Il vaccino AstraZeneca “sarà pronto a novembre”
Piero Di Lorenzo, capo di Irbm, il centro di ricerca di Pomezia che lavora al vaccino italiano: “Se tutto va bene entro fine anno in Italia dovrebbero arrivare 3 milioni di dosi”
Gli inquietanti effetti collaterali del test del vaccino
Un brivido forte – così forte che i denti si scheggiano – febbre alta. Dolore su tutto il corpo, mal di testa e stanchezza – tutto per un vaccino? Questi sono gli effetti collaterali che alcuni partecipanti ai test vaccinali di Moderna e Pfizer hanno accusato, secondo un rapporto della CNBC del 1° ottobre 2020.
La disponibilità alla vaccinazione sta diminuendo
I sondaggi mostrano che sempre meno persone sono disposte a farsi vaccinare. La rinomata rivista inglese New England Journal of Medicine ha quindi pubblicato un articolo il 1° ottobre 2020, chiedendo l’obbligo di vaccinazione. La rivista non è sola in questa posizione. Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive (NIAID), ha dichiarato nell’aprile 2020 che non ci sarebbe stato ritorno alla normalità senza le vaccinazioni, per rassicurarenel nell’agosto 2020 che le vaccinazioni non sarebbero state obbligatorie.
Le vaccinazioni forzate e il download di un’applicazione per il tracciamento possono essere attuati facilmente in modo semi-nascosto: ad esempio, non consentendo di viaggiare, fare acquisti o noleggiare una bicicletta senza vaccinazione.
Non è ancora possibile prevedere che cosa possiamo influenzare e cambiare e se e fino a che punto sia possibile sfuggire al grande spostamento dell’ Agenda 2030 annunciato dai governi di tutto il mondo – il “Grande Reset” annunciato dal World Economic Forum. I vaccini sono uno dei punti più importanti all’ordine del giorno, imporre a tutti una vaccinazione obbligatoria, con passaporto sanitario biometrico e senza di esso l’impossibilità di muoversi, di comprare, di mangiare. Ci riusciranno?
Lo dirà il prossimo futuro.
Bill Gates: «Covid, vaccino per tutti o sarà il disastro».
Sarebbe un disastro per chi?
Fallimento della sperimentazione sul vaccino: il secondo volontario per la sperimentazione del vaccino contro il COVID-19 creato dall’azienda AstraZeneca sviluppa una condizione neurologica rara.
Adattamento di un articolo di Sara Middleton pubblicato sul sito naturalhealth, il 30 settembre 2020: https://www.naturalhealth365.com/covid-19-vaccine-trial-failure-3573.html
Di Corrado Penna
Documenti interni di AstraZeneca rivelano un’altra “cavia” del vaccino1 che ha sviluppato una condizione rara e grave che colpisce il sistema nervoso. Naturalmente, i rappresentanti di AstraZeneca affermano che è “improbabile che sia associato al vaccino”
All’inizio di settembre si era già saputo che AstraZeneca aveva sospeso la sua sperimentazione del vaccino COVID-19 nel Regno Unito perché un volontario aveva manifestato gravi sintomi neurologici compatibili con una rara malattia infiammatoria chiamata mielite trasversa. I funzionari hanno ammesso che alla vittima era stato iniettato il vaccino sperimentale e non un placebo. La mielite trasversa è una infiammazione acuta del midollo spinale può causare conseguenze anche gravi (disfunzioni motorie e sensoriali, paresi)2 .
Più tardi, una portavoce di AstraZeneca ha detto che la partecipante avrebbe già sofferto di una forma sclerosi multipla non diagnosticata, che non aveva nulla a che fare con il vaccino. La sperimentazione del vaccino di fase 3 è successivamente ripresa3 .
Ora, i rapporti rivelano che una SECONDA partecipante femminile è affetta da mielite trasversa. Ha sviluppato sintomi dopo aver ricevuto una seconda dose del vaccino.
Due casi di una condizione neurologica rara e grave che si sono verificati nella stessa sperimentazione farmacologica – eppure dovremmo credere alle affermazioni di AstraZeneca, che sia improbabile che le malattie fossero correlate al vaccino.
Nel frattempo, al CDC: “la migliore stima attuale” suggerisce che il tasso di mortalità di COVID-19 è INFERIORE a quello dell’influenza!
Ma allora perché dobbiamo sviluppare furiosamente un nuovo vaccino e vaccinare la maggior parte della popolazione prima di poter tornare alla “normalità”, se i dati più aggiornati sul “nuovo coronavirus” mostrerebbero che non è mortale come la tempesta di fuoco dei media tenderebbe a farci pensare?
