Di Maria Heibel di NoGeoingegneria
Relazione al Convegno Geoingegneria & Disinformazione
COSA È SUCCESSO NEL 2003
PER DARE INIZIO AL CROLLO DELL’ASPETTATIVA DI VITA SANA DEGLI ITALIANI?
Sono i dati di EUROSTAT a dimostrare questo cambiamento di tendenza. (1) L’ “aspettativa di vita sana” è un calcolo che fa Eurostat sul numero di anni che ci possiamo aspettare di vivere senza soffrire malattie croniche o disabilità fisiche. Saranno successe molte cose, ma una novità è da segnalare proprio nel 2003 ed era molto evidente. Sono cambiati i nostri cieli.
I cieli si mostravano sempre più biancastri o grigio perla, a causa del rilascio di scie di aerei che formavano ampie coperture e foschie persistenti che fanno sognare giornate limpide. Un cielo malato, ma in pochi si sono resi conto. Il motivo del crollo dell’aspettativa di vita sana deve essere ricercato in tutte le direzioni. Ma la coincidenza con le ‘nuove nuvole’ (nuovissime nel Cloudatlas WMO sono Homogenitus, Homomutatus e altre) * c’è, quindi c’è da porsi domande anche sul perché e sulle conseguenze di quelle coperture artificiali, che prima non si vedevano.
NEWS: Appena battezzate: HOMOMUTATUS e HOMOGENITUS
Era Fabio Mini, ex-Capo di Stato Maggiore della NATO in Sud Europa, ad aver manifestato la sua perplessità su questo nuovo fenomeno. Durante la conferenza fiorentina ‘La guerra del clima è già cominciata’ organizzata dal gruppo Nogeoingegneria nel 2012, ha commentato: “Non so a cosa serve, non so neanche se serve. Il mio dubbio è questo, come mai questi signori stanno lì in giro e lo fanno con una frequenza che è bestiale….” riferendosi appunto alle scie espanse in cielo. Dopo aver ascoltato certe rassicurazioni superficiali e negazioni sprezzanti da parte di esperti, meteorologi ed ecologisti riguardo a questa realtà i suoi dubbi aumentarono. Dare del matto e dell’imbecille a persone che chiedono risposte, non può non destare sospetti, secondo il Generale. “Se le risposte non appartengono al piano delle argomentazioni scientifico/razionali, ma al piano psicologico/emotivo c’è qualcosa che non torna, questi sono i metodi della propaganda!”. Ed è una riflessione importante. E dice anche: Voi siete sicuri, ed io sono sicuro con voi, che si tratta di materiale che non dovrebbe esserci, non c’è giustificazione per quelle scie nell’atmosfera. Bisogna insistere, chiedere incessantemente accertamenti alle autorità dei vari settori: l’Aeronautica, il Ministero dell’Agricoltura, la Ricerca Scientifica, trovare qualche breccia nelle Università, e bisogna chiedere a chi si esprime di farlo scientificamente e con dati. Anche le negazioni diventano strumento, è una precisa pratica militare, si chiama denial of service, e vuol dire negare non soltanto la verità, la realtà o l’evidenza, ma negare l’informazione stessa. Se tutti negano un’evidenza con metodi più o meno grossolani, non rispondendo ad un mandato, questa negazione è significativa.(2)
Fabio Mini ha pubblicato un corposo articolo nel 2007 OWNING THE WEATHER: LA GUERRA AMBIENTALE GLOBALE È GIÀ COMINCIATA. (3) Parla di armi di nuova generazione, destinate a creare disastri solo apparentemente naturali.
Le modificazioni meteorologiche di correnti e nubi hanno una lunga storia. Ed è prima di tutto una storia militare.
