Rompono la barriera delle nubi e permettono di prevenire gli attacchi della Russia: quanto spende il nostro Paese per aiutare Kiev contro l’esercito di Mosca

Invio di armi all’Ucraina, gli aiuti militari garantiti dall’Italia a Kiev

…le molte criticità con cui è stata portata avanti l’invasione voluta da Putin si sono viste in maniera evidente anche sul piano strettamente militare. In molte aree dell’Ucraina le truppe del Cremlino non sono riuscite a sfondare la resistenza dell’esercito di Kiev, rimediando anche sonore sconfitte e vedendosi costrette alla ritirata, in particolare con l’arrivo dei mesi più freddi dell’anno. Secondo le ultime stime sono decine di migliaia i militari russi morti in guerra, anche se gli esperti temono che il dato possa essere abbondantemente sottostimato.

Se ciò è avvenuto è anche (e soprattutto) grazie all’aiuto della Nato e di tutto il blocco occidentale. L’invio di armi e sistemi di difesa all’Ucraina è stato forse il tema più caldo su cui hanno discusso i governi e le opinioni pubbliche, tanto in Europa quanto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Però, come spesso capita in queste circostanze, i singoli parlamenti nazionali hanno ritenuto di non divulgare i dettagli delle forniture, come accaduto anche in Italia, dove i pacchetti di aiuti varati dall’esecutivo sin dall’inizio del conflitto sono stati coperti dal segreto di Stato.

Satelliti italiani Sky-CosmoMed, quanto costano e come li utilizza l’Ucraina

Quello che sappiamo al momento è che il costo complessivo sostenuto dal nostro Paese è pari ad 1 miliardo di euro, mentre il fulcro principale delle forniture è costituito dal sistema di sorveglianza denominato Sky-CosmoMed. Si tratta di una classe di satelliti prodotti in Italia che utilizzano i radar per monitorare ogni chilometro del territorio ucraino, in particolare quello a ridosso del confine con la Russia. Grazie alle loro operazioni durante gli scorsi mesi, l’apparato di difesa ucraino ha potuto non solo controllare gli spostamenti degli avversari (adottando le rispettive contromisure), ma anche prendere informazioni dettagliate sui loro dispositivi schierati in campo.

I satelliti Sky-CosmoMed, realizzati dalla multinazionale Thales Alenia Space (che vede al suo interno una quota significativa del 33% intestata alla nostra azienda statale Leonardo), sono gestiti dall’Agenzia spaziale italiana in collaborazione con il ministero della Difesa. Prima dello scoppio della guerra erano già stati venduti dallo Stato italiano a decine di Paesi esteri che li hanno utilizzato per incamerare dati ed effettuare rilevazioni di carattere climatico e ambientale. La loro capacità di “bucare le nuvole” non è nuova ed è stata utilizzata anche da Mosca (con l’ausilio della Cina) per individuare gli obiettivi degli attacchi e dei bombardamenti.

FONTE https://quifinanza.it/editoriali/video/satelliti-sky-cosmomed-invio-armi-italia-ucraina/693060/

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