Il rinnovato interesse per le grandi dighe peggiorerà la situazione in Africa, giovando alle imprese ma non alla popolazione. E’ quanto si legge nel rapporto redatto dalla Commissione mondiale sulle dighe pubblicato oggi dal quotidiano britannico Guardian.
Dalla valutazione dei grandi progetti idroelettrici realizzati negli anni ’50 e ’60 con l’auspicio di modernizzare il continente africano, la Commissione è infatti giunta alla conclusione che le grandi dighe sono costate più di quanto preventivato e hanno prodotto meno energia di quanto previsto, e che a beneficiarne sono state soprattutto le grandi aziende minerarie, e non la popolazione.
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