Trasformare la natura in una vera arma, per generare eventi catastrofici, devastare l’agricoltura, le infrastrutture, sciogliere i ghiacci per affogare città portuali avversarie, deviare correnti marine e atmosferiche, far esplodere ordigni nucleari finalizzati a provocare tempeste radioattive e incendi su enormi spazi abitati, tutto questo e altro ancora è scienza militare durante la Guerra Fredda. Si chiama «environmental warfare», ed è una guerra condotta provocando intenzionalmente catastrofi ambientali. Nel 1960 nacque un gruppo in sede NATO guidato da Theodore von Karmàn. Kàrmàn è stato consigliere per l’aeronautica americana e per la NATO e aveva un ruolo importante nei meeting internazionali di ricerca sui temi aeronautici. Dopo la morte di Karman subentrò nel suo ruolo Edward Teller.
Secondo Jacob Hamblin (autore del libro Arming the nature) era possibile per gli scienziati NATO controllare i centri di alta o bassa pressione, influenzandoli con l’introduzione di una quantità relativamente piccola di energia. Il rapporto NATO di quegli anni concludeva che le alterazioni dell’ambiente sono in larga misura fattibili. Hamblin accedeva agli archivi NATO a Bruxelles. (4)
In USA-Canada ci si accorgeva dei tramonti scarabocchiati fin dal 1998, in Europa sono state osservate strisce e scacchiere che si formavano in cielo solo dal 2002/2003.
Come mai questa sfasatura temporale? Come si spiega?
C’è chi sostiene, come Mini, che le tracce lasciate dagli aerei non sono normali, e c’è chi cerca di normalizzare, spiegando il fenomeno come normali scie di condensa. Contemporaneamente è stato coniato e rapidamente diffuso un temine con nessuna valenza scientifica: scie chimiche. Così è nata la contrapposizione tra scie chimiche e scie di condensa, che ha animato infinite discussioni e creato due fazioni opposte. Questa contrapposizione sembra creata e voluta, perché basata su un termine fuorviante. (5) Tutte le scie rilasciate da parte degli aerei sono chimiche. Le cosiddette scie naturali sono chimiche. La combustione di carburante nei motori degli aerei non è altro che una reazione chimica e le sostanze diffuse sono oggettivamente inquinanti. Quindi parlare di coperture innocue….
Chi ha avuto interesse a ridurre questa realtà di inquinamento atmosferico accentuato, causato dagli aerei, in una sterile battaglia pro o contro le “scie” buone o malefiche? A vedere i risultati dopo tutti questi anni, sembra una ben riuscita operazione di marketing volta a considerare le scie che tutti possono vedere come ‘scie innocue’ o ‘normali scie di condensa’. Un cielo inquinato è stato ‘risanato’ con le parole e non deve destare preoccupazione. Per questa distorsione della percezione dobbiamo ringraziare enti, informazione mainstream, “esperti” che hanno saputo tranquillizzare, pubblicità promotori dei nuovi cieli, studi televisivi invasi da scenografie che ricordano le scie in cielo
Da notare che nel 2007 c’è stato un restyling dei vari TG…(6)
Oggi come oggi la manipolazione meteorologica è una realtà diffusa in tutto il mondo. Eventi estremi e disastri sono sempre più frequenti e dovrebbero essere analizzati tenendo conto di queste interferenze dell’uomo.
Il mainstream, TV e giornali, ci racconta delle operazioni di modificazioni dei cieli fatte dai cinesi, o anche dai russi. Ma non soltanto loro lavorano in questo campo…
Possiamo inserire per certo programmi in tanti paesi e da molti anni, e inquadrare queste operazioni come ramo della cosiddetta geoingegneria, termine ampliato da non molto. La manipolazione di eventi meteorologici è una realtà globale. Ma la gente non ne sa nulla. O quasi. In genere cade dalle nubi quando se ne parla.
Fu Edward Teller, un mostro non tanto sacro della scienza nucleare, a consigliare l’impiego dei voli commerciali per diffondere particolato in atmosfera, ufficialmente per riflettere la luce solare e raffreddare il pianeta. L’uso dei velivoli commerciali secondo lui è molto “vantaggioso” da molti punti di vista. Dal punto di vista pratico è sufficiente ricorrere a carburanti additivati.
