Ha scritto Roberto Peccioli in modo efficace-sintetico: Il tragitto è compiuto. Non ci chiediamo più se qualcosa è bene o male, giusto o sbagliato, ma se è “tecnicamente” possibile, fattibile e profittevole. L’alchimista postmoderno non tramuta più la pietra in oro, trasforma, modifica, trascende la materia per ricrearla. Trans-forma, ovvero ridisegna, rielabora, forgia un mondo continuamente mutante, la cui corsa somiglia a quella di un treno senza macchinista.
Stiamo vivendo nell’incoscienza del pensiero una rivoluzione radicale che cambia senso e destino dell’umanità. È una rivoluzione in marcia verso la neutralizzazione delle identità e delle differenze originarie, la rimozione della natura, la vanificazione degli assetti, ruoli e rapporti su cui si fonda l’umanità: la famiglia, i sessi, la procreazione. Alla radice c’è l’horror fati, l’orrore e il rigetto di ciò che siamo per natura. FONTE
MIGLIORARE LA CREAZIONE – SOSTITUIRLA – DIVENTARE DIO – UOMO DEUS
Di Maria Heibel
La domanda che mi sono posta è stata: come abbiamo fatto ad arrivare qui? Il seguente intervento, presentato il 29 luglio 2023 al Convegno Internazionale Resistenze al Nanomondo nella campagna alessandrina, si è rivelato troppo esteso ed è stato abbreviato per motivi di tempo, per cui i punti selezionati meritano una maggiore elaborazione. È prevista l’uscita della registrazione video, che sarà meno faticosa, una buona mezz’ora di ascolto.
È da intendersi come una ricerca delle tracce che portano dalla partenza con le navi verso i Nuovi Mondi (India e Americhe) al Nuovo Mondo degli attuali Signori della Creazione.
Si può notare uno straordinario legame con quell’epoca di 500 anni fa, un’epoca di rinnovamento caratterizzata da una serie di invenzioni e di utopie. È un’epoca in cui si sviluppano nuove forme di lavoro e città. Scopriamo un filo conduttore dalla pianificazione urbana in epoca storica agli attuali concetti di città del WEF.
Ciò che oggi vogliono venderci come città a misura d’uomo si basa su utopie che attraversano gli ultimi secoli, passando da Thomas Moro nel XV secolo alle Smartcity di oggi, con le quali cercano di rendere appetibile il concetto di Brave New World in 15 minuti. Indubbiamente c’è molto di buono, a un esame superficiale, ma a un esame più attento il tutto si capovolge, diventa l’opposto.
Dov’è quindi iniziata questa svolta che spinge l’uomo non solo a voler usare, poi migliorare la creazione, ma a volerla sostituire, a voler fare meglio a tal punto da diventare il dio creatore.
Oggi, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, si potrebbero approfondire e comprendere meglio i misteriosi e meravigliosi processi della natura, e certamente c’è chi lo fa. Ma il più delle volte lo si fa in un’ottica predatoria, si vogliono capire i meccanismi, ma poi li si de-costruisce, si interferisce con essi, li si manipola, li si “aggiusta” secondo i propri criteri, e li si copia per produrre artificialmente.
Anche i principali fenomeni meteorologici e geofisici sono sottoposti a questi processi. Di conseguenza, non sappiamo più come valutare se gli eventi apparentemente naturali lo siano davvero o se siano il risultato di interventi umani.
Cosa spinge l’uomo a voler superare la natura, a vincere la vita e la morte, a diventare l’UOMO DEUS, per dirla con Harari?
È il passaggio dal Medioevo all’età moderna, intorno al 1500, che ci fa pensare a un Nuovo Mondo, in più di un senso. È qui che inizia il mio viaggio di ricerca.
All’inizio dell’epoca moderna (dal 1500 al 1800 circa) si verifica uno stravolgimento del significato: il pensiero moderno si muove in una direzione in cui si pone la natura e il suo controllo come oggetto centrale del discorso scientifico.
