Con la proliferazione di droni, ci saranno milioni di telecamere che voleranno sopra le nostre teste. Ci sarà una invasione della vita privata da una serie di rilevatori, collegati tra loro, con la capacità di controllare tutti gli atti e i gesti.

“I droni sono strategici per Leonardo. Costituiscono un settore ad ampie potenzialità di crescita non solo in ambito militare, ma anche in quello civile. Le previsioni e le potenzialità di mercato sono note: questa tecnologia già oggi significativa (Goldman Sachs stima il mercato globale 2016-2020 100 miliardi di dollari) è attesa a un’ulteriore forte crescita, anche grazie al prossimo avvento del 5G, che permetterà di contare su nuovi standard di comunicazione mobili e su collegamenti ad alta velocità.” VEDI QUI

Leonardo accelera su volo “unmanned” per droni e aerei militari

Leonardo investe sulle tecnologie per il volo autonomo di droni e velivoli senza pilota e lo fa attraverso una “challenge” che coinvolge i team di sei delle principali Università italiane.  

Secondo quanto riferisce il Sole 24 Ore, il Gruppo guidato da Alessandro Profumo ha creato due anni fa una Unità guidata da Laurent Sissmann col compito di accelerare lo sviluppo di tecnologie per i sistemi di volo autonomo. Sissmann, vice president Unmanned Systems di Leonardo, ha detto a tal proposito: “L’obiettivo industriale di iniziative come questa è sperimentare sistemi di intelligenza artificiale e di machine learnig che rendano queste “macchine”, grazie ai sensori a bordo, alle tecnologie radar e ottiche disponibili, di comprendere e interagire con l’ambiente che hanno intorno svolgendo determinate missioni. L’ambito militare e il rescue …. rappresentano i campi privilegiati per questo genere di applicazioni che, in un futuro più lontano, potranno essere applicati anche al trasporto civile”. Sempre secondo Sissman “Oggi chi sale su un aereo non accetta l’idea che non ci sia un pilota a bordo, ma in prospettiva, nella gestione del traffico aereo globale, una intelligenza centralizzata con regole chiare è il sistema che potrà abilitare una safety maggiore”. 

Leonardo ha trasformato l’ex area industriale dello stabilimento di corso Marche a Torino in un “laboratorio” permanente adibito a testare nuove applicazioni in volo. Così Cristiano Montrucchio, responsabile dell’ingegneria della divisione velivoli: “Questo hangar era in passato parte di un’attività produttiva poi spostata nella sede di Caselle, abbiamo deciso di liberare l’area, allestirla per il contest e destinarla alle future applicazioni di intelligenza artificiale, per la sperimentazione di droni e di tecnologie avanzate”. 

Leonardo ha in portafoglio una famiglia di droni accanto alle piattaforme Awhero, Crex-B e la famiglia dei Falco, velivoli a pilotaggio remoto impiegati in missioni Isr, Intelligence, surveillance and reconnaissance. “Siamo l’unica azienda in Europa ad essere in grado ad esempio di produrre un drone dalla rotellina, al sensore, all’ala, fino ai sistemi di raccolta e lavorazione dei dati”, aggiunge ancora Sissman. In futuro le macchine “unmanned” avranno un ruolo crescente sia per ragioni di sicurezza che per motivi di maggiore economicità: gli Unmanned Aerial Systems (Uas) di Leonardo sono operativi in cinque paesi nel mondo. Leonardo partecipa ai grandi programmi europei di sviluppo di velivoli unmanned: l’Euro Male – programma di cooperazione lanciato da Airbus D&S, Leonardo Divisione Velivoli e Dassault Aviation – e il nEUROn – dimostratore di velivolo non pilotato per impieghi tattici sviluppato con Francia, Svezia , Spagna, Grecia e Svizzera. 

Leonardo è aperto al modello di Open Innovation, ecco dunque a ragione che ha spinto il Gruppo a collaborare col mondo universitario italiano, nel caso specifico con i Politecnici di Torino e Milano, Napoli, l’università Tor Vergata, la Sant’ Anna di Pisa e l’università di Bologna. L’obiettivo è quello di costituire una rete di talenti per favorire lo sviluppo di tecnologie di Ai applicate ai sistemi unmanned. “Abbiamo istituito sei borse di dottorato, una per ogni Università coinvolta – spiega Sissmann – con gruppi di lavoro che per tre anni si cimenteranno su tecnologie di questo tipo e saranno tra loro in competizione, per arrivare a qualcosa di competitivo e applicabile. Per un’azienda come Leonardo è fondamentale contaminarsi con giovani ricercatori per accelerare lo sviluppo tecnologico”.  

Sempre in corso Marche sorgerà la Città dello spazio. In questo progetto, oltre a Leonardo, lavorano Regione Piemonte e Politecnico di Torino. L’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano dichiara: “La Regione ha investito 15 milioni, il Poli allestirà laboratori per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico. Il prossimo step sarà definire il comodato gratuito per la concessione degli spazi dove sorgerà la cittadella dedicata all’aerospazio, contiamo di avviare gli interventi nei primi mesi del 2021”.  

FONTE https://it.finance.yahoo.com/notizie/leonardo-accelera-su-volo-unmanned-131354921.html

NEWS DRONI

Leonardo consegna anche il sistema anti-drone Orcus

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.