Articolo NoGeoingegneria
SUNSHINE: progetto governativo del 1953 che esaminava l’impatto radioattivo del fallout dei test atomici sulla popolazione mondiale. Fuorviante l’utilizzo del nome per questo progetto co-sponsorizzato dalla Atomic Energy Commission e RAND.
Quanti test nucleari riesce a sopportare l’umanità?
Il progetto ‘Sunshine ‘ fu lanciato per rispondere a questa domanda e per poterlo fare davvero e pienamente c’era bisogno di ‘materiale biologico’. Inizia così la caccia ai cadaveri e vengono raccolti campioni di tessuti umani in tutto il mondo, arrivando anche alla dissacrazione dei morti, scrive un articolo sullo Spiegel (1).
Le esplosioni atomiche venivano eseguite senza conoscere gli effetti degli ordigni. Non solo in termini di calore e onda d’urto sprigionati, ma soprattutto dal punto di vista delle radiazioni e del conseguente inquinamento ambientale prodotto dal fallout.
Il progetto ‘Sunshine’ è stato avviato il 6 di agosto del 1953 in una conferenza segreta di scienziati in California. Era il periodo d’oro dei test nucleari. Più aumentavano i test e il potere penetrante delle bombe, più cresceva la paura nella popolazioni.
Un team composto da scienziati americani, australiani ed inglesi fu incaricato di verificare in quale misura la pioggia radioattiva avrebbe reso la Terra inabitabile. L’occasione per tali verifiche fu data dal fatto che gli esperimenti sulla bomba atomica condotti (vedi 2 progetto Greenhouse) avevano pesantemente contaminato l’atmosfera terrestre provocando una serie di piogge radioattive che erano già state assimilate dall’essere umano causando i più disparati disagi.
Per questo sono state esaminate le deposizioni di materiali radioattivi, specialmente Stronzio-90 assimilato dalle ossa. Furono i neonati i primi soggetti testati perché ‘avevano l’opportunità’ di cominciare a vivere in un contesto già contaminato.
I corpi esaminati provenienti da tutto il mondo quindi erano preferibilmente corpi di neonati, ma anche malati terminali oppure senzatetto. Le ossa dei morti venivano cremate per permetterne l’analisi delle ceneri. Molto apprezzati per ovvi motivi erano anche cadaveri di persone che avevano abitato vicino ad aree di test nucleari.
Le finalità degli esperimenti non vennero rese note ai parenti dei deceduti, perché altrimenti si sarebbe causata una serie di eventi di ‘paranoia collettiva’ sulla situazione dell’atmosfera in quel periodo. Un problema importante era la segretezza rigorosa del progetto e del relativo contenuto. Non era il caso di spiegare di voler determinare la distribuzione della radioattività nel mondo.
Un totale di 9.000 campioni di tessuti umani furono esaminati sotto questo bel nome in codice di Sunshine.
Nell’anno 1957 appaiono per la prima volta rapporti del progetto.
Le bombe atomiche segnalano un passaggio importante. E’ l’anno zero di una nuova morale, la NON MORALE. Tutte le etiche religiose e filosofiche crollano.
Il Pianeta e i suoi abitanti diventano campo di sperimentazione di una scienza scrupolosa e criminale senza limiti.
Le conseguenze dei test atomici erano ampie, ma non sono mai stati discusse pubblicamente. In più la maggior parte delle persone non si rende nemmeno conto del fatto che siano esplose oltre 2000 bombe nucleari: nell’aria, nell’acqua e nel suolo. (3)
Da anni cerchiamo risposte su cosa sta succedendo nei cieli di oggi. L’uomo è una cavia ignara oggi come ieri.
(1) http://www.spiegel.de/einestages/projekt-sunshine-us-militaer-experimentierte-mit-radioaktiven-leichen-a-951217.html
(2)http://nuclearweaponarchive.org/Usa/Tests/Grnhouse.html
(3) https://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/nucleare/hiroshima-e-nagasaki-i-primi-test-di-una-lunga-serie/
9 MAGGIO 2017 (50 ANNI DOPO)
Australia: sussidi sanitari agli aborigeni esposti ai test nucleari inglesi
A distanza di cinquant’anni dai test nucleari condotti dal governo britannico in Australia, i veterani militari e gli aborigeni riceveranno una Gold Card per le cure mediche, un documento che permetterà loro di ottenere gratuitamente la maggior parte delle prestazioni sanitarie. È il risarcimento a lungo atteso, e per qualcuno arrivato troppo tardi, con cui il Governo australiano, partecipe al piano di proliferazione nucleare inglese, cerca di riparare ai danni sulla salute provocati dalle radiazioni a cui sono stati esposti gli abitanti di Maralinga, Emu Field e Montebello tra il 1952 e il 1963.
In piena guerra fredda le bombe inglesi fatte esplodere in quelle remote regioni australiane, il più possibile lontano dagli occhi e dal cuore, avevano costretto le popolazioni indigene ad abbandonare le loro terre e trasferirsi altrove, non prima però di essere entrati in contatto con i pericolosi frutti radioattivi delle esplosioni. Con un investimento di 133 milioni di dollari il Governo australiano renderà disponibile la Gold Card anche ai veterani che hanno partecipato ai test nucleari ignorandone i rischi per la salute.
FONTE http://www.healthdesk.it/cronache/australia-sussidi-sanitari-aborigeni-esposti-test-nucleari-inglesi
DOCUMENTARIO
VEDI ANCHE
“Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale”
Test nucleari del 1945 e 1962: via il segreto di Stato
Hiroshima e Nagasaki , i primi test di una lunga serie.
DELIRIO ATOMICO
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