Al seminario annuale sulle emergenze planetarie al centro Majorana di Erice, nel 1997, ha lanciato l’idea di creare uno scudo spaziale per la difesa ambientale della terra. Lo scudo spaziale è stato bocciato. Cinque anni dopo ha proposto LO SCUDO ANTISOLE (SRM).(7)
Il Corriere Scienza commenta lo stesso anno questo sconcertante progetto. L’autore Foresta Martin Franco fa un’ottima sintesi. L’ingegneria planetaria, cioè la possibilità, da parte dell’uomo, di modificare a proprio vantaggio i grandi sistemi geologici e geofisici della Terra, è una delle chimere della fantascienza…questa chimera e’ diventata un progetto scientifico: “I cambiamenti climatici, provocati dall’uomo o da cause naturali, possono essere scongiurati da meccanismi artificiali di regolazione della radiazione solare”. Quali meccanismi artificiali? C’è l’imbarazzo della scelta: prodotti chimici, metalli e cristalli, da immettere in stratosfera o in orbita terrestre, sotto forma di minute particelle….Gli scatterers di cui Teller e Wood propongono la rapida sperimentazione sono di diversi tipi e dovrebbero essere collocati in diversi luoghi dentro o fuori il pianeta, al fine di verificarne la funzionalità e l’impatto ambientale. Eccoli in ordine crescente di efficienza nella diffusione della radiazione solare. 1) Spray di ossidi di zolfo… da disperdere in stratosfera emulando un’emissione simile a quella prodotta dal vulcano filippino Pinatubo; 2) particelle di alluminio allo stato cristallino… da immettere in stratosfera attraverso i getti di missili; 3) minuscole pagliette di metalli a elevata conducibilità da distribuire o in stratosfera oppure in orbita terrestre (ndr vedi Project Ford West); 4) palloncini volanti ricoperti di un sottile film metallico, del tutto simili a quelli usati per gioco dai bambini, da liberare dal suolo fino alla stratosfera; 5) particelle submicroscopiche di perfluoro-idrocarburi con capacità di diffondere la radiazione solare per risonanza, da collocare in stratosfera.
Da notare che si tratta di un potente gas serra. I principali gas ad effetto serra comprendono il vapore acqueo, l’anidride carbonica, il metano, il protossido d’azoto e l’ozono. Il protocollo di Kyoto include anche l’esafluoruro di zolfo, idro-fluoro-carburi e per-fluoro-carburi .
Proseguendo con il testo del Corriere. Teller e Wood assicurano che si possa arrivare a una “regolazione fine” della radiazione solare a seconda delle esigenze….Ciò che ha più colpito la platea di Erice non è tanto l’eccesso di innovazione e di stravaganza del progetto…quanto la totale mancanza di sensibilità ambientale che lo contraddistingue. Risolvere l’effetto serra nei termini proposti da Teller significa rimuovere del tutto la questione degli sprechi e dell’inefficienza energetica, a danno totale del pianeta che si afferma di voler salvare. Pagina 23 (14 settembre 1997) – Corriere della Sera (7)
Curiosità
Edward Teller pare che non sia stato d’accordo nell’individuare nell’aumento della CO2 la causa di tutti i mali. Sempre nel 1997 insieme a 31.478 scienziati statunitensi firmò una petizione che respinge l’accordo sul riscaldamento globale di Kyoto , accordo che mette appunto nel centro della sua battaglia la CO2 come nemico numero uno del clima. Per quale altro motivo quindi si impegna in progetti tanto ambiziosi?
Dobbiamo sapere che lo scudo per riflettere i raggi solari ha una caratteristica fondamentale: si tratta del progetto per il monitoraggio globale del pianeta.
Il documento si trova in rete con il titolo Global Warming and Ice Ages
Ma non solo Teller. In seguito altri scienziati di spicco nell’ambito geoingegneria hanno elaborato i dettagli per questo tipo di operazioni di modificazione climatica, come David Keith o Alan Robock.
