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Il vaiolo sarà scomparso, ma la ricerca sui virus del vaiolo è fiorente, stimolata dallo spettro del bioterrorismo. Nel numero di maggio 2004 del Journal of Virology, un team di ricercatori dell’esercito americano riferisce che un nuovo vaccino a DNA può proteggere le scimmie da una dose altrimenti letale di vaiolo delle scimmie. Questo è avvenuto negli Stati Uniti. Quindi stavano lavorando sul vaiolo delle scimmie.

Ed eccoci di nuovo a Wuhan.

L’Istituto di virologia di Wuhan non solo ha condotto diligentemente ricerche sui coronavirus prima che venissero scatenati sull’umanità. Altri esperimenti hanno riguardato pure il vaiolo delle scimmie, che da tempo è oggetto di attenzione da parte dell’esercito come potenziale arma da guerra. Nel febbraio 2022, l’istituto ha pubblicato uno studio sul riconoscimento del genoma virale mediante il test PCR da virus del vaiolo delle scimmie appositamente assemblati per questo scopo. 

Nello studio “Efficient assembly of a large fragment of monkeypox virus genome as a qPCR template using dual-selection based transformation-associated recombination”, il laboratorio di Wuhan ha pubblicato sequenze del genoma del virus del vaiolo delle scimmie che consentono una “rapida identificazione” mediante test PCR. L’acronimo scientifico del vaiolo delle scimmie è “MPXV”.

Il genoma completo del vaiolo delle scimmie è stato pubblicato da scienziati israeliani nel 2018 e può essere consultato qui: Diagnosis of Imported Monkeypox, Israel, 2018. Quindi ci si deve chiedere perché mai i virus del vaiolo delle scimmie debbano essere manipolati in numerosi altri laboratori in tutto il mondo?

Il fatto che ora stia scoppiando il vaiolo è una coincidenza, oppure, visto che in questi giorni i russi sono accusati di tutto, anche in questo caso certamente sentirete dire che la Russia aveva pianificato di usare il vaiolo come arma biologica. È vero che anche i russi hanno giocato con i virus del vaiolo delle scimmie in laboratorio. 

Che il vaiolo delle scimmie possa essere usato come arma biologica è la valutazione esplicita di uno dei più noti esperti di armi biologiche, secondo un articolo del 2002.

Un tempo, il col. Kanatzhan “Kanat” Alibekov supervisionava quella che in seguito avrebbe definito la prima fabbrica di armi biologiche su scala industriale nell’Unione Sovietica.

Essa ha prodotto il materiale per gli incubi ‘biologici’, tra cui l’antrace, il vaiolo, la peste, la tularemia e l’ebola. Tutti in grado di uccidere milioni di persone.

I russi hanno lavorato anche con il virus del vaiolo delle scimmie, un cugino stretto del vaiolo, nel loro programma di armi biologiche.

In un’intervista del 1998, recentemente scoperta, rilasciata al Chemical and Biological Weapons Nonproliferation Project (CBWNP) americano, Ken Alibekov, che aveva supervisionato 32.000 dipendenti in 40 strutture dell’URSS, ha affermato che l’Unione Sovietico aveva un programma per utilizzare i virus come armi.

“Abbiamo quindi sviluppato un programma speciale per determinare quali virus “modello” potessero essere utilizzati al posto del vaiolo umano. Abbiamo testato il virus vaccinia, il virus del vaiolo dei topi, il virus del vaiolo dei conigli e il virus del vaiolo delle scimmie come modelli per il vaiolo”.

Prima di cambiare cittadinanza e nome, il col. Kanatzhan “Kanat” Alibekov è stato quindi vicedirettore, dal 1988 al 1992, della Biopreparat.

Alibekov, tuttavia, risiede dal 1992 negli Stati Uniti.

Una volta negli Stati Uniti è diventato consulente esterno del Dipartimento della Difesa, ha testimoniato davanti al Congresso, ha lavorato per aziende di ricerca e ha fondato le proprie aziende. È stato anche direttore del Center for Biodefense della George Mason University in Virginia.

Nel 2007, il Los Angeles Times ha pubblicato un articolo intitolato “Vendere la minaccia del bioterrorismo”, in cui si criticava Alibek.

Sono state le rivelazioni del col. Kanatzhan “Kanat” Alibekov, diventato Ken Alibek dopo essere disertato, a fornire le prime informazioni sulla portata del programma sovietico e sulla possibile proliferazione in Iran e Iraq, aveva dichiarato il dottor Thomas Monath, che è stato uno dei maggiori specialisti di biodifesa dell’esercito americano.