Nel ‘500 il concetto di scienza è ancora legato a una visione del mondo, in cui la natura è vista come un essere vivente, ordinata con suoi propri fini come un organismo, nel ‘600 si afferma una concezione della scienza come un sapere oggettivamente verificabile e controllabile. La scienza moderna, nel suo campo, rifiuta le questioni metafisiche che riguardano l’essenza o la struttura interna delle cose e analizza solo le cause dei fenomeni, cercando leggi definite sulla base di ipotesi verificate dalla sperimentazione ed espresse in termini matematici. La formazione di un nuovo tipo di sapere usa strumenti sempre più precisi, (è il momento della invenzione della stampa, dell’ orologio, microscopio…). La matematizzazione della natura porta a un cambiamento del metodo di indagine e all’adozione di modelli meccanici per spiegare la realtà naturale, che viene quindi pensata come una serie di corpi in movimento, il che a sua volta porterà alla definizione del termine “meccanismo”. Si analizza i meccanismi, perfino nei cadaveri delle persone ( vedi Leonardo di da Vinci).
Nel Medioevo nessuno avrebbe mai sognato di distruggere la vita per capirla, e nei tempi antichi qualsiasi medico avrebbe considerato questo come il massimo della follia. Nel Medioevo un certo numero di persone erano ancora chiaroveggenti; i medici potevano vedere in un uomo e discernere qualsiasi lesione o difetto nel suo corpo fisico. Così è stato con Paracelso, per esempio. Fonte: Rudolf Steiner – GA 95 – Alle Porte della Scienza dello Spirito: Terza Conferenza: Vita dell’anima nel Kamaloka – Stoccarda, 24 agosto 1906
La figura di Galileo Galilei (1564-1642) in primis è collegata al nuovo metodo scientifico sperimentale: si basa su una prima osservazione, seguita da un esperimento, sviluppato in maniera controllata, in modo tale che si possa riprodurre il fenomeno che si vuole studiare.
Tuttavia, dal momento che la natura sfugge a questi sforzi di padronanza e quindi non diventa mai completamente controllabile, è il “regno della creazione tecnica” a promettere una maggiore “sovranità e libertà”.
Secondo Lewis Mumford nel suo libro del 1960: Il Mito della Macchina, la storia tecnologica dell’umanità può essere suddivisa in TRE GRANDI FASI (che vedono coinvolti tutti gli aspetti della società)
– la prima sviluppa l’utensile
– la seconda l’uso delle macchine
– la più recente, si basa su grandi sistemi tecnici interconnessi fondati su centri di comando intelligenti: dalla ferrovia alle reti telematiche…..
La macchina assume la funzione di disciplinare le attività degli individui.
L’impatto degli sviluppi venne evidenziato molto bene nei film METROPOLIS di Fritz Lang e MODERN TIMES di Charley Chaplin.
“Assimilare coscientemente la macchina – sosteneva Lewis Mumford – è un modo per contenere la sua onnipotenza”.
STATO MACCHINA
Fin dal primo periodo moderno si è cercata la possibilità di un ordine perfetto. Una caratteristica comune delle prime utopie moderne è la ricerca di una comprensione scientifica dell’ordine sociale, in cui le questioni politiche vengono trasformate in problemi tecnicamente risolvibili.
