By Nogeoingegneria

Qualcosa sta cambiando. Dopo due anni di terrore mediatico che non è ancora finito, aumentano i titoloni che sembrerebbero voler aprire uno scenario diverso. In questo momento, molti segnali fanno presagire che l’invasione di Omicron potrebbe porre fine a questo incredibile incubo in cui stiamo vivendo. Game over.

Leggiamo sulla Stampa : “Omicron uccide meno di un’influenza”

Nel mondo cresce il numero degli scienziati che invitano ad approfittare dello scarso tasso di mortalità di questa mutazione per cambiare strategia: invece di combattere il virus meglio imparare a conviverci.

La Gran Bretagna non ha chiuso le scuole né imposto nuove restrizioni, ma Omicron sta dando lo stesso i primi segni di cedimento. Per due giorni consecutivi i contagi sono diminuiti e tutto fa pensare che la nuova variante seguirà lo stesso andamento che ha avuto in Sudafrica, dove dopo sei settimane ha smesso di infettare la gente.

La Spagna è pronta a compiere un passo fondamentale verso una normalizzazione. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato: “Con Omicron stiamo andando verso una malattia endemica invece che una pandemia come prima.”  Sta valutando di modificare il proprio approccio alla pandemia che porterà anche a un piano di gestione che i media locali hanno definito più simile a quello attuato per l’influenza”, aggiungendo che questo è “un dibattito che stiamo cercando di aprire a livello europeo”.

Omicron canto del cigno del Covid? Come sta cambiando la narrazione,

chiede e spiega  il Huffingtonpost:  Omicron è meno grave perché colpisce più la gola che i polmoni”: lo dicono sei studi!

Hanno fatto molta notizia sei studi citati dal Guardian che hanno evidenziato come Omicron non danneggi i polmoni come Delta e altre precedenti varianti, attaccando prima le alte vie respiratorie. Va specificato che, trattandosi di ricerche in pre-print, non sono ancora state certificate da revisione paritaria, ovvero non risultano sottoposte alla valutazione di specialisti del settore chiamati a convalidarne l’effettiva validità di pratica clinica. A ogni modo, gli esiti sono interessanti e soprattutto coincidenti.

Un ponte dalla pandemia all’endemia”

Sempre secondo il Huffingtonpost, Christopher Murray, professore di Scienza metrica della salute all’Università di Washington a Seattle, ex direttore esecutivo dell’Oms e dell’Harvard Global Health Initiative. “Almeno la metà della popolazione in Europa e in Nord America verrà infettata entro febbraio. La maggior parte di queste infezioni, tuttavia, sarà asintomatica e molti non sapranno nemmeno di avere Omicron”, ha detto l’esperto in un’intervista al quotidiano La Stampa. Dunque la previsione: “Penso che dopo marzo, nell’emisfero settentrionale, il Sars-Cov-2 diventerà un virus stagionale o un virus endemico più che una pandemia”.“

Credo che la variante Omicron possa essere la variante ponte per il passaggio dalla fase pandemica a quella endemica”, è invece l’opinione espressa da Francesco Le Foche, immunologo clinico del Policlinico Umberto I. In un’intervista al Corriere della Sera …Per il Comitato tecnico scientifico Covid-19 dello Spallanzani l’evoluzione di Covid-19 verso una infezione respiratoria stagionale è “uno scenario che appare sempre più possibile”…Vedi qui 

Per il politologo Mounk: “Omicron? È l’inizio della fine della pandemia come fenomeno sociale”. Vedi qui 

Addirittura Bassetti è d’accordo e intravede la grande svolta: “Nel Regno Unito, il 98% della popolazione, cioè i vaccinati e gli infetti, sono immuni. Presto anche noi saremo immuni”, grazie ad una ampia diffusione della variante Omicron.

Ma la maggior parte dei nostri giornali più venduti continua ad insistere nel diffondere un clima di terrore, e i governi come il nostro e quello dell’Austria, della Germania, dell’Australia, ecc. continuano a vessare la popolazione con restrizioni assurde che non sarebbero nemmeno giustificate se circolasse una vera peste.

Perché lo fanno? 

Un motivo importante è l’introduzione della tecnologia dell’mRNA spiega il prof Bizzarri in un recente articolo: i ‘vaccini’ costituiscono ora una pietra miliare nella storia della medicina moderna e potrebbero cambiare per sempre l’approccio alla farmacologia.  L’obiettivo è chiaro: soppiantare l’apparato farmacologico tradizionale con medicinali costruiti dal computer (basati sulla sequenza) dell’Rna (o Dna). Questa deriva è pericolosa, non solo perché pretende di rivoluzionare l’approccio farmacologico classico in assenza di validi fondamenti scientifici, ma perché finirebbe con il concentrare la possibilità di produrre farmaci nelle mani di poche multinazionali.

Se questa è la posta in gioco, si possono quindi ben comprendere perché i media e l’informazione più diffusi si industrino a negare tanto tenacemente che i nuovi vaccini siano forme di terapia genica. E si comprende altresì che l’immissione in commercio di questi vaccini sia potuta avvenire senza suscitare quelle proteste e quella riprovazione – scientifica e politica – cui sono incorsi altri farmaci introdotti sul mercato senza le necessarie precauzioni 

E aggiunge Bizzarri:  Sotto gli occhi di tutti c’è per ora che i vaccini a mRna offrono una protezione in verità limitata, e che svanisce nell’arco di 3-5 mesi. Niente del genere è mai stato rilevato con i vaccini tradizionali.

Allora perché continuano ad aggrapparsi alla loro narrativa che promuove il vaccino come soluzione definitiva?

Questa plandemia non deve essere sconfitta da un virus mutato e persino naturale che preferisce convivere con il suo ospitante anziché ucciderlo, bensí deve essere “il trionfo” di una vaccinazione di massa senza precedenti che non terminerà ma diventerà un elemento di una nuova normalità caratterizzato dal controllo totalitario sulla vita di tutte le persone e su tutti i settori della vita.

Per noi non c’è altro da dire che: Benvenuto Omicron! 

OMICRON, LA FINE (PREVISTA) DELLA PANDEMIA

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