It’s hot, but it’s nothing like the heat wave of 1980

https://www.kansascity.com/news/local/article156677309.html/video-embed

…Bisogna tornare indietro di molti anni, alla famigerata estate del 1980, quando buona parte della nazione si trasformò in una cocente e malsana anticamera dell’inferno. Centinaia di morti e miliardi di dollari di danni, per una delle più gravi catastrofi naturali che si ricordano. A seguire la tremenda estate del 1988. *

Una maglietta commemorativa ricorda le temperature record di quell’estate del 1980 in Texas, spiccano i 117°F (47,2°C) di Wichita Falls, record tutt’ora ineguagliato.

Tra i disastri naturali più imponenti che hanno colpito gli Stati Uniti negli ultimi decenni, va senza dubbio ricordata la più grande ondata di calore che questa nazione ricordi, verificatasi tra la metà di giugno e la metà di agosto del 1980.

Quando si parla di ondate di calore e siccità eccezionali negli USA, come di fenomeni anomali e catastrofici, segni inequivocabili della desertificazione e dell’inarrestabile riscaldamento globale. In tempi non sospetti, quando ancora aleggiava lo spettro di una nuova glaciazione, e i primi satelliti geostazionari fotografano lo stato delle nostre banchise polari, il cuore del Nordamerica fu teatro di un’imponente ondata di calore, con valori di temperatura record e siccità estrema.

Le cause furono ricercate in un’anomala condizione della corrente a getto, spostata a nord oltre il 50° parallelo, e nella mancanza di significative ondulazioni della medesima. Una maggiore invadenza della convergenza intertropicale verso nord, favorì lo stazionamento di una cintura di alte pressioni proprio sulle grandi pianure americane, ad iniziare già dal periodo del solstizio estivo.  

Già prima della fine giugno le temperature schizzarono un po’ ovunque, nel centro-sud degli USA, oltre la fatidica soglia dei 100°Farenheit, ovvero 38°C. Tra il 26 e il 28 giugno a Dallas il termometro si fermò sopra i 45°C, e di notte non scese sotto i 30°C! Ma quell’estate, in buona parte del Texas, la temperatura salì oltre i 40°C per altri 28-30 giorni. Per diverse settimane anche città come Kansas City, Memphis e Saint Louis videro i termometri non scendere mai sotto i 38°C. Il 13 luglio a Memphis si toccarono i 43°C, record assoluto.

Anche Chicago e New York sperimentarono temperature prossime ai 40 gradi nel mese di luglio di quell’anno, ma quello che fu davvero drammatico per la popolazione, era il cocktail di caldo ed umidità a tratti insopportabile. L’afa e i conseguenti colpi di calore uccisero diverse centinaia di persone, alcune stime parlano di oltre 1700 morti. Come fenomeno meteo solo l’uragano Katrina, con oltre 1800 morti, ha fatto peggio negli ultimi 100 anni.   

Al caldo si accompagnò la siccità che, proprio come nel 1988 e poi nel 2012, colpì in particolar modo le grandi pianure e la cintura del mais, con danni enormi all’agricoltura e alla zootecnia. Danni che furono stimati in oltre 20 miliardi di dollari, con ripercussioni sui mercati alimentari di tutto il mondo.

Tale castello di alte pressioni sub-tropicali tenne lontano anche la formazione di uragani o depressioni tropicali, forieri di piogge e frescura in questa stagione. Solo ad agosto, complice l’enorme potenziale udo-termico accumulatosi nei mesi precedenti, poterono formarsi alcuni sistemi perturbati.

Il primo e più potente della serie, l’uragano Allen, prese vita nell’Atlantico centrale, ma una forza impressionante solo sulle surriscaldate acque del Golfo del Messico, acquistando rapidamente la categoria 5 e diventando il secondo uragano più potente della storia, con venti ad oltre 300 km/h. Si lasciò dietro una devastazione notevole tra Texas e Messico ed oltre 290 morti.

Autore : Giuseppe Tito, adattamento Alessio Grosso

FONTE http://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/estate-1980-negli-usa-caldo-soffocante-e-siccit-infinita-/38149/

Secondo alcuni l’ondata di caldo del 1980 è stata in questa forma il risultato diretto di una guerra meteorologica e in questo caso di attacchi sovietici contro l’America via onde scalari che crearono una zona di alta pressione stazionaria, completamente anormale, di lunga durata. Secondo questa ipotesi fu creato  un meccanismo di blocco con l’obiettivo di ostacolare i normali andamenti meteorologici.

Newsweek ha riferito il 14 luglio, 1980: “L’ondata di caldo ha avuto inizio nel mese di giugno, quando una massiccia alta pressione, venendo dal Golfo del Messico, migrava verso il nord è rimase bloccata appena a nord del Texas centrale, in modo che il normale vento di sud-ovest venne soffocato da una coperta di aria tropicale spessa di 10km “


Lowell Ponte in un articolo intitolato “The Killer Electric” del 1978 scrisse: “Poco dopo l’inizio del secolo, Tesla teorizzò che usando impulsi radio coordinati, dovrebbe essere possibile manipolare la parte dello spazio terrestre nella ionosfera generando onde stazionarie giganti. Queste onde, disse Tesla, potrebbero essere manipolate per cambiare i pattern del vento, come la corrente a getto, che modellano il nostro tempo. “

Sebbene i russi avessero ottenuto straordinarie capacità con nuovi armi (scalari), e talvolta si vantassero apertamente delle loro ‘superarmi’, l’occidente liquidò la maggior parte dei discorsi come pura propaganda, scrive Rosalie Bertell nel suo libro ‘Pianeta Terra l’ultima Arma di Guerra’

Questa situazione nel frattempo è  cambiata. La scienza ‘energetica’ avrà visto sviluppi importanti in USA e altri paesi. La manipolazione e il ruolo in ambito meteo-clima di questa tecnologia dovrebbe preoccupare e molto anche. 

Scalar Waves & the Power of the Air http://rapturewatch.go-cephas.com/360%20Scalar%20Waves_the%20Power%20of%20the%20Air.html

* Il 23 giugno 1988, fu una giornata fondamentale per il passaggio del riscaldamento globale antropogenico da materia di dibattito scientifico-accademico. Lo scienziato della NASA James E. Hansen tenne infatti un’audizione al Senato USA (vedi qui), dinnanzi alla Commissione per l’energia e le risorse naturali, e approfittò della ribalta per scatenare l’allarme. Disse tra l’altro: “il riscaldamento globale è ora ingente abbastanza perché possiamo sostenere con alto grado di attendibilità una relazione di causa-effetto con l’effetto serra”, e “le nostre simulazioni climatiche al computer indicano che l’effetto serra è già abbastanza forte da incominciare a rendere effettiva la probabilità di eventi estremi, quali ondate di calore estive”.

La previsione di Hansen del 1988 

POTREBBE INTERESSARE

I SIGNORI DEL TEMPO: ARMI SCALARI PER CONTROLLARE IL CLIMA A FINI STRATEGICI

 

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.