Il governo italiano ha conferito piena immunità e inviolabilità al Centro internazionale per l’ingegneria genetica e la biotecnologia (ICGEB) di Trieste, oltre che agli scienziati che vi lavorano. Viene inoltre elargito un finanziamento annuo di 10 milioni di euro e l’utilizzo gratuito di circa 8.000 metri quadrati di edifici. ICGEB ha vari laboratori nel mondo ed è partner strategico dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. ICGEB nasce nel 1983 come progetto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO), diventando poi, nel 1994, un Organizzazione Internazionale autonoma che riunisce 65 Stati membri, oltre alla partnership di diverse organizzazioni private. In merito a queste ultime riscontriamo la presenza della Bill and Melinda Gates Foundation, della New England BioLabs Inc. (attiva in varie ricerche in campo biotecnologico) e di Genethon, azienda che si autodefinisce “leader nel campo della terapia genica”.

Dal sito di ICGEB, per i laboratori di Trieste, leggiamo circa il lavoro svolto: “I programmi di ricerca comprendono progetti scientifici di base come il controllo dell’espressione genica, la replicazione del DNA, la riparazione del DNA e l’elaborazione dell’RNA; studi su virus umani quali HIV, HPV e rotavirus, immunologia molecolare, neurobiologia, genetica molecolare, ematologia sperimentale e terapia genica umana. I programmi di ricerca di ciascun Gruppo sono periodicamente valutati attraverso visite in loco che coinvolgono panel internazionali di scienziati con competenze specifiche nei rispettivi campi, le cui raccomandazioni sono riportate al Consiglio Scientifico ICGEB. Le attività di ricerca dei laboratori ICGEB Trieste sono supportate anche da un gran numero di sovvenzioni concesse da varie agenzie di finanziamento internazionali”.

In data 16 giugno, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, è stata pubblicata la LEGGE 19 maggio 2022, n. 66, Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Centro internazionale per l’ingegneria genetica e la biotecnologia (ICGEB) relativo alle attività del Centro e alla sua sede situata in Italia, con Allegato, fatto a Roma il 21 giugno 2021.

All’art. 3 troviamo i finanziamenti che lo Stato italiano si impegna a fornire al Centro, in una cifra stabilita di 10 milioni di euro annui.

All’art. 7, Inviolabilità del Centro, troviamo scritto: “Il Centro è inviolabile e le sue proprietà e i suoi beni, ovunque situati e da chiunque detenuti, godono della immunità di giurisdizione”. Al comma 2 è stabilito che: “Nessun funzionario del Governo o chiunque eserciti una pubblica funzione sul territorio della Repubblica Italiana può entrare nella sede del Centro per esercitarvi le proprie funzioni senza il consenso del Direttore e alle condizioni approvate dal Direttore”. Al comma 4 si sancisce: “Gli archivi del Centro, e in generale tutti i documenti e i materiali messi a disposizione, appartenenti al Centro o utilizzati dal Centro, ovunque situati in Italia e da chiunque detenuti, sono inviolabili”.

L’art. 11Esenzione da imposte, dazi, restrizioni all’importazione o all’esportazione, prevede: “Nell’esercizio delle proprie funzioni ufficiali, il Centro, i suoi beni, i fondi e le ulteriori proprietà saranno esenti da: a. qualsiasi imposizione diretta; b. qualsiasi imposizione indiretta relativa agli acquisti, alle transazioni e ai servizi; c. qualsiasi forma di dazi doganali, imposte, prelievi, tasse, pedaggi e qualsiasi altra tassa, proibizioni e restrizioni sulle importazioni ed esportazioni sui beni di qualsiasi tipo del Centro.

L’art. 12 riguarda invece i funzionari del Centro e stabilisce che: “1. I funzionari godono, all’interno e nei confronti della Repubblica Italiana, dei seguenti privilegi, immunità e agevolazioni: a. immunità di giurisdizione per gli atti da essi compiuti in veste ufficiale (parole e scritti comprese); tale immunità di giurisdizione continuerà ad essere accordata anche qualora le persone interessate non fossero più impegnate nell’esercizio di tali funzioni; b. esenzione da qualsiasi imposta sugli stipendi e sugli emolumenti versati dall’ICGEB; 4. Oltre ai privilegi e alle immunità specificate nel presente articolo, il Direttore gode per sé stesso e per i suoi familiari, dei privilegi, immunità, esenzioni ed agevolazioni concessi agli Ambasciatori che sono capì di missione ma che non sono cittadini italiani o non hanno residenza permanente in Italia. 5. A tutti i funzionari dell’ICGEB sarà fornita una carta di identità speciale che certifica il fatto che sono funzionari dell’ICGEB che godono dei privilegi e delle immunità specificati nel presente Accordo”.

 

Con l’art. 15, come con ogni entità e istituzione statale, si istituisce l’immunità e l’inviolabilità per Rappresentanti degli Stati membri.

Insomma, come una sorta di Stato nello Stato, l’ICGEB gode di uno status speciale che permette al Centro, e ai suoi lavoratori, di godere di immunità e inviolabilità, oltre a diritti e privilegi, che escludono lo Stato italiano da ogni possibilità di controllo e supervisione sulle attività svolte dal bio-laboratorio di Trieste che, lo ripetiamo, è impegnato in attività di ingegneria genetica e biotecnologica.

[di Michele Manfrin]

FONTE

 INVIOLABILITÀ E IMMUNITÀ DEL CENTRO BIOTECNOLOGICO DI TRIESTE. COSA SIGNIFICA?

Di cosa si tratta? Può rappresentare davvero un “pericolo” per i cittadini italiani? Ce lo siamo chiesto, su base giuridica e di diritto, con il professore Giuseppe Nesi e con il professor Daniele Trabucco.

Se guardiamo gli eventi nel complesso, inoltre, non possiamo non pensare a quanto abbia inciso sulle nostre vite ciò che è avvenuto intorno a un altro laboratorio, quello di Wuhan: è possibile continuare a garantire tutti questi “benefit” alla luce di quanto avvenuto in questi due anni? Ce lo domandiamo insieme al dottor Joseph Tritto e al Consigliere del Movimento 3V di Trieste Ugo Rossi.  VIDEO 

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