Si sviluppano quindi modelli politici che seguono il modello nascente meccanicistico. Thomas Hobbes pensò lo Stato-macchina, più geometrico, è in questo senso collegato non solo alle prime utopie moderne di controllo in termini di teoria scientifica. Thomas Hobbes descriveva quasi quattro secoli fa uno stato senza Stato come anticamera dell’apocalisse. La sua teoria politica è un tentativo di dare una risposta a uno dei problemi fondamentali dell’uomo, quello della violenza e dei mezzi per contenerla e controllarla. La rivoluzione hobbesiana cerca di porre fine alla retorica dell’antichità, che considerava l’uomo come un essere intrinsecamente sociale, e di porre la realtà dello Stato su una base contrattuale. Ad esso, identificato con Leviatan, il terribile mostro biblico citato nel libro di Giobbe, viene ceduto il diritto di ciascuno alla propria difesa. A partire da questo gesto nasce così il diritto di natura inteso come la libertà di utilizzare il proprio potere per l’autoconservazione personale: i cittadini rinunciano definitivamente alla propria autonomia in nome della loro sicurezza. Lo Stato è l’uomo artificiale creato dall’arte umana a somiglianza dell’uomo naturale. VEDI QUI
I secoli successivi possono essere riassunti in un rapido excursus:
4 GRANDI RESET – 4 RIVOLUZIONI INDUSTRIALI
QUANDO | DOVE | ENERGIA | INVENZIONI | |
I RIVOLUZIONE INDUSTRIALE | 1760-1840 (circa) | Inghilterra Germania | Carbone | Macchina a vapore |
Grandi cambiamenti economici, sociali e tecnologici: si passa da un’economia di tipo rurale incentrata sull’agricoltura e il commercio ad un’ economia urbana | ||||
II RIVOLUZIONE INDUSTRIALE | 1850 – 1915 (circa) | Europa Giappone Stati Uniti | Petrolio | Automobile Aereo Radio Telefono |
Nuove fonti di energia, associate allo sviluppo dei trasporti e dei mezzi di comunicazione, trasformano il lavoro, l’istruzione, la scienza, la produzione e il commercio. In questo periodo iniziarono anche quei processi politici e sociali che portarono a profonde trasformazioni nelle relazioni internazionali e nel rapporto fra lo Stato e i cittadini | ||||
III RIVOLUZIONE INDUSTRIALE | 1960-1990 (circa) | Europa USA Giappone Australia Asia (in parte) Sud America (in parte) | Nucleare | Personal computer Internet Telefono cellulare |
Definita anche Rivoluzione digitale o del computer, inizia con lo sviluppo del micro-chip per arrivare poi all’informatica, ai personal computer, alla telefonia mobile e alla massiccia diffusione di internet intorno agli anni ’90 | ||||
IV RIVOLUZIONE INDUSTRIALE | Dal 2000 ai giorni nostri | Tutto il mondo | Tutte + le energie rinnovabili | Nanotecnologie Robotica Internet delle Cose Intelligenza artificiale |
Anche detta Industria 4.0, questa nuova rivoluzione tecnologica consiste nella digitalizzazione dei processi industriali grazie all’interazione dell’intelligenza artificiale (i robot) e all’ottimizzazione delle risorse disponibili |
DAVID ROCKEFELLER ci aiuta a comprendere la transizione tra la seconda e la quarta rivoluzione industriale. Aveva una visione a lungo termine e ha lasciato un’impronta significativa in tutti i settori.
Con il suo impero, intorno al 1890 controllava circa due terzi del mercato mondiale del petrolio. E voleva anche di più.
Rockefeller, insieme a selezionati compari, finanziò e plasmò importanti aspetti della società, dall’istruzione, alla medicina, alla politica dell’agricoltura, alla ricerca ambientale e climatica.
110 anni fa, John D. Rockefeller istituì la Fondazione Rockefeller. Nello stesso periodo, anche Andrew Carnegie, magnante dell’acciaio, creò una fondazione.
Rockefeller si era posto l’obiettivo di raggiungere una posizione di monopolio anche nell’industria farmaceutica. Un ostacolo era rappresentato dai metodi di cura naturali, ecc. Anche la canapa rappresentava una minaccia, poiché la cannabis ha enormi benefici terapeutici e non solo.
Come hanno affrontato Rockefeller e altri questi “ostacoli”?
Con l’aiuto l’amico e stretto collaboratore Simon Flexner e Il Rapporto Flexner
commissionato da Andrew Carnegie e sostenuto John D. Rockefeller. Rockefeller riuscì a portare il Congresso a dichiarare l’AMA (American Medical Association) l’unico organismo con il diritto di concedere licenze per le scuole di medicina negli Stati Uniti. Rockefeller ha poi utilizzato l’AMA per l’approvazione di vaccini, farmaci, chemioterapia, radiazioni e altro, distruggendo la concorrenza di medicina naturale.
