PARTE 1
Lowell Ponte, autore di “The Cooling”, un libro che tratta dei cambiamenti climatici e della manipolazione del tempo per motivi politici, ha detto che la semina delle nuvole vicino a Cuba serviva a fornire informazioni per un progetto del Pentagono chiamato “Nile Blue”. Lo studio del Pentagono e della CIA mirava ad potenziare l'”arma alimentare” dell’America.
Progetto Nile Blue della CIA – Embargo per la pioggia contro lo zucchero cubano
1969-1970
“Ma gli interventi di inseminazione vicino a Cuba dovevano provocare meno pioggia, non di più. Doveva spremere la pioggia dalle nuvole prima che raggiungessero l’isola. Si potrebbe dire che abbiamo tentato di mettere sotto embargo le nuvole di pioggia”. [1]
La CIA ha ordinato la modificazione del tempo per rovinare il raccolto di zucchero cubano nel 1969 e nel 1970, oppure no?
Lowell Ponte, ex ricercatore della International Research and Technology Corporation, un “think tank” del Pentagono, afferma che la CIA e il Pentagono ordinarono la semina al largo delle coste di Cuba, per “mungere” le nuvole di pioggia, in un momento in cui le fortune di Castro sembravano dipendere dal successo del raccolto di canna da zucchero.
La CIA ha categoricamente negato di aver praticato la semina delle nuvole ovunque, tranne che in Vietnam, in quel periodo.
Ponte afferma che l’esperimento cubano faceva parte del “Progetto Nilo Blu”, portato avanti ufficialmente a partire dal 1970 dall’Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata (ARPA) del Pentagono. …
Ponte aggiunge che il “Nile Blue” aveva in realtà lo scopo di “destabilizzare” il clima in Unione Sovietica, Cina e Cuba, per rovinare i raccolti e creare disordini politici. [2]
Lowell Ponte ha affermato “… che la Central Intelligence Agency e il Pentagono hanno collaborato a un programma per inseminare le nuvole vicino a Cuba in modo che lasciassero cadere la pioggia prima di raggiungere l’isola, causando così una siccità”. Gli sforzi sarebbero avvenuti “… nel 1969 e nel 1970 per danneggiare il raccolto di zucchero di Cuba”. (107) Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha risposto che “non abbiamo mai effettuato modifiche meteorologiche intorno a Cuba”. (108) [3]
Il programma Nile Blue si avvaleva di quello che all’epoca era il più grande computer del mondo, l’ILLIAC IV, la cui costruzione era stata finanziata anche dall’ARPA. Dovrebbe essere considerato di inestimabile valore se qualcuno avesse deciso per una volta di anticipare gli effetti ambientali di un intervento tecnologico su vastissima scala proposto dall’uomo. Si può solo sperare che questo sia il motivo per cui il programma è stato avviato. Come già indicato, già nel 1961 un rapporto RAND sulla modificazione meteorologica sottolineava la complessità dei processi atmosferici e l’interrelazione tra modificazione e previsione. Forse è interessante anche il fatto che gli unici due rapporti sul tempo e sul clima redatti dalla Central Intelligence Agency degli Stati Uniti che sono stati resi pubblici trattano di analoghe considerazioni generali sul tempo, sul clima, sulla produzione alimentare, ecc. (49) È improbabile, tuttavia, che il programma fosse così benigno. Nel 1962, anni prima dell’avvio del Programma Nile Blue, l’ARPA aveva stipulato un contratto per un progetto di ricerca classificato dal titolo Some Upper Atmosphere Aspects of Chemical Geophysical Warfare. [3]
FONTE https://climateviewer.com/cia-project-nile-blue-rain-embargo-cuban-sugar-crops/
Traduzione a cura di Nogeoingegneria
VEDI Trascrizione del Palm Beach Post-Times. https://www.geoengineeringmonitor.org/1976/06/ex-researcher-says-us-seeded-clouds-over-cuba/
NEGAZIONE SUL NEW YORK TIMES Pentagon Denies It Tried To Change Cuba’s Weather https://www.nytimes.com/1976/06/28/archives/pentagon-denies-it-tried-to-change-cubas-weather.html
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SICCITÀ E ALLUVIONI SONO FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA – SI CHIAMA CLOUD SEEDING
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