Sugar cane harvest. Cuba, around 1960.

Un file di JFK rivelava già una nota dell’intelligence del 1962 in cui si prospettava la possibilità di utilizzare agenti biologici per indurre fallimenti delle colture “apparentemente di origine naturale”. Nell’estate del 1975, il membro del Congresso Loch Johnson stava cercando documenti classificati presso la LBJ Library di Austin, in Texas, quando si imbatté in qualcosa che non poteva credere – un piano segreto da parte dell’esercito americano per schierare armi biologiche contro Cuba. Un promemoria dell’esercito statunitense del 1963, declassificato dagli Archivi Nazionali, elencava una serie di “idee per esplorare le vulnerabilità cubane”, tra cui l’avvio di una “guerra biologica contro tessuti vegetali e animali ( non umani)”. Johnson stava lavorando come assistente di primo grado per il senatore. Frank Church (D-ID), presidente del Comitato Seletaria per studiare le Operazioni Governative con il rispetto delle Attività di Intelligenza, il cosiddetto “Comitato della Chiesa”.

Johnson  aveva trasmesso ai suoi superiori i dettagli del progetto SQUARE DANCE.

“La proposta prevedeva la distruzione dell’economia cubana attraverso l’introduzione per via aerea dall’estero di un parassita della canna da zucchero chiamato Bunga.  Il programma sarebbe iniziato con una riduzione del 30% della produzione di zucchero cubana prevista (vedi pagina 6) e nel giro di tre-sei anni si sarebbe arrivati alla rovina dell’industria dello zucchero.”

Ma non è tutto. Johnson citò direttamente dal memorandum del JCS:

“Le perturbazioni economiche e politiche causate da questo attacco potrebbero essere esacerbate e sfruttate con misure quali la diffusione della malattia dell’afta epizootica tra gli animali da tiro, il controllo delle precipitazioni mediante la semina delle nuvole, l’estrazione dei campi di canna, l’incendio delle canne e altri atti di sabotaggio convenzionale contro i sistemi di macinazione e di trasporto della canna (enfasi aggiunta nel documento originale).” VEDI QUI

Ci sono rivelazioni nuove adesso?

Gli Stati Uniti progettavano un sabotaggio agricolo a Cuba

Ieri sono stati resi noti nuovi file segreti relativi ai documenti JFK, contenenti rivelazioni esplosive sulle operazioni segrete degli Stati Uniti contro Cuba. Uno di questi documenti descrive come alti funzionari statunitensi abbiano discusso piani di sabotaggio agricolo per destabilizzare l’economia cubana, utilizzando metodi che a prima vista dovrebbero sembrare disastri naturali.
I colloqui segreti parlano di fallimenti delle colture a causa di agenti biologici

Il documento dimostra che un gruppo di funzionari statunitensi di alto livello era coinvolto in un programma di sabotaggio dell’agricoltura cubana. Il generale Carter ha sottolineato “l’estrema delicatezza” di tali operazioni e ha avvertito di “conseguenze catastrofiche” se gli Stati Uniti fossero stati scoperti come responsabili. Tuttavia, durante la riunione si è discusso della possibilità di utilizzare metodi più sottili per indebolire Cuba dal punto di vista economico.
Uno dei metodi proposti era quello di causare deliberatamente fallimenti dei raccolti attraverso l’uso di agenti biologici mascherati da fenomeni naturali. Si trattava di utilizzare agenti patogeni o altri agenti biologici che avrebbero danneggiato il sistema agricolo cubano, mentre la colpa poteva essere spostata su cause naturali o problemi locali.

Dobbiamo evitare attività esterne – a meno che non possano essere coperte”

Particolarmente esplosivo è un passaggio del documento in cui un certo signor Bundy afferma che non ci sono preoccupazioni per tali sabotaggi, in quanto potrebbero essere presentati come “malcontento locale” o “disastro naturale”. Allo stesso tempo, però, avvertiva che attività esterne come il rilascio di sostanze chimiche dovevano essere evitate, a meno che non potessero essere completamente coperte.
Questa dichiarazione suggerisce che gli Stati Uniti stavano attivamente sviluppando strategie per indebolire Cuba economicamente attraverso misure segrete. Il fatto che tali operazioni dovessero essere mascherate da eventi naturali suggerisce una strategia deliberata di inganno per evitare il confronto diretto o l’indignazione internazionale.

Cosa significa questo per la storia degli interventi statunitensi?

Le nuove rivelazioni si aggiungono a un lungo elenco di operazioni segrete con cui gli Stati Uniti hanno esercitato la loro influenza su altri Stati durante la Guerra Fredda. In precedenza erano già venuti alla luce programmi come l’Operazione Northwoods, un attacco pianificato a bandiera falsa per giustificare un’invasione di Cuba, e vari tentativi della CIA di rovesciare gli Stati Uniti in America Latina.
Il documento ora rivelato getta nuova luce sulle strategie segrete del governo statunitense negli anni ’60 – e allo stesso tempo solleva la questione di quante di queste tattiche possano essere ancora utilizzate nel panorama geopolitico moderno.
Sebbene la pubblicazione di questi file rappresenti un ulteriore passo verso la trasparenza, non è chiaro se tutte le informazioni cruciali siano già venute alla luce o se i dettagli veramente esplosivi rimangano nascosti. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che la storiografia ufficiale del ruolo degli Stati Uniti nella Guerra Fredda è ancora una volta sotto esame a seguito di queste rivelazioni. 

FONTE https://uncutnews.ch/geheime-jfk-akten-enthuellen-plaene-der-usa-zur-landwirtschaftlichen-sabotage-in-kuba/

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