Rockefeller, Carnegie e l’AMA sono ‘il cervello-motore’ di una transizione globale inarrestabile verso una dittatura sanitaria – agricola – energetica e il Rapporto Flexner ha avuto un ruolo chiave.
La crociata di Rockefeller ha portato alla chiusura di più della metà delle scuole di medicina negli Stati Uniti, ha favorito nell’opinione pubblica e nella stampa il discredito dell’omeopatia, dell’osteopatia, della chiropratica, della medicina nutrizionale, olistica, funzionale, integrativa e naturale e ha portato all’incarcerazione di molti ricercatori e medici (Royal Rife, Wilhelm Reich e molti altri).
UTOPIA – I VISIONARI DEL PASSATO
Torniamo agli inizi del tempo moderno. Con la crescente importanza della scienza e dell’industria nel mondo, fiorirono le relative utopie. E la gente non si limitava a sognare nuovi mondi, ma partiva alla loro scoperta con navi che attraversavano gli oceani (scoperta dell’America e dell’India, ecc.).
VEDI https://link.springer.com/article/10.1007/s41358-021-00302-2
Tra i visionari di mondi nuovi troviamo .
THOMAS MORO e il suo libro UTOPIA
Originariamente scritto in latino nel 1516, questo libro rappresenta il prototipo moderno della letteratura utopistica e visionaria. Nella seconda parte di “Utopia” – nella prima descrive il malgoverno – espone la sua ricetta attraverso il suo protagonista: la repubblica di Utopia, una società in cui è abolita la proprietà privata e dove l’uso dei beni è concesso solo in base ai propri bisogni. Abolendo la proprietà privata viene annullata così la ragione per il furto, dando vita pertanto a una società molto meno violenta. È altresì bandito anche l’uso del danaro, perché le cose sono soppesate solo in base al loro valore d’uso e non per il loro valore di scambio. In questa mondo immaginario, amministrata rettamente, ognuno può professare la religione che meglio crede, anche se tutti convengono per l’esistenza di un Dio, creatore e provvidente, e per l’esistenza altresì dell’anima, la cui credenza è essenziale anche per il retto governo della società.
Dio ancora c’era.
L’abolizione della proprietà privata è l’elemento centrale, e il più radicale, anche nel Libro Città del Sole di Tommaso Campanella, una delle opere più importanti del 1600 dove si racconta l’utopia di una società perfetta e felice. La sapienza e la filosofia, secondo Campanella, sono un antidoto contro la crudeltà e la tirannia. Per cui fuoriesce ancora dalla logica meccanicistica. E’ un autore da inserire tra chi promuove il concetto: “Non avrai nulla e sarai felice”. Ma c’erano molti altri aspetti. Campanella conclude La Città del Sole con un’importante affermazione sul libero arbitrio dell’uomo, in coerenza con tutto quello che ha operato e sostenuto. Possiamo dire che è un’opera che registra alla perfezione le ambizioni delle menti più pronte nell’Europa del diciassettesimo secolo, di fronte all’irreversibile declino del sistema feudale, alle nuove scoperte geografiche, al progresso scientifico. La Città del Sole è il disegno di una repubblica in cui gli uomini vivono secondo la pura ragione, tracciato, secondo l’interpretazione postuma dell’autore, quale catechesi in attesa di una vita migliore. VEDI QUI
Trascurando il periodo intermedio, ci troviamo con un grande balzo all’inizio del XX secolo. La linea temporale saltata offre sicuramente altri documenti interessanti. Si assiste all’emergere di quattro grandi mentalità utopiche: quella chiliastica, quella liberal-umanitaria, quella conservatrice, quella socialista e quella comunista.
La società che il socialista H.G.Wells presenta e descrive nel suo scritto “Una utopia moderna” è il frutto di un grande progetto comune; è lo Stato mondiale fondato dai cittadini di Utopia. H. G. Wells scrisse una serie di lavori utopici prevedendo con buon anticipo innovazioni tecnologiche come l’avvento di aerei, carri armati, viaggi spaziali, armi nucleari, televisione satellitare e qualcosa che assomigliava al World Wide Web e ci facilità il salto verso una nuova qualità delle visioni del futuro. Wells, fondatore e stratega della Round Table britannica, scrisse nel 1928 il libro intitolato «The Open Conspiracy: Blue Prints for a World Revolution» (VEDI «La cospirazione aperta: modelli di una rivoluzione mondiale»).
