EU-SOCTA 2025: La militarizzazione silenziosa dell’Europa sotto le mentite spoglie della lotta alla criminalità
Mentre la Commissione europea e l’Europol presentano l’ EU-SOCTA 2025 ( Valutazione della minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata e seria ) come una risposta strategica alla criminalità organizzata, un esame più attento del rapporto rivela un quadro diverso: un documento fondamentale sulla politica di sicurezza che va ben oltre la tradizionale lotta alla criminalità e, così facendo, mina i diritti democratici fondamentali.
La criminalità organizzata come minaccia universale
Ciò che una volta era considerato contrabbando o tratta di esseri umani viene ora descritto come parte di uno “scenario di minaccia ibrida”. Si parla di criminalità informatica, abuso dell’intelligenza artificiale, disinformazione e persino di flussi migratori controllati da “stati ostili” come Russia o Cina. Ciò crea un clima di pericolo costante, il terreno ideale per massicci investimenti in sicurezza, una maggiore sorveglianza e l’interferenza con i diritti fondamentali .
Sospetto generale digitale
Gli avvertimenti su tecnologie come il darknet, la blockchain, l’intelligenza artificiale o i messaggi crittografati sono onnipresenti. Ciò che segue è prevedibile: le basi per i blocchi delle reti, le restrizioni sulle criptovalute e la fine della privacy digitale sono state gettate, non attraverso dibattiti pubblici, ma attraverso una narrazione tecnocratica sulla sicurezza.
Sì, il rapporto EU-SOCTA 2025 contiene diverse indicazioni su come la sorveglianza nell’UE dovrebbe essere ampliata in futuro, non solo per combattere la criminalità ma anche per un più ampio controllo digitale. Ecco i punti chiave:
Espansione pianificata della sorveglianza secondo EU-SOCTA 2025
I dati come strumento centrale del potere
I dati sono ormai considerati la “nuova valuta del potere”. Non dovrebbero essere utilizzati solo dai criminali, ma dovrebbero essere sistematicamente raccolti, analizzati e utilizzati dalle autorità per creare profili dei colpevoli, esaminare le reti e identificare modelli sospetti in una fase precoce.Utilizzo esteso della crittografia e dell’intelligenza artificiale da parte delle autorità
Mentre i criminali utilizzano comunicazioni criptate, l’UE sta pianificando di aumentare l’accesso alle piattaforme criptate , anche attraverso la cooperazione con le aziende tecnologiche. Lo scopo è quello di agevolare le indagini nelle reti crittografate come Signal, Telegram o WhatsApp.La digitalizzazione come strumento per l’applicazione della legge
Il rapporto sottolinea che in futuro l’infrastruttura digitale dovrebbe essere utilizzata più intensamente per la prevenzione proattiva della criminalità , ad esempio attraverso la polizia predittiva, il riconoscimento di modelli digitali e la sorveglianza in tempo reale. Ciò vale sia per i social network che per le transazioni finanziarie e i dati di viaggio .Aumento dell’analisi biometrica e forense
Il rapporto parla della necessità di sviluppare nuove capacità tecniche per le indagini forensi, tra cui l’analisi biometrica, il riconoscimento facciale, il confronto di immagini e voci e il rilevamento di deepfake .Prepararsi alle “minacce ibride digitali”
L’UE si sta preparando alle cosiddette “minacce ibride”, in cui disinformazione, attacchi informatici e manipolazione sociale si verificano contemporaneamente. La risposta: monitoraggio della piattaforma in rete, valutazione algoritmica del rischio e utilizzo dei dati intersettoriale .“Archivia ora, decifra dopo”: archiviazione dei dati per una successiva decifratura
Le autorità mirano a conservare oggi le comunicazioni criptate, in modo che in futuro possano essere decifrate utilizzando la tecnologia quantistica. Si tratta di una misura preventiva con conseguenze potenzialmente enormi per la privacy .
La relazione mostra che l’UE sta pianificando un notevole ampliamento delle capacità di sorveglianza digitale , con il pretesto della sicurezza e della prevenzione della criminalità. Allo stesso tempo, sottolinea la stretta interconnessione tra forze dell’ordine, big data, intelligenza artificiale e sorveglianza delle infrastrutture. Il confine tra sicurezza e controllo digitale sta diventando sempre più permeabile: uno sviluppo che dovrebbe essere discusso criticamente dalla società .
Il riciclaggio di denaro come pretesto per la sorveglianza finanziaria
Con la parola chiave “economia parallela”, anche il sistema finanziario viene preso di mira: denaro contante, criptovalute, NFT e piattaforme decentralizzate sono sotto i sospetti generali. Il risultato: norme più severe per tutti , non solo per i criminali. La totale trasparenza dell’individuo rischia di diventare la norma.
La migrazione come problema di sicurezza?
Particolarmente esplosivo: la migrazione è indirettamente descritta come una minaccia alla sicurezza, un pericoloso mix di politica sui rifugiati e antiterrorismo. L’UE sta quindi adottando narrazioni che in precedenza erano riservate alle forze di destra e autoritarie .
Un’Europa di apparati di sicurezza
Al centro del rapporto c’è l’Europol : non più una semplice autorità di polizia, ma il centro di controllo di un nuovo complesso di sicurezza. Il programma EMPACT collega polizia, agenzie di intelligence, specialisti IT e attori della sicurezza privata: una rete di sicurezza sovranazionale con un potere crescente ma senza un sufficiente controllo democratico.
Conclusione
EU-SOCTA 2025 è molto più di un rapporto sulla criminalità. È un segnale politico: l’Europa si sta armando al suo interno , non solo contro i criminali, ma contro ogni tipo di insicurezza, anche a scapito della libertà e della trasparenza. E come spesso accade nella storia: non con un botto, ma con un resoconto.
Fonte: Il DNA mutevole della criminalità organizzata e grave
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