Studente scopre enormi tubi di plasma intorno alla Terra

E’ una scoperta a dir poco sensazionale che potrebbe andare addirittura a modificare la teoria sulla struttura dei campi magnetici presentata 60 anni fa. E’ stata fatta da uno studente universitario che ha realizzato uno studio andando ad inventare un modo per osservare in 3d la magnetosfera terrestre. Ciò che è emerso è la presenza di enormi tubi di plasma che galleggiano sopra la Terra: Cleo Loi ha rilevato diversi tubi a bassa ed alta densità che collegano ionosfera e plasmasfera, disposti parallelamente rispetto al campo magnetico e ha misurato la loro posizione, che è risultata a 600 chilometri sopra la Terra, nella ionosfera superiore; ma questi tubi sembrerebbero proseguire anche nella plasmasfera, area nella quale c’è il passaggio al plasma dello spazio esterno.>> clicca qui

Loi ha anche scoperto che i tubi si muovono lentamente nel tempo e questo consente, modificando i parametri di interferenza, di individuarli con i telescopi.

Diversi scienziati avevano ipotizzato la presenza di tubi di plasma che guidavano il segnale dei fulmini rilevati da un altro emisfero, ma ad oggi nessuno era riuscito ad individuarli. Una scoperta importantissima che potrebbe andare a rivedere le teorie legate alle interferenze della ionosfera con i sistemi di navigazione satellitare. Lo studente che ha portato avanti il progetto presso l’università di Sydney, ha utilizzato il radiotelescopio Murchison Widefield Array (MWA) per sondare queste regioni in un modo del tutto inedito, suddividendo le osservazioni tra quelle dalle estremità orientale e occidentale della matrice, ottenendo di fatto una visione binoculare in tre dimensioni. FONTE

 

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A better understanding would be useful because the ionosphere interferes with satellite navigation systems and the images received by radio telescopes. During her honors project at the University of Sydney, Cleo Loi realized she could use the Murchison Widefield Array (MWA) radio telescope to probe these regions in a way that had never been done before, leading to a paper in the journal Geophysical Research Letters.

The MWA is a forerunner of the Square Kilometer Array (SKA), soon to transform radio astronomy. It consists of 128 antennae spread over three kilometers (almost two miles).

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