L’utopia diventa qualcos’altro: passiamo alla distopia.
Tra il 1919 e il 1921 uno scrittore russo, Evgenij Zamjatin dà vita a un romanzo dal titolo Noi. Un’opera ambientata alla fine del terzo millennio, nel quale l’umanità ha finalmente trovato la pace e la felicità grazie ad un mondo perfettamente delimitato dalla Muraglia Verde e controllato da uno Stato Unico, con a capo il Benefattore. Non vi sono nomi, ma soltanto sigle alfanumeriche a distinguere un individuo dall’altro. Nella vita di ciascun alfanumero non vi è altro che il lavoro per il bene dello Stato Unico.
Sentimenti ed emozioni sono stati banditi in quanto irrazionali: nell’irrazionalità non vi è ragione e senza la ragione non può esservi felicità. I palazzi hanno pareti di vetro trasparenti affinché tutti possano vedervi attraverso (o anche trasparenti affinché tutti possano vedere tutto), in particolar modo i Custodi, incaricati di mantenere l’ordine costituito. Trovate ultiori descrizioni qui
CENT’ANNI FA IL CAPOLAVORO DISTOPICO RUSSO CHE ISPIRÒ 1984 DI GEORGE ORWELL: “NOI”
George Orwell con il suo 1984 e Aldous Huxley con il suo Brave New World non hanno bisogno di presentazioni. Entrambi prevedono la conquista del potere da parte di un’oligarchia e il loro dominio delle masse.
Ventisette anni dopo il libro di Huxley “Il mondo nuovo”, negli anni Trenta, in “Ritorno al mondo nuovo” Huxley analizza il suo romanzo, alla luce delle esperienze della Seconda guerra mondiale e delle dittature totalitarie di Hitler e Stalin, ed era sconvolto dalla rapidità con cui le sue profezie diventano realtà.
LA TRASMISSIONE DELLE IDEE DEL MONDO NUOVO
Così come l’invenzione della stampa intorno al 500 è stata una svolta storica decisiva, lo è stata anche la nascita della elettricità, della radio, della TV, del cinema e della comunicazione di massa stampata.
L’uomo comune percepì queste innovazioni come quasi divine, e con esse la voce dall’etere, che conferiva a questo strumento uno speciale potere. Ciò che veniva comunicato attraverso la radio acquisiva una credibilità molto particolare e sostituiva le vecchie autorità.
“L’hanno detto alla radio -TV”.
Nel dopoguerra la coltivazione della “persuasione occulta” (come la chiama Vance Packard nel suo importante libro degli anni Cinquanta) o della “propaganda” ben diretta (titolo di un libro ancora più significativo pubblicato negli anni Trenta e scritto dal nipote di Sigmund Freud, Edward Bernays) era stata perfezionata. Gli strumenti di potere per influenzare e plasmare i sentimenti e il pensiero delle masse divennero un fattore fondamentale.
La psicologia individuale e di massa fece grandi progressi (MKUltra). Gli ultimi 3-4 anni hanno dimostrato quanto sia stato grande il lavoro svolto.
EDWARD BERNAYES
era considerato tra i 100 uomini più potenti del XX secolo, acclamato unanimemente come il creatore dell’ingegneria del consenso. L’idea fondamentale di Bernays: funziona meglio ed è più comodo se un comitato di saggi sceglie i dirigenti politici, detta il comportamento pubblico e privato, decide dei comportamenti della gente ecc. In ‘democrazia’ occorreva trovare strade per manipolare le opinioni e le abitudini delle masse e queste strade sono la propaganda e le pubbliche relazioni. Le idee di Bernayes si sono realizzate. Alcuni nomi di ‘datori di lavoro’ o collaborazioni di Bernays: Procter & Gamble, l’American General Electric, la General Motors, Eisenhower, la CIA…”
Bernays fu sostenuto in primi sforzi da Rockefeller, la signoraVanderbilt e i coniugi Roosevelt...VEDI QUI
MONDO NUOVO – UOMO NUOVO
Negli ultimi cento anni, grandi laboratori sono stati realizzati sotto forma di rivoluzioni e guerre in una varietà di scenari, e un leitmotiv è la pretesa di creare un mondo nuovo e un uomo nuovo. Questi nuovi mondi sono caratterizzati dall’abolizione di ciò che è considerato superato. Le grandi guerre provocano sistematicamente grandi reset delle società, soprattutto le guerre mondiali del secolo scorso.
La propaganda svolgeva un ruolo fondamentale in questo processo, perché doveva trasmettere le nuove massime, principalmente nelle figure di salvezza che portano a un “MONDO MIGLIORE”. La figura archetipica della salvezza permette quella del dittatore.
Guardando a Hitler, Mussolini, Stalin e Mao Tze Tung, l’esperimento più riuscito, secondo David Rockefeller, è stato quello cinese.
A questo elenco aggiungerei POL POT. Il regime di Pol Pot in Cambogia è durato solo 4 anni dal 1975 al 1979 ma è stato uno dei piu’ terrificanti della storia. Il 20 percento dei cambogiani o è stato ucciso o è morto a causa delle carestie e delle privazioni. E’ stato un esperimento di ingegneria politica-sociale di inimmaginabile crudeltà. Un ruolo determinante hanno avuto in qualità di aguzzini i ragazzi.
La nuova ideologia puntava a eliminare qualunque traccia dell’odioso passato capitalista. Fu abolita la proprietà privata, gli ospedali, le professioni liberali, la cultura, il popolo cambogiano fu deportato dalle città nelle campagne e messi a lavorare in gigantesche fattorie collettive. Dovevano vestirsi tutti di nero, se necessario tingere i loro vestiti. Su tutti soprintendeva “Brother Number One”, il fratello numero come Pol Pot amava farsi chiamare. Pol pot voleva creare l’Uomo Nuovo. E’ stato un esempio di società totalitaria di una crudeltà indescrivibile, chi vuole approfondire legga il libro ‘Fantasmi’ di Tiziano Terzani.
CONTROLLO E LA CENTRALIZZAZIONE
Le grandi guerre segnano momenti di accelerazione, dove enormi distruzioni rafforzano o creano centri di potere. Le innovazioni trovano un campo di applicazione e la ricerca – altrimenti difficile da fare e con condizioni particolari da finanziare – compie grandi progressi.
La globalizzazione odierna è stata velocizzata con la fondazione della Commissione Trilaterale nel 1973, creata da David Rockefeller e Zbigniew Brzezinski. Nello stesso anno, Klaus Schwab ha fondato il World Economic Forum .
Brzezinski ha promosso la tecnocrazia attraverso ciò che ha chiamato “l’era tecnotronica” e riteneva che “la continua crisi sociale, l’emergere di una personalità carismatica e lo sfruttamento dei mezzi di comunicazione di massa per ottenere la fiducia del pubblico saranno i passi verso la successiva trasformazione …in una società altamente controllata e meccanizzata.”
SIAMO ARRIVATI NEL’ERA TECNOTRONICA PROFETIZZATA DA BRZEZINSKI NEL 1970
LA PERDITA’ DELL’ ETICA E DELLA MORALE
Negli ultimi decenni stiamo assistendo alla graduale ma anche rapida uscita da un modo di pensare ancorato a una dimensione etico-morale. Stiamo assistendo a uno spostamento verso un mondo alla rovescia, e con un’evidenza senza precedenti, i valori si stanno dissolvendo, il bene sta diventando male e il male sta diventando bene. I valori vengono smantellati.
L‘uomo ha accantonato la dimensione morale.
