Viruses and Shield. Defending against Virus Attack Concept.

 

Uno studio condotto a livello nazionale  in Israele, pubblicato anche sul sito dell’ OMS

Titolo originale: Waning Immunity after the BNT162b2 Vaccine in Israel 

Il sistema sanitario centralizzato in Israele è riuscito a vaccinare la maggior parte della popolazione israeliana relativamente presto e in breve tempo.13-15 Questa popolazione è quindi utile per studiare gli effetti del vaccino BNT162b2 sulla diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2 e sulla gravità del Covid-19, così come per studiare il declino della protezione vaccinale nel tempo. 

 

Background

A partire da dicembre 2020, Israele ha iniziato una campagna di vaccinazione di massa contro il coronavirus somministrando il vaccino Pfizer BNT162b2, che ha portato a una forte riduzione dell’epidemia. Dopo un periodo con quasi nessuna infezione da SARS-CoV-2, un focolaio ricomparso di COVID-19 è iniziato a metà giugno 2021. Le possibili ragioni della recrudescenza sono state la ridotta efficacia del vaccino contro la variante Delta e l’immunità calante. Lo scopo di questo studio era di quantificare l’estensione dell’immunità calante utilizzando il database nazionale israeliano. In questa analisi sono stati utilizzati i dati relativi a tutti i risultati positivi dei test PCR tra l’11 e il 31 luglio 2021 dei residenti israeliani che sono stati completamente vaccinati prima del giugno 2021. I tassi di infezione e gli esiti COVID-19 gravi sono stati confrontati tra gli individui che sono stati vaccinati in diversi periodi di tempo utilizzando una regressione di Poisson, classificando per gruppi di età e regolando i possibili fattori di confondimento.

Risultati

I tassi di entrambe le infezioni documentate di SARS-CoV-2 e di COVID-19 grave mostrano un aumento statisticamente significativo con il passare del tempo dalla seconda dose di vaccino. Gli anziani (60+) che hanno ricevuto la seconda dose a marzo 2021 erano 1,6 (CI [1,3, 2]) volte più protetti contro l’infezione e 1,7 (CI [1,0, 2,7]) volte più protetti contro la COVID-19 grave rispetto a quelli che hanno ricevuto la seconda dose a gennaio 2021. Risultati simili sono stati trovati per diversi gruppi di età. Conclusioni Questi risultati indicano un forte effetto dell’immunità calante in tutti i gruppi di età dopo sei mesi. Quantificare l’effetto dell’immunità calante sull’efficacia del vaccino è fondamentale per i responsabili politici di tutto il mondo che devono affrontare il dilemma della somministrazione del vaccino di richiamo.

Autori: Yair Goldberg, Ph.D., Micha Mandel, Ph.D., Yinon M. Bar-On, M.Sc., Omri Bodenheimer, M.Sc., Laurence Freedman, Ph.D., Eric J. Haas, M.D., Ron Milo, Ph.D., Sharon Alroy-Preis, M.D., Nachman Ash, M.D., and Amit Huppert, Ph.D.

Fonte: The New England Journal of Medicine

Data: 27 ottobre 2021

Link all’articolo originale: https://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJMoa2114228

NOTA: Il massimo livello di protezione contro Sars-Cov-2 lo hanno le persone guarite. Ma non se ne parla. Non si parla nemmeno della funzione e del sostegno del sistema immunitario. Tutto è stato e viene fatto per indebolire le difese naturali della popolazione. Hanno bloccato la luce del sole e la gioia, molti sono stati e sono tuttora condannati alla solitudine, soprattutto gli anziani e i malati, e hanno incessantemente alimentato le paure, una delle ragioni principali dell’indebolimento del sistema immunitario.

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