Ebbene, sono anni che aspetto questo momento, perché la domanda che mi sono posta sui possibili secondi fini in vista della fissazione sul malefico CO2, ha trovato riposta portando alla luce un’incredibile gamma di possibili utilizzi.
In sintesi: la molecola diabolica si trasformerà in salvezza. Che meraviglia. Che sia favorevole alla digitalizzazione di tutto e tutti, in virtù del dogma che viene costantemente recitato, secondo cui è necessario eliminare le emissioni di CO2, è ormai evidente. Quello che ancora non si sa è (qualcuno lo sa), che questo “inquinante” sta diventando una risorsa inimaginabile e infinita.
E cosa ci raccontano oggi?
Scoperta rivoluzionaria: Un metodo fisico trasforma l’anidride carbonica in una riserva energetica infinita
La produzione e il consumo di energia sono da tempo aspetti cruciali della civiltà umana. Tuttavia, l’eccessiva dipendenza dai combustibili fossili ha portato a gravi conseguenze ambientali, spingendo la ricerca di fonti energetiche alternative. In una straordinaria svolta scientifica, è emersa una scoperta rivoluzionaria che offre un barlume di speranza per il nostro mondo affamato di energia. Sfruttando i principi ispirati da luminari della fisica come Newton ed Einstein, i ricercatori hanno svelato un metodo fisico che ha il potenziale di trasmutare l’anidride carbonica (CO2) in una riserva infinita di energia pulita e sostenibile.
Nell’era della crescente domanda di energia e delle preoccupazioni per il cambiamento climatico, è imperativo trovare soluzioni innovative per la generazione di energia sostenibile. La scoperta di un metodo fisico in grado di convertire l’anidride carbonica in abbondanti riserve energetiche rappresenta una pietra miliare in questa ricerca. Sfruttando le leggi fondamentali della fisica, gli scienziati hanno aperto una strada promettente per affrontare sia la crisi energetica che il pressante problema delle emissioni di CO2.
Possiamo tranquillamente saltare la prossima sezione su cosa sia la CO2 e perché sia buona o cattiva…. e tra l’altro, nelle spiegazioni è stata dimenticata la funzione principale vitale della CO2.
Il metodo fisico alla base di questa scoperta rivoluzionaria si ispira ai principi scientifici stabiliti da visionari come Newton e Einstein. Analizzando e sintetizzando le loro intuizioni, i ricercatori hanno sviluppato un approccio innovativo per trasmutare l’anidride carbonica in un’abbondante fonte di energia. Il metodo impiega interazioni complesse a livello molecolare, sfruttando le proprietà intrinseche della CO2 per facilitare la conversione energetica.
Il processo di trasmutazione alla base di questo metodo fisico prevede una serie di fasi attentamente orchestrate. In primo luogo, le molecole di anidride carbonica sono sottoposte a condizioni controllate, dove subiscono una trasformazione innescata dall’applicazione di specifici input energetici. Questa trasformazione provoca il riarrangiamento dei legami molecolari all’interno della struttura della CO2, portando al rilascio di un’immensa energia.
Fonte: Energy Wave Theorie *
L’equazione fondamentale che sta alla base di questo processo è la famosa equazione di Einstein, E=mc2. Essa evidenzia l’equivalenza tra energia (E) e massa (m) moltiplicata per la velocità della luce © al quadrato. In questo contesto, la massa dell’anidride carbonica viene convertita in energia, dando luogo a un rilascio senza precedenti di riserve energetiche illimitate.
La capacità di trasmutare l’anidride carbonica in infinite riserve energetiche comporta numerosi vantaggi e benefici. In primo luogo, offre una soluzione praticabile alla crisi energetica, attingendo a una risorsa abbondante e finora non sfruttata. Sfruttando l’eccesso di CO2 nell’atmosfera, questo metodo riduce contemporaneamente le emissioni di anidride carbonica e attenua i cambiamenti climatici, affrontando due pressanti problemi globali.
Inoltre, le potenziali applicazioni di questo metodo fisico sono di vasta portata. Le industrie che dipendono fortemente dall’energia, come i trasporti, l’industria manifatturiera e la generazione di elettricità, potrebbero trarre immensi benefici da questa scoperta. Apre nuove possibilità per la produzione di energia sostenibile e pulita, garantendo un futuro più verde e rispettoso dell’ambiente.
Fonte immagine: Progressi e sfide per la riduzione elettrochimica della CO2 a CO: Dai fondamenti all’industrializzazione*
Sebbene la scoperta di questo metodo fisico sia indubbiamente promettente, è necessario considerare diverse sfide e limitazioni. In primo luogo, la fattibilità tecnologica e la scalabilità dell’implementazione di questo metodo su larga scala richiedono un’indagine approfondita. Il passaggio dal laboratorio alle applicazioni reali richiede progressi significativi in termini di infrastrutture e ingegneria.
Inoltre, le considerazioni sulla sicurezza e la valutazione dei rischi sono fattori critici da affrontare. Qualsiasi processo che coinvolga la conversione di energia a una tale portata richiede protocolli di sicurezza rigorosi per prevenire incidenti o conseguenze indesiderate. È necessario condurre solide valutazioni del rischio per garantire la fattibilità del metodo senza compromettere la salute umana o l’ambiente.
La scoperta rivoluzionaria di questo metodo fisico apre la strada a future implicazioni e direzioni di ricerca. I continui progressi in questo campo hanno il potenziale per rivoluzionare il settore energetico, offrendo un’alternativa energetica sostenibile e pulita. La collaborazione tra scienziati, ingegneri e politici è fondamentale per perfezionare e ottimizzare ulteriormente il metodo.
L’integrazione di questo metodo fisico con le infrastrutture energetiche esistenti rappresenta un’altra strada da esplorare. Allineandolo con i sistemi esistenti, si può facilitare la transizione verso l’energia pulita senza richiedere una revisione completa delle tecnologie esistenti. Questo approccio accelererebbe l’adozione di questa scoperta, rendendola più accessibile e pratica.
Scritto da Naufalmuhammaddzaka
TRADUZIONE a cura di NOGEOINGEGNERIA con l’aiuto di DEEPL TRANSLATER Commenti a questo articolo sono graditi. Vedi NOTA
ARTICOLO ORIGINALE INTEGRALE QUI
NOTE
Sono arrivate critiche riguardo a questo post, soprattutto perché non sono stati riportati i link e le fonti. Sono osservazioni giustificate. L’autore non rende facile l’approfondimento.
Un commento specifico:
Il processo che produce metano a partire da idrogeno e CO2 e’ noto da 120 anni, si chiama reazione sabatier. L’idrogeno si fa a partire da acqua e, si spera energia rinnovabile. La motivazione in termini di transizione energetica: le rinnovabili sono discontinue. Su scala giornaliera, possiamo farcela con strategie di consumo, accumuli circadiani. Su scala stagionale dobbiamo avere accumuli chimici, per girare l’inverno. In questo modo la CO2 che gira e’sempre la stessa….
Argomento da approfondire con una mente più fresca.
Vedi anche: Anidride carbonica, da “killer” dell’ambiente a risorsa energetica
LA CO2 COME CAPRO ESPIATORIO E LA VIA VERSO UN ‘MONDO NUOVO’ (1)
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