“Mentre gli utopisti non sanno produrre ciò che concepiscono, noi non sappiamo immaginare ciò che abbiamo prodotto.” scrisse Guenther Anders, filosofo austriaco nel suo libro “L’uomo è antiquato”. Questo pensiero è stato ispirato dallo sviluppo della bomba atomica.
Se la prima rivoluzione industriale è consistita nell’introduzione del macchinismo, se la seconda si riferisce alla produzione dei bisogni, la terza rivoluzione industriale è per Anders quella che produce l’alterazione irreversibile dell’ambiente e compromette la sopravvivenza stessa dell’umanità.
L’uomo è ormai troppo antiquato per potere anche solo potenzialmente e ipoteticamente, condurre un’autentica vita etico-morale, e gli stessi filosofi sono troppo “antiquati” per comprendere appieno quello che ci sta accadendo. Anders era molto pessimista.
UN MONDO SENZA DIO
Dal 2007 ad oggi 43 Paesi su 49 sono stati travolti da una tendenza inversa a quella precedente, ovvero la perdita di religiosità; e ad un ritmo più veloce. La secolarizzazione sta colpendo in egual misura Paesi sviluppati, in via di sviluppo e sottosviluppati,
Un’ indagine pubblicata nel 2020: “Giving Up on God. The Global Decline of Religion” (Abbandonando Dio: il declino globale della religione) analizza questa situazione.
Con “Homo Deus”, Yuval Noah Harari fornisce il necessario tassello per riempire di nuovo significato il mondo, ormai privo di Dio.
Yuval Noah Harari, ideologo di Klaus Schwab, definito “uno degli intellettuali più seguiti del pianeta”, nel suo libro del 2015, Homo Deus. Breve storia del futuro, vuole comprendere (e far comprendere) quale sia l’avvenire più “probabile” sulla base dei recenti sviluppi scientifici e tecnologici. Harari si aspetta una “rivoluzione copernicana”. L’essere umano non sarà più da considerarsi un “individuo” dotato di libero arbitrio, bensì come un coacervo di algoritmi, una mera propaggine di quella sconfinata rete di informazioni interconnesse, l’ “internet di tutte le cose e corpi”. Harari descrive questo punto di vista: “Gli organismi sono algoritmi e gli umani non sono individui, essi sono ‘divisibili’. Ovvero gli umani sono un assemblaggio di molti algoritmi differenti privi di un’unica voce interiore o di un singolo sé. Gli algoritmi che costituiscono un umano non sono liberi. Sono plasmati dai geni e dalle pressioni ambientali, e prendono decisioni in maniera deterministica o a caso, ma non liberamente. Un algoritmo che monitora ciascuno dei sistemi attivi nel mio corpo e nel mio cervello potrebbe sapere chi io sia realmente, come mi senta e che cosa desideri. Una volta sviluppato, un algoritmo del genere potrebbe sostituire l’elettore, il consumatore e l’osservatore”. …
La questione del libero arbitrio è legata alla coscienza. Non c’è coscienza nella macchina.
HOMO DEUS: STIAMO PER ENTRARE IN UN’ERA POST-NATURA E POST-UOMO
Il movimento transumanista del World Economic Forum (“WEF”) è più o meno esplicito nel voler scambiare le nostre democrazie autogovernate e rappresentative con sistemi di sorveglianza gestiti dall’IA che razioneranno le risorse e terranno sotto controllo le prestazioni individuali. Dai vari video promozionali e dai discorsi del WEF si evince che l’Internet delle cose e l’Internet dei corpi sono destinati a sostituire le funzioni della comunità e le strutture sociali e politiche.
Il loro mondo perfetto diventerà realtà?
Ci stiamo muovendo a un ritmo davvero spaventoso nella direzione tracciata,
Nel 1961, Edward Lorenz usava un computer per fare previsioni sul tempo, e scoprì che se apportava una piccola modifica “insignificante” all’input, l’output cambiava drasticamente, in modo del tutto sproporzionato rispetto alla piccola modifica. Modellare il tempo atmosferico significa cercare di modellare un sistema complesso, BUTTERFLY EFFECT.