Robock aveva poi elencato 20 ragioni che spiegano perché non dovrebbe essere fatto.
1. Danni ai climi regionali... può causare gravi siccità localizzate.
2. Danni all’ecosistema marino. L’acidificazione degli oceani
3. Riduzione dell’ozono.
4. Danni al mondo vegetale
5. Piogge acide.
6. Formazione di cirri.
7. Cieli bianchi, tramonti rossi.
8. Meno sole per i pannelli
9. Inquinamento dall’industria geoingegneristica. Le migliaia di aerei o di cannoni navali utilizzati per spruzzare aerosol avrebbero un enorme impatto ambientale… (8)
Gli effetti descritti da Robock sono già realtà. Articoli sulle ‘future’ operazioni di SRM sono illustrati con i cieli che vediamo.
Quindi nel 1997 proposta di Teller & Co. E il 1997 è l’anno di nascita del Protocollo di Kyoto.
INCONGRUENZE
Da Kyoto a Parigi (COP21) non vediamo inserite nei trattati le emissioni di aerei e navi.
Perché una fonte di inquinamento atmosferico così rilevante è stata tagliata fuori? Fino al 1999 le preoccupazioni sulle emissioni del traffico aereo e il ruolo dell’inquinamento atmosferico in quota ricevevano l’attenzione dei grandi giornali.
Poi l’argomento è semplicemente sparito dal mainstream. Uno studio del 2001, che analizza la realtà storica e futura, costi e emissioni (effettuato dal Department of Aeronautics and Astronautics and 2 Center for Technology, Policy and Industrial Development, Joint Program on the Science and Policy of Global Change, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts), afferma: Il traffico aereo continua a registrare la crescita più rapida di tutti i modi di trasporto, e anche se l’intensità energetica del sistema di trasporto aereo continua a diminuire, il consumo di carburante e le emissioni totali sono costantemente aumentate …. Poiché la maggior parte delle emissioni degli aerei vengono iniettati nella troposfera e nella bassa stratosfera … gli impatti derivanti sono unici … A livello globale, la riduzione per unità delle emissioni del trasporto aereo possono essere relativamente più efficace nella lotta ai cambiamenti climatici che equivalenti emissioni provenienti da fonti terrestri. (9)
Altro documento da citare è il rapporto dell’IPPC del 1999:Aviation and Global Atmosphere. La Commissione intergovernativa sui cambiamenti climatici è da sempre menzionata come un organo fidato di esperti. Espongono nel loro rapporto il problema dell’inquinamento atmosferico creato dal traffico aereo.
AEREI E NAVI EMETTONO DI TUTTO – MA TUTTI A FAR FINTA DI NIENTE (10)
L’inquinamento atmosferico causato dal traffico di aerei e navi, civili e militari, risulta assente nelle statistiche pubbliche sulle emissioni, ed è il grande assente negli accordi sul clima. Ma dai turbogetti esce di tutto.I motori degli aerei producono ossido di azot , idrocarburi, monossido di carbonio, ossidi di zolfo , anidride carbonica o CO2 e particolati tossici. La dispersione di tonnellate di polveri sottili in atmosfera ha conseguenze pesanti e vaste.
Sappiamo del continuo aumento del traffico aereo che dovrebbe aumentare ulteriormente e di molto, spiega il Rapporto ambientale sull’aviazione europea, e Eurocontrol. Questa realtà ha trovato una risposta-soluzione, nel progetto ‘CIELO UNICO’, che sta per un cielo controllato-centralizzato a favore di un maggiore flusso di traffico. Non solo le emissioni rilasciate dagli aerei non risultano più un problema, ma sono state perfino incentivate. Dal 2002 si aprono le porte degli aeroporti militari in Europa: ospitano gentilmente le neonate flotte low cost, Ryanair in prima fila. Prezzi stracciati favoriscono una crescita strepitosa del traffico aereo e grazie ad una condizione peculiare: questo settore è esentato dalle tasse sui carburanti.
Inoltre il traffico aereo low cost è sovvenzionato da soldi pubblici. Qualcuno paga.
Il traffico dei cieli è la fonte di emissioni di gas serra che cresce più in fretta, e per questo oggi è tra le minacce più gravi per il nostro ambiente. Gli aerei generano milioni di tonnellate di CO2.
Come si spiega l’esclusione del traffico aereo nei rapporti sulle emissioni e nei trattati sul clima?
Mentre in linea generale negli ultimi 15 anni l’emissione di gas serra è diminuita, secondo il rapporto 2007 dell’Agenzia europea per l’ambiente la CO2 legata all’aviazione civile all’interno dell’Ue è in forte crescita. L’introduzione di sostanze negli strati superiore dell’ atmosfera incide fortemente, contribuisce al riscaldamento globale e influisce i cambiamenti climatici.
Uno studio afferma:
GLI AEROSOL RAFFORZANO LE NUBI TEMPORALESCHE, FAVORENDO CONDIZIONI METEO ESTREME (11)
Gli scienziati hanno appurato che aerosol, fuliggine, polvere ed altre piccole particelle rilasciate nell’atmosfera possono influenzare il clima, riducendo le precipitazioni nelle regioni aride ed incrementando la violenza delle tempeste di neve e la portata delle piogge nelle regioni umide. Zhanqing Li, autore di una ricerca sul problema, spiega che quando l’aria è molto inquinata le nubi convettive subiscono delle pesanti modifiche che portano a raddoppiare la probabilità di piogge intense. La comprensione delle interazioni tra nuvole, aerosol e precipitazioni è oggi una delle sfide più importanti della ricerca sul clima.
LO DICE IL NOAA: LE SCIE DEGLI AEREI SONO GEOINGEGNERIA
Da decenni la luce solare giunge più fioca sulla Terra. La responsabilità è delle scie prodotte dagli aerei, in un’operazione ‘involontaria di geoingegneria’. “Attualmente stiamo utilizzando involontariamente la geoingegneria” dice Chuck Long, membro dell’Earth System Research Laboratory del NOAA, l’agenzia federale USA che studia le condizioni atmosferiche e dell’atmosfera. Ha parlato al convegno della American Geophysical Union attribuendo alle scie emesse dagli aerei lo sbiancamento dei cieli in alcune parti del mondo (ndr: quasi dovunque ormai)… la scoperta: la causa sono le particelle sparse in atmosfera dagli aerei. Fino a che punto si può parlare realmente di coperture non intenzionali è da vedere, in ogni caso, il danno c’è. (12)
Il traffico aereo è responsabile di una modificazione atmosferica su larga scala. Ed è proprio quello che si propone di fare la geoingegeneria atmosferica per ‘salvarci’. Agenti chimici al cloro immessi direttamente nello strato di ozono da aerei di linea, cisterne chimiche e altri aerei militari che volano oltre i 13 chilometri – insieme a continui lanci di razzi a propellente solido si stanno masticando lo strato di ozono della Terra, già compromesso dai test nucleari del passato.
INIZIATIVE PARLAMENTARI
Abbiamo avuto in Italia una notevole lista di parlamentari, di tutte le fazioni, che hanno presentato interrogazioni parlamentari sul problema dei rilasci aerei a cominciare dall’onorevole Italo Sandi nel 2003 a Serena PELLEGRINO nel 2016 con una INTERROGAZIONE ALLA CAMERA e la domanda : IN CHE MODO IL GOVERNO ITALIANO È IMPEGNATO IN OPERAZIONI DI GEOINGEGNERIA. Stefano DARIO aveva chiesto lumi sulla MODIFICAZIONE METEOROLOGICA IN ITALIA nel 2014. (13) Sappiamo che le prime sperimentazioni sulle piogge in Italia sono iniziate nel 1947. (14)
La risposta in genere è stata univoca , governi locali e nazionale, enti, stampa, scienziati esperti dei vari settori, da nessuna parte si è sollevato un dubbio o invito ad indagare su queste realtà. L’ingombrante realtà di fatti, accompagnata tutto sommato da molti dati, e constatare dall’altra parte le assurde posizioni di enti, scienziati, rappresentanti vari rispetto alla realtà nei nostri cieli non fa pensare bene.
Ultima nota:
Ogni giorno migliaia di viaggiatori prendono il volo dagli aeroporti d’Europa. I passeggeri di aerei civili NON SANNO di dipendere in gran parte dai rifornimenti di carburante della Nato e del loro titanico oleodotto militare, costruito in piena guerra fredda dalla Nato, che attraversa sei regioni italiane e collega diversi aeroporti militari. Si chiama Nato-Pol (acronimo che sta per Petroleum Oil Lubricant) ed è un sistema completo di stoccaggi e oleodotti che va dal mare fino al cuore dell’Europa. Il carburante abbondantemente rilasciato nei nostri cieli sotto forma di gas di scarico proviene quindi in buona parte dai depositi-oleodotti della NATO. (15) La NATO qualche risposta la potrebbe dare.
CONCLUSIONE
Le velature in cielo creato dagli aerei non sono innocue.
L’oscuramento del cielo e del sole è inconcepibile.
L’oscuramento dei dati è altrettanto inconcepibile.
Il rilascio di sostanze – aldilà dell’intenzionalità o meno – in troposfera e stratosfera ha ampie conseguenze. L’impatto sulla salute di tutti gli esseri viventi, deve essere indagato da chi ha il compito di farlo, cioè le istituzioni al servizio dei cittadini. Siamo ad un bivio, la situazione è grave e lo è per tanti motivi. L’introduzione di specie aliene e di veleni mettono a rischio le condizioni di vita.
Di atmosfera ne abbiamo una sola.
E abbiamo solo questo pianeta come casa.
Lo disse Kennedy nel 1961
Stiamo correndo un gravissimo pericolo, che si preannuncia con le pressioni per aumentare a dismisura la sicurezza, posta nelle mani di chi è ansioso di espanderla sino al limite della censura ufficiale e dell’occultamento.
INTERPELLANZA URGENTE AL MINISTRO DELL’AMBIENTE
Estratto dal convegno “Geoingegneria e disinformazione,” svoltosi presso l’Istituto di Santa Maria in Aquiro, presso il Senato della Repubblica.
FONTI E APPROFONDIMENTI
1) Cosa è successo nel 2003 per dare inizio a un tale crollo dell’aspettativa di vita sana?
(2) Generale Fabio Mini: La Guerra Ambientale è in Atto
(3) Generale Fabio Mini: Le scie in cielo? Ci devono spiegazioni scientifiche!
(4) LA NATO E LA GUERRA AMBIENTALE
(5) LA PAROLA COME ARMA – THE WORD AS WEAPON
(6) IL SEGRETO DEL RESTYLING E IL RESTYLING DEI SEGRETI
(7) Edward Teller: dallo scudo stellare allo scudo inquinamento allo scudo solare
(8) 20 ragioni per diffidare della geoingegneria
(9) LO STUDIO http://web.mit.edu/aeroastro/sites/waitz/publications/Ann.Rev.reprint.pdf
(10) AEREI E NAVI EMETTONO DI TUTTO – MA TUTTI A FAR FINTA DI NIENTE
(11) Le alterazioni atmosferiche all’origine del clima estremo
(12) Lo dice il NOAA: le scie degli aerei sono geoingegneria
(13) INTERROGAZIONI PARLAMENTARI sulle scie aeree
(14) PIOGGE ARTIFICIALI IN ITALIA DAL 1947
(15) NON E’ UN SEGRETO DI STATO…MA QUASI
(16) UNA COSPIRAZIONE MONOLITICA E SPIETATA
IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.