By Nogeoingegneria

L’attuale rilancio dell’energia nucleare si concentra in parte sulla costruzione di reattori, sostenendo che le emissioni di anidride carbonica, accusate di riscaldare il pianeta, siano un problema e il nucleare invece no. Al contempo, possiamo osservare una nuclearizzazione dello spazio, e questi sforzi paralleli non sono certo un caso, conoscendo la storia dell’energia nucleare. Il problema complesso del nucleare sta quindi diventando un problema ancora più grave. Gli esperimenti effettuati pochi giorni fa sono un segnale inquietante. VEDI QUI 
 Una delle conseguenze irrisolte e accumulate  dell’energia nucleare sono le scorie. Il deposito “sicuro” delle scorie nucleari è una surreale scommessa su un futuro lungo la bellezza di 250.000 anni, mentre la storia dell’uomo ne ha appena 5.000, commenta Nicola Armaroli, capo ricercatore del Cnr. È sorprendente che sia stata fatta così poca ricerca in questo campo, almeno così sembra. Le discussioni dell’ultimo vertice, Nuclear Decommissioning & Waste Management Summit 2023,
non sembrano di dominio pubblico. 
Cercare una soluzione per la gestione delle scorie non significa voler sostenere l’industria nucleare. Le scorie semplicmente ci sono. Ci sono poi quelli che offrono ‘belle’ soluzioni.
 Greenpeace (francese) ha pubblicato qualche anno fa un documento di grande importanza sulla crisi globale delle scorie radioattive: THE GLOBAL CRISIS OF NUCLEAR WASTE

La misteriosa trasformazione della distruzione atomica in quasicristalli mi ha fatto tornare alla mente un convertitore di rifiuti che utilizza plasma surriscaldato per scomporre i rifiuti nei loro componenti molecolari. Il prodotto finale è, tra l’altro, la vetrificazione. Avevo letto di questo impianto diversi anni fa.
L’impianto in questione è in grado di consumare quasi ogni tipo di rifiuto o prodotto tossico attraverso un processo chiamato gassificazione al plasma. Per saperne di più, consiglio di leggere l’articolo di Michael Behar The Prophet of Garbages in Popular Science https://www.popsci.com/scitech/article/2007-03/prophet-garbage/.
Il potenziale di questa tecnologia è sorprendente. Nonostante i riconoscimenti, l’impianto Startech, oggetto dell’articolo, e per il quale erano stati stipulati anche i primi contratti di acquisto, e che apparteneva a Rudolph Longo, è scomparso da tempo La mia ricerca mi aveva fatto trovare solo una breve nota secondo la quale la russa Gazprom aveva acquisito l’impianto, compresi i brevetti. Non trovo più il link alla notizia. 


Tuttavia, esistono ulteriori indicazioni in questa direzione di ricerca e vengono dal Israele.

Un pezzo di roccia nera, simile alla lava, è il risultato del processo inventato da EER per trasformare i rifiuti radioattivi in una sostanza inerte e sicura. 

Con l’aiuto di scienziati russi, l’azienda israeliana Environmental Energy Resources (EER) ha preso le leggi della scienza e le ha trasformate in un’invenzione utile per l’umanità: un reattore che converte rifiuti radioattivi, pericolosi e urbani in sottoprodotti inerti come vetro ed energia pulita.

Il problema dei rifiuti radioattivi è globale e sta diventando sempre più grave. Tutti i Paesi del mondo industrializzato si stanno rendendo conto della necessità di metodi di smaltimento dei rifiuti pericolosi più sicuri.

“All’inizio nessuno credeva che ce l’avremmo fatta”, ha dichiarato Itschak Shrem, presidente della società di investimenti Shrem, Fudim e Keiner, che ha rappresentato la EER in occasione di un incontro con la stampa che ha annunciato l’innovazione a Tel Aviv… 

ARTICOLO INTEGRALE https://www.israel21c.org/israeli-discovery-converts-waste-into-clean-energy/

VEDI ANCHE QUI QUI QUI 

Quindi, è realmente stato provato che che il quarto stato della materia, il plasma, sia una fonte di calore adatta per il trattamento dei rifiuti radioattivi? La sua elevata temperatura, fino a 10.000 °C, può trattare i rifiuti radioattivi così come sono? Anche l’autore del seguente articolo ha sentito parlare del convertitore di plasma di Rudolph Longo.

Scorie radioattive? C’ é il plasma

Nell’ articolo dedicato alla tecnologia della torcia al plasma come metodo di distruzione dei rifiuti ho accennato al prodotto solido che si ottiene come residuo di questo processo, affermando che: 

La frazione solida è facilmente riutilizzabile in edilizia poiché è inerte, non presenta ceneri volatili né pesanti, si compone esclusivamente di un materiale vetroso compatto resistentissimo e di volume irrisorio (mediamente il residuo solido di un processo tipo torcia  al plasma  è dello 0.3- 0.4%).

In quella sede non ho ritenuto necessario approfondire nel dettaglio la parte tecnica e le implicazioni di questo processo, perché l’ impronta dell’ articolo era più concettuale che altro. Volevo insomma attirare l’ attenzione sul fatto che i rifiuti teoricamente non sono un problema così complesso, e che la soluzione di fatto ESISTE.

E’ giunto però il momento di spiegare cosa sia la vetrificazione e cosa questa permetta, e vorrei farlo mettendo questa tecnica in relazione al tema delle scorie nucleari (pur senza entrare nel dettaglio di questa problematica). Come ho già spiegato, la tecnologia del plasma è applicabile a ogni genere di rifiuto, differenziato o meno; aggiungo qui esplicitamente che tra questi rifiuti possiamo annoverare anche i rifiuti speciali, e addirittura residui radioattivi.
Per la verità il trattamento delle scorie radioattive impiega già un tipo di vetrificazione (tramite l’ uso di borosilicati) che non va confuso però con quello collegato al plasma. A questo processo industriale omonimo sarà dedicato più avanti un articolo apposito.
Un importante esperimento di tecnologia al plasma è stato condotto nel 2006 in Korea, esperimento dal quale è scaturita una relazione tecnica molto importante che evidenzia l’ efficienza del processo e la qualità dei materiali residui. Analizzando la relazione leggiamo che questa tecnologia è stata utilizzata per distruggere una carica mista composta da:

– Materiali combustibili
– Resine cementate
– Materiali inorganici vari
– Acciai
– Vetro
– Sabbie
– Cementi acidi e borati
– Materiali di bassa e media radioattività

Il processo si è svolto in un impianto pilota composto da:

– Un sistema di carica
– Una torcia al plasma a 1900°C circa, con collettamento di fondo per il residuo solido
– Un sistema di raffreddamento per la fase gas, dotato di ciclone e demister per eliminare la frazione umida dai gas
– Un sistema di quench e recupero della fase liquida dei gas
– Un sistema di filtrazione e soffiaggio in camino
– Un camino di emissione ad atmosfera dotato di analizzatori in continuo

Con continui campionamenti  dal camino di emissione in atmosfera, si è compilata una tabella con i valori sperimentali rilevati in relazione agli inquinanti dichiarati sensibili dall’ EPA e dall’ ente per l’ ambiente coreano, tabella dalla quale è evidente che le emissioni in atmosfera sono considerabili non tossiche per questi elementi.

Per saperne di più su questa nuova tecnologia, visitate la rivista Popular Science e leggete l’affascinante articolo di Michael Behar sull’argomento (The Prophet of Garbage). Il potenziale di questa tecnologia è sbalorditivo.

Ciò che però ci interessa maggiormente è che lo studio evidenzia una notevole azione decontaminante misurata attraverso il monitoraggio dei contenuti di cobalto, cesio, mercurio e piombo.  Questo fatto, unito alla significativa riduzione di volume sperimentata (che arriva in alcuni casi fino a 52 volte meno del volume iniziale), e alla elevata resistenza del materiale vetroso risultante dai test, rende questa tecnica particolarmente utile per quei processi di vetrificazione delle scorie nucleari, in sostituzione della vetrificazione classica con borosilicati. La vetrificazione classica infatti si limita a confinare le scorie, senza riduzione di volume e senza vera e propria disattivazione (ma solo stabilizzazione), mentre il processo appena descritto (e ancora meglio i processi di torcia al plasma a temperature più elevate – 4000 / 5000°C) agendo direttamente sulla scoria e sulle sue componenti rappresenta un livello superiore di trattamento.

vedi anche: Distruzione dei rifiuti 

Link Study on the Vitrification of Mixed Radioactive Waste by Plasma Arc Melting

Trovato qui https://ademontis.wixsite.com/tecnologieambientali/scorie-radioattive-e-plasma

Sanno più di noi: Veolia and EDF explore turning waste into glass

Argomento da approfondire

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