eruzione sorprendente e terrificante. Quando poi la violenza del vulcano è improvvisamente scemata, è iniziato un intrigo che ha coinvolto tutto il mondo. Quale serie di eventi geologici ha potuto generare un’eruzione così devastante? E quali ricerche devono essere fatte per risolvere il caso? Vedi qui e qui) *
Il buco dell’ozono sopra l’Antartide cresce e si riduce durante l’anno, in sintonia con le stagioni. Durante la stagione primaverile dell’emisfero meridionale (da agosto a ottobre), il buco aumenta di dimensioni, raggiungendo la massima estensione tra metà settembre e metà ottobre.
In questo periodo dell’anno, nel 2021 e nel 2022, il buco dell’ozono era praticamente inesistente e non è cresciuto significativamente fino alla fine di agosto. Quest’anno, invece, i dati del Copernicus Climate Change Service mostrano che è cresciuto molto prima e si prevede che si espanderà rapidamente prima del previsto.
Lo strato di ozono è una regione della stratosfera tra i 15 e i 30 chilometri (da 9,3 a 18,6 miglia) al di sopra della superficie terrestre che presenta una maggiore concentrazione del gas ozono rispetto ad altre parti dell’atmosfera. Agisce come uno scudo invisibile per il nostro pianeta, assorbendo gran parte dei raggi ultravioletti dannosi del Sole.
CONTINUA https://www.iflscience.com/antarctics-hole-in-the-ozone-layer-has-opened-early-sparking-worry-70271
*I Factcheckers sono stati attivi per quanto riguarda l”eruzione di Tonga e scrivevano:
Alcuni post sui social media avevano suggerito che la recente attività vulcanica di Tonga fosse un’esplosione nucleare. Secondo gli esperti, fattori come l’assenza di radiazioni e la presenza di un vulcano attivo indicano che si è trattato di un’eruzione naturale e respingono l’idea che un ordigno nucleare sia stato fatto esplodere nel sito. Vedi qui https://factcheck.afp.com/doc.afp.com.9WR9AC
Quando questi operatori della verità diventano attivi, è opportuno porsi domande di più ampia portata. Pensiamo per esempio a questa. L’arma non nucleare più potente del mondo in questo momento è il padre russo di tutte le bombe, un one-up sulla madre americana di tutte le bombe. Il FOAB è una bomba termobarica composta da alti esplosivi, ossido di etilene e polvere di alluminio finemente macinata.
Ma forse è meglio non pensarci.
L’eruzione vulcanica di Tonga ha scatenato ben 2.600 fulmini al minuto
L’enorme eruzione ha generato una potenza centinaia di volte superiore a quella di una bomba atomica – e il più estremo fenomeno di fulmini mai registrato. Come è successo?
Inoltre leggiamo anche che i massicci incendi boschivi dell’estate nera in Australia abbiano causato un buco “profondo e duraturo” nello strato di ozono. Ne parla l’università di Padova I grandi incendi mettono a rischio il ripristino dello strato di ozono
Perché sentiamo parlare così poco di certi fattori che alterano il clima?
APPROFONDIMENTI
I dati CAMS mostrano uno dei più grandi buchi dell’ozono antartici mai registrati nel mese di agosto
Antarctic ozone hole starts amid questions about impact of Hunga Tonga eruption
GLI INCENDI IN AUSTRALIA HANNO DISTRUTTO LO STRATO DI OZONO ORA GLI SCIENZIATI SANNO PERCHÉ
L’ INASPETTATO LEGAME TRA IL BUCO DELL’OZONO E IL RISCALDAMENTO DELL’ARTICO
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