La più grande tempesta geomagnetica degli ultimi 20 anni, avvenuta nel maggio 2024, ha regalato alla Terra due nuove «cinture»: sono due fasce temporanee di particelle energetiche che si sono venute a creare tra le due più celebri fasce di Van Allen (ovvero le regioni a forma di anello dove particelle ad alta energia sono perennemente intrappolate dal campo magnetico terrestre).

Lo ha scoperto un piccolo satellite della Nasa, inaspettatamente resuscitato dopo un’anomalia tecnica che sembrava averne compromesso la missione. I dati raccolti sono pubblicati su Journal of Geophysical Research: Space Physics dai ricercatori dell’Università del Colorado a Boulder.

Lo studio aiuterà a capire meglio come le tempeste geomagnetiche possano colpire le nostre tecnologie e come la formazione di fasce di radiazioni temporanee possa influire sulla sicurezza dei veicoli spaziali, specialmente dei satelliti destinati ad un’orbita geostazionaria.

Non è la prima volta che si osserva la formazione di fasce di radiazioni temporanee attorno alla Terra dopo grandi tempeste geomagnetiche, ma quelle scoperte lo scorso anno dal satellite miniaturizzato avente forma cubica (cubesat) della Nasa Cirbe (Colorado Inner Radiation Belt Experiment) hanno sorpreso gli studiosi per la loro composizione: la fascia più interna, infatti, oltre agli elettroni conteneva anche protoni ad alta energia. Secondo i ricercatori, questa peculiarità sarebbe dovuta all’intensità e alla natura specifica della tempesta solare.

Un’altra caratteristica insolita è la longevità di queste nuove fasce: invece che durare circa un mese, come quelle osservate in passato, la fascia più esterna è rimasta per più di tre mesi, mentre quella interna sembrerebbe essere ancora lì, protetta in una regione particolarmente stabile e meno esposta a perturbazioni che possano allontanare le particelle dalla loro orbita.

https://www.cdt.ch/news/mondo/la-terra-ha-due-nuove-cinture-384421

Lo studio, pubblicato su Journal of Geophysical Research: Space Physics, è reperibile qui.

IMPLICAZIONI PER LA SICUREZZA SPAZIALE

La scoperta di queste fasce temporanee ha implicazioni per la sicurezza dei satelliti e delle missioni spaziali. Le particelle ad alta energia presenti nelle fasce di radiazioni possono danneggiare i componenti elettronici dei satelliti e rappresentare un rischio per gli astronauti. In particolare, i satelliti che devono raggiungere orbite geostazionarie attraversano le fasce di Van Allen più volte durante il loro viaggio, esponendosi a livelli elevati di radiazioni. CONTINUA

Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews.

HAARP O TEMPESTA SOLARE?

 

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.