“Credo che abbia influenzato molte persone che erano in grado di prendere decisioni sulla risposta”, ha detto Monath, aggiungendo: “La preoccupazione per il vaiolo, in particolare, è stata guidata da Alibek”. Monath, che ha poi diretto un gruppo di esperti per consigliare la Central Intelligence Agency degli Stati Uniti sulla lotta agli attacchi biologici, ha affermato che le informazioni di Alibek erano state ascoltate ai livelli più alti del governo statunitense e ” sono state ulteriormente rafforzate” dagli eventi dell’11 settembre.

Il giornale riportava che Alibek aveva approfittato dei timori di bioterrorismo per ottenere 28 milioni di dollari in sovvenzioni o contratti federali per sé o per i suoi datori di lavoro. Il giornale sottolineava, che Alibek era una delle voci che assicuravano al governo degli Stati Uniti che l’Iraq aveva armi di distruzione di massa, un’affermazione che si è rivelata falsa, ma che è stata usata come motivo per la brutale invasione dell’Iraq.

Torniamo all’articolo del 2002 che dice:

gli esperti russi di guerra biologica sono noti per aver lavorato con il virus (ndr vaiolo) nel programma di armi biologiche dell’Unione Sovietica.

Alla fine degli anni ’80 i sovietici decisero di non voler lavorare con il vaiolo “e si discusse molto sul possibile uso del vaiolo delle scimmie come arma biologica al posto del vaiolo”, ha dichiarato all’UPI Ken Alibek, ex vice capo del programma sovietico per le armi biologiche e ora residente negli Stati Uniti.

Il vaiolo delle scimmie, che provoca sintomi simili a quelli del vaiolo, può essere fatale, ma solo in una minoranza di casi, ha dichiarato James LeDuc, direttore della divisione di malattie virali e rickettsial presso i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta. Ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcun caso al di fuori dell’Africa.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità attribuisce l’aumento dei casi di vaiolo in Africa al fatto che i vaccini contro il vaiolo, che possono proteggere dal vaiolo, non vengono più somministrati…

Il “vero timore è che (il vaiolo delle scimmie) possa essere progettato come arma biologica”, ha dichiarato Jonathan Tucker, ex ispettore di armi per la Commissione speciale delle Nazioni Unite, che ora lavora presso il think tank Monterey Institute di Washington (ndr sempre nel 2002)

Il vaiolo delle scimmie non è contagioso come il vaiolo, ma non si sa se potrebbe esserlo o se è stato modificato per essere più virulento. I sovietici non si preoccupavano della contagiosità, ha detto Alibek, perché progettavano di produrre “tonnellate e tonnellate” del virus, sufficienti a infettare “centinaia di migliaia di persone o anche di più”.

Tucker ha osservato che il vaccino antivaioloso protegge sia dal vaiolo delle scimmie che dal camelpox, ma gli americani non hanno accesso a questo vaccino. Il CDC, che detiene una scorta di vaccino antivaiolo, sta attualmente (ndr 2002) riconsiderando la propria strategia di vaccinazione e sta valutando se vaccinare tutti o se aspettare che si verifichi un’epidemia e cercare di vaccinare solo le persone esposte.

Si teme che il vaiolo russo possa essere trapelato ai terroristi, e non è certo che sia successo qualcosa di simile con il vaiolo delle scimmie. Un altro ex ispettore delle Nazioni Unite, che ha richiesto l’anonimato, ha dichiarato all’UPI: “Non c’è alcuna conferma che (il vaiolo delle scimmie) sia trapelato, ma il potenziale esiste”.

Alibek ha detto di non avere idea se il vaiolo delle scimmie sia mai uscito dal programma sovietico. Ma ha fatto notare che dagli anni ’70 fino agli anni ’90 “non è stato un problema procurarsi uno qualsiasi dei virus dell’orthopox (vaiolo, camelpox e monkeypox)” e molti Paesi avevano accesso a questi virus se li volevano.

E prosegue l’articolo:

La buona notizia è che il vaiolo non sembra essere trasmissibile da persona a persona e il vaccino antivaioloso produce una protezione contro di esso. Alla domanda se il vaiolo possa essere modificato in modo che il vaccino non sia efficace contro di esso, l’ex ispettore degli armamenti ha risposto: “Direi che questo rasenta l’impossibile”.

Alibek ha osservato: “Non c’è stato alcun lavoro per renderlo resistente al vaccino. Non posso dire nulla di certo su ciò che stanno facendo ora”. Alibek ha detto di aver lasciato il programma più di 10 anni fa. (ndr 1992) .

FONTE-ARTICOLO INTEGRALE (in inglese) https://www.upi.com/Science_News/2002/06/09/Monkeypox-could-be-used-as-bioweapon/19421023612300/

Nel 2006 Alibek ha fondato una nuova società di produzione farmaceutica, la MaxWell Biocorporation (MWB), di cui è stato amministratore delegato e presidente, con sede a Washington, D.C., e diverse filiali e affiliate negli Stati Uniti e in Ucraina.

Nel 2014, Alibek  è stato assunto dalla Locus Fermentation Solutions come vicepresidente esecutivo del settore ricerca e sviluppo.

È noto che la Convenzione di Ginevra del 1972 proibisce la fabbricazione delle armi batteriologiche e, per questo motivo, l’esercito americano non le produce negli Stati Uniti ma altrove. Come mai? Perché al mondo ci sono moltissime località, come l’Ucraina o la Georgia, dove è possibile produrre e testare virus mortali sulla popolazione locale. Basta creare un laboratorio militare, dargli un nome innocuo, come Stazione epidemiologica sanitaria’. Le ultime settimane hanno evidenziato questa realtà.   Gli Americani ci dicono che il programma per la riduzione della minaccia biologica del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti viene attuato in regime di cooperazione con paesi partner per combattere la minaccia delle epidemie (intenzionali, accidentali o naturali) causate dai patogeni infettivi più pericolosi al mondo. Tra questi partner c’è l’Ucraina. laboratori che operano in Ucraina e che sono legati agli Stati Uniti sono eredi dei laboratori di armi biologiche dell’Unione Sovietica. L’elenco non si trova on line. L’ambasciata statunitense in Ucraina specifica che hanno obiettivi del tutto pacifici. 

ULTIME NOTE: Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie questa è la prima volta che le catene di trasmissione sono state segnalate in Europa senza collegamenti con l’Africa occidentale o centrale: avviene cioé una trasmissione in comunità. 

Uno studio risalente ancora al 2013 condotto da scienziati del Tulane National Primate Research Center negli Usa parla anche di trasmissione via aerosol: la ricerca ha dimostrato che il virus del vaiolo delle scimmie (virus respiratorio) può restare nell’aria in aerosol fino a 90 ore.

ULTERIORI INFORMAZIONI https://military-history.fandom.com/wiki/Ken_Alibek

BIOLOGICAL WEAPONS IN THE FORMER SOVIET UNION: AN INTERVIEW WITH DR. KENNETH ALIBEK

https://www.nonproliferation.org/wp-content/uploads/npr/alibek63.pdf

KEN ALIBEK https://en.wikipedia.org/wiki/Ken_Alibek

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DATI INTERESSANTI

Un’esercitazione svoltasi nel 2021 ipotizzava una pandemia di vaiolo delle scimmie: “in 18 mesi, lo scenario si evolve in una pandemia catastrofica a livello globale

IL VAIOLO DELLE SCIMMIE IN UNA SIMULAZIONE NEL MARZO 2021

I MINISTRI DEL G7 SI ESERCITANO PER LA PROSSIMA PANDEMIA – IL “VAIOLO DEL LEOPARDO”

Il 25 marzo 2022 AIFA ha autorizzato un farmaco per il trattamento del vaiolo della scimmia

Il nome dell’antivirale è tecovirimat. Il vaiolo è stato dichiarato eradicato nel 1980, dopo che l’ultimo caso si è verificato nel 1977. Il medicinale non è stato sperimentato su pazienti umani e sugli animali ha dimostrato una buona efficacia. “Questo nuovo trattamento ci offre una opzione addizionale se mai il vaiolo dovesse essere usato come arma bioterroristica – afferma il direttore dell’Fda Scott Gottlieb. 

Tecovirimat SIGA è stato autorizzato in “circostanze eccezionali”. Questo perché non è stato possibile ottenere informazioni complete su Tecovirimat SIGA a causa della rarità delle malattie.

https://www.ema.europa.eu/en/documents/rmp-summary/tecovirimat-siga-epar-risk-management-plan-summary_en.pdf

USAMRIID, located at Fort Detrick – Un vaccino sperimentale contro il vaiolo protegge dal vaiolo delle scimmie nei primati non umani https://www.usamriid.army.mil/press_releases/jahrling_press_release_smallpox.pdf

 US Buys 13 Million Doses of Monkeypox Vaccine

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