Religione significa religere: ricollegarsi con lo Spirito. La perdita di valori allontana l’uomo dall’unico imperativo universale che dovrebbe accomunare tutte le confessioni: AMA!
Ci troviamo su una soglia o meglio ad un bivio, e dobbiamo scegliere.
RISANARE,USCIRE DALLA TRAPPOLA, RIPRISTINARE LA VERA CONNESSIONE CON TUTTO IL CREATO
Questo è il capitolo più importante che dobbiamo ancora scrivere. E’ un compito che deve essere svolto.
Come risolvere ciò che è dilagante e patologico?
Negli ultimi anni ci siamo concentrati sulle decisioni assurde, sugli sviluppi insani di una logica di morte inevitabile all’interno della mentalità di controllo di coloro che non conoscono il tutto, che escludono l’essenziale, che negano la realtà per realizzare le loro “illuminazioni”, e abbiamo constatato un processo di devastazione a tutti i livelli, verso il nostro ambiente, verso la nostra natura e verso l’umanità.
Finché non recupereremo i nostri sensi e il senso del tutto, e non riporteremo i valori invertiti e distorti nel loro contesto naturale, il futuro distopico non potrà essere fermato. Abbiamo bisogno di utopie sane, di modi e strumenti per guarire. Questi strumenti esistono, sono stati sviluppati parallelamente al cosiddetto progresso, ma sono stati nascosti, vietati, usati in modo improprio, non di rado nel settore militare. Oggi abbiamo l’opportunità di identificare queste alternative, di farle emergere e di renderci conto che un altro mondo, dove il sole non venga oscurato, è possibile.
Video dell’intervento di Maria Heibel alle Tre giornate contro le tecnoscienze, 2023
Parte 1: https://odysee.com/@resisterealtransumanesimoa9612:a/MariaHeibelTregiornatecontroletecnoscienze2023:5
Parte 2: Maria Heibel Tre giornate contro le tecno-scienze 2023 – Parte 2
TESTI E FONTI
L’UTOPIA di Thomas Moro ww.ibs.it/utopia-libro-tommaso-moro/e/9788807902260
CITTA DEL SOLE di Tommaso Campanella https://www.studenti.it/la-citta-del-sole-di-tommaso-campanella-trama-analisi-e-significato.html
Hobbes, Thomas – Stato moderno https://www.skuola.net/filosofia-moderna/hobbes-stato-moderno.html
Lewis Mumford Le principali opere di L. Mumford: “Tecnologia e civiltà”; “Cultura delle città”; “Città nella storia”; “Tecnologia e natura umana”; Il mito della macchina.
L’UOMO È ANTIQUATO https://www.nogeoingegneria.com/librifilms/luomo-e-antiquato/
FANTASMI di Tiziano Terzani https://www.ibs.it/fantasmi-dispacci-dalla-cambogia-libro-tiziano-terzani/e/9788830424418
ALDOUS HUXLEY E GEORGE ORWELL: CHI HA IMMAGINATO MEGLIO IL FUTURO? https://www.nogeoingegneria.com/librifilms/aldous-huxley-a-george-orwell-chi-ha-immaginato-meglio-il-futuro/
POL POT, IL GENOCIDIO CAMBOGIANO https://www.storicang.it/a/pol-pot-il-genocida-cambogiano_15601
LA DITTATURA SANITARIA MONDIALE E’ NATA 110 ANNI FA https://www.nogeoingegneria.com/effetti/politicaeconomia/la-dittatura-sanitaria-mondiale-e-nata-110-anni-fa/
CONOSCI EDWARD BERNAYS… https://www.nogeoingegneria.com/librifilms/conosci-edward-bernays-colui-che-condiziona-la-mente-della-gente/
HOMO DEUS. Breve storia del futuro – Yuval Noah Harari https://www.ibs.it/homo-deus-breve-storia-del-libro-yuval-noah-harari/e/9788845298752
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Parte 1: Maria Heibel Tre giornate contro le tecno-scienze 2023 Parte 2: Maria Heibel Tre giornate contro le tecno-scienze 2023 – Parte 2
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