Le voci circolavano già da alcuni giorni, ma ieri mattina, domenica 17 novembre 2013, tanti cittadini attenti hanno voluto verificare con i loro occhi, e si son recati nelle aree definite “rosse”, di massima pesantezza del fenomeno (dette anche “d’insediamento”), ma vi hanno trovato gli alberi d’ulivo, che nei mesi scorsi avevano perso le foglie, in pieno vigore rigenerativo, e non solo dalla base vi stanno spuntando innumerevoli polloni, ma anche nuovi germogli dai grandi tronchi, nelle parti alte. Tutto questo in uliveti abbandonati, che non hanno subito nessun intervento “curativo”, (potatura del secco o trattamenti specifici su piante e suolo) ed è tutto un tripudio di germogli e di nuova vivissima vegetazione! Le tante foto, che smascherano il bluff del “mal affaire Xylella”, messe subito in rete, hanno avuto, in pochissimo tempo, un’ immensa condivisione che continua in queste ore. L’indignazione è tanta nei cittadini del Salento, e non solo! Ad accorgersi di tutto questo anche alcuni giornalisti più attenti e critici che, nei giorni scorsi, sui quotidiani locali avevano parlato di ulivi, che come dei “Lazzaro” dei Vangeli, stavano risorgendo proprio nelle aree dove gli strani tecnici, comparsi nella vicenda, avevano parlato di “cimitero” di ulivi. Dicevano, dopo solo pochissimi giorni di sopralluoghi: “le piante d’olivo si son eradicate lì da sole, sono morte e non c’è alcuna speranza!”
IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.