Di Erika Menvrillo

Scoperta senza precedenti: il Deserto di Tatacoa in Colombia è l’habitat di 110 specie di api, tra cui la Centris celadonia, una nuova specie.

Nel cuore della Colombia, esattamente nel dipartimento di Huila, c’è Tatacoa: la seconda zona arida più grande del Paese, nonché uno degli scenari naturali più attraenti, celebre per la sua terra dai colori ocra e grigio con qualche chiazza di verde dei cactus. Sebbene sia conosciuto come un “deserto”, in realtà non lo è, poiché si tratta di una foresta tropicale secca con chiare caratteristiche di desertificazione.

Uno dei segreti più incredibili e custoditi di queste meravigliose terre è stato appena svelato: in un’area di appena 330 chilometri quadrati sono state trovate 110 specie diverse di api. Secondo lo studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università Militare Nueva Granada di Bogotà, molte sono addirittura endemiche, ovvero si trovano solo lì e in nessun’altra parte del mondo.

Abbiamo scoperto che c’era una grande diversità di api, più di quanto ci si aspetterebbe da un’area arida come la Tatacoa”, afferma il biologo Andrés Felipe Herrera Motta, che ha svolto parte dell’analisi con un ampio gruppo di ricerca.

110 specie di api

Lo studio a Tatacoa include un poster che illustra i risultati della ricerca sulle api e le loro dimensioni confrontate. Sebbene siano presenti 104 specie di api, in realtà ne sono state trovate 110 specie. Inoltre, nel mezzo delle piccole aree di foresta tropicale secca che sono ancora conservate a Tatacoa, è stata trovata una nuova specie per il Sudamerica.

©Andrés Felipe Herrera Motta

 

Lì abbiamo trovato una specie nuova per la scienza, Centris celadonia, ed è stata una grande scoperta. Abbiamo verificato che non è solