Propulsione a vapore acqueo? Ad aria? Non è uno scherzo, sono previsti sistemi di innovazione nello spazio. Quindi è ovvio che i motori ad acqua e ad aria funzionano da qualche parte. Un precursore che ha dato un grande contributo allo sviluppo di questa idea è stato di certo Nikola Tesla. Almeno un secolo fa questo scienziato aveva affermato che il motore a scoppio poteva funzionare anche ad acqua. Aveva compreso che questo fluido attraverso l’elettrolisi poteva essere suddiviso in molecole di Idrogeno e Ossigeno

Qual è stata la prima auto con l’aria condizionata? Fu Packard – nel 1940, sulla Super Eight One-Eighty – la prima casa automobilistica a proporre un impianto di aria condizionata. Si trattava, però, di un sistema costoso e piuttosto rudimentale. Meglio, nel 1953, riuscirono a fare Cadillac (con il suo AirTemp) e General Motors, che mise a punto un sistema in grado di mandare aria fredda nell’abitacolo da una specie di frigorifero montato nel bagagliaio.

Negli anni Cinquanta è stata introdotta anche la prima auto solare, mentre l’energia solare era già arrivata nello spazio per alimentare i satelliti. Dunque, lassù si è sempre all’avanguardia, i militari sono sempre un passo avanti, mentre quaggiù…  

Tema da approfondire. 

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Acceso il primo motore ad acqua nello spazio. Ha mosso il cubesat EYE di Sony

Con il suo satellite Sony consentirà a tutti di fotografare dallo spazio. Per entrare nella sua orbita finale utilizzerà un motore molto particolare. Funziona ad acqua.

Il nanosatellite di Sony, Star Sphere 1, ha testato con successo nell’orbita terrestre il primo sistema di propulsione basato sull’acqua, che è stato fornito dall’azienda giapponese Pale Blue. CONTINUA 

NEWS Propulsori ad acqua sulla punta delle dita – MEDIA INAF

Un pieno d’acqua e via. I propulsori dei nanosatelliti del prossimo futuro potrebbero funzionare proprio così, ad acqua. Molecole d’acqua scisse in idrogeno e ossigeno attraverso l’elettrolisi, così da ottenere un propellente a chilometro zero, direttamente nello spazio. A stupire sono le dimensioni dei nuovi “razzi” in grado di usare questa miscela: fra ugello e camera di combustione, meno d’un millimetro. Ne vedete un esemplare nell’immagine qui sopra. È un Ice-Cube Thruster (dalle iniziali di Iridium Catalysed Electrolysis CubeSat Thruster): un microrazzo sviluppato all’Imperial College di Londra nell’ambito del General Support Technology Program (Gstp) dell’Esa. Talmente miniaturizzato che per realizzarlo si ricorre allo stesso approccio adottato per i Mems (sistemi microelettromeccanici), l’equivalente meccanico dei microchip.   CONTINUA 

NON SOLO ACQUA

Il primo motore ad aria per satelliti è realtà

Ricercatori dell’Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con l’azienda italiana Sitael hanno messo a punto il primo motore elettrico ad aria per satelliti, un propulsore ionico pensato per l’orbita bassa terrestre e l’alta atmosfera di altri pianeti come Marte.

Testato con successo in laboratorio il primo propulsore ionico per satelliti che sfrutta aria al posto del tradizionale carburante chimico. Lo ha messo a punto un team di ricerca internazionale coordinato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), con la quale hanno collaborato l’azienda italiana Sitael di Bari e la polacca QuinteScience. I test dell’avveniristico motore, che ha gettato le basi per una vera e propria rivoluzione nelle future missioni spaziali, sono stati effettuati negli impianti di prova della società pugliese. … Ma nello spazio non c’è aria, allora come funziona questo motore ionico? A causa di questo limite, un simile propulsore è pensato per satelliti che viaggiano nell’orbita bassa terrestre, a circa 200 chilometri di altezza. A quella quota, normalmente, le poche molecole d’aria fanno attrito sui satelliti e col tempo li trascinano in basso, fino a farli bruciare nell’atmosfera. I ricercatori dell’ESA hanno progettato un motore in grado di catturare e comprimere quelle poche molecole, e con l’ausilio dell’energia solare riesce a convertirle in propellente, quanto basta per mantenere in orbita il dispositivo.

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NON SOLO SATELLITI NANO

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