In un documento aggiornato il 10 settembre, il CDC presenta sul proprio sito Web cinque dei loro “Scenari di pianificazione pandemica del COVID-19”, il quinto dei quali viene presentato come la “migliore stima attuale”, secondo il quale, la MIGLIORE stima sul tasso di mortalità per infezione (Infection Fatality Rate – IFR) di COVID-19 è:
0-19 anni: 0,00003
20-49 anni: 0,0002
50-69 anni: 0,005
70 anni e più: 0,054
Il tasso di mortalità per infezione si riferisce al numero totale di decessi diviso per tutte le persone che hanno l’infezione data, indipendentemente dal fatto che abbiano sintomi o meno. Questo è in contrasto con il tasso di mortalità dei casi, che è il numero totale di decessi diviso per le persone che hanno sintomi clinici della malattia.
L’attuale migliore stima del CDC è che l’IFR per COVID-19 è compreso tra 0,005 e 0,054 per alcuni dei gruppi di età più “a rischio”. Questo è molto più basso dell’IFR per l’influenza stagionale!
Basta leggere una sezione di un articolo pubblicato nel marzo del 2020 sul New England Journal of Medicine, co-autore del quale è o stesso dottor Anthony Fauci4 :
“Se si presume che il numero di casi asintomatici o minimamente sintomatici [di COVID-19] sia molte volte superiore al numero di casi segnalati, il tasso di mortalità del caso potrebbe essere notevolmente inferiore all’1%. Ciò suggerisce che le conseguenze cliniche complessive del Covid-19 potrebbero in definitiva essere più simili a quelle di una grave influenza stagionale (che ha un tasso di mortalità di circa lo 0,1%) o di un’influenza pandemica (simili a quelle del 1957 e del 1968) piuttosto che una malattia simile alla SARS o alla MERS, che hanno avuto tassi di mortalità rispettivamente del 9-10% e del 36%”
Come altre fonti hanno sottolineato, il dottor Fauci e colleghi si sono espressi male: avrebbero dovuto usare la terminologia “tasso di mortalità per infezione” piuttosto che “tasso di mortalità del caso”. Indipendentemente da ciò, le implicazioni sono scioccanti.
E certo, molte cose sono cambiate da marzo 2020, ma anche così, la “migliore stima attuale” del governo degli Stati Uniti è ancora direttamente in linea con l’ipotesi di Fauci … eppure eccoci qui: in USA come in Italia come altrove, viene detto che solo con l’arrivo dell’agognato vaccino potremo tornare alla normalità.
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1 Vedi l’articolo Second AstraZeneca volunteer reportedly suffers rare neurological condition, but UK company says it’s not related to vaccine pubblicato su Russia Today il 20 settembre 2020 su https://www.rt.com/news/501221-astrazeneca-vaccine-neurological-condition/. Altra conferma viene dall’articolo Internal AstraZeneca safety report sheds light on neurological condition suffered by vaccine trial participant, pubblicato su CNN Health il 17 settembre 2020 e scritto da Elizabeth Cohen e John Bonifield.
2 Vedi l’articolo Cosa è successo al volontario che ha preso il vaccino, pubblicato su Il giornale il 9/92020 e scritto da Francesca Bernasconi; https://www.ilgiornale.it/news/cronache/cosa-potrebbe-essere-successo-volontario-che-ha-preso-1888701.html. Vedi anche AstraZeneca, “c’era stato un altro stop a luglio, ma non legato al vaccino: diagnosticata la sclerosi multipla a uno dei partecipanti”, pubblicato su Il fatto quotidiano il 10 settembre 2020 e scritto da vincenzo bisbiglia; https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/10/astrazeneca-cera-stato-un-altro-stop-a-luglio-ma-non-legato-al-vaccino-diagnosticata-la-sclerosi-multipla-a-uno-dei-partecipanti/5926919/.
3 Vedi l’articolo Vaccino per Covid, Oxford e AstraZeneca riprendono i test dopo il temporaneo stop all’arruolamento dei volontari, pubblicato su Il fatto quotidiano il 12 settemebre 2020; https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/12/vaccino-per-covid-oxford-e-astrazeneca-riprendono-i-test-dopo-il-temporaneo-stop-allarruolamento-dei-volontari/5929432/.
4 Covid-19 — Navigating the Uncharted pubblicato su NewEngland Journal of Medicine 2020; 382:1268-1269 , autori A S Fauci, H Clifford Lane, R R Redfield; https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/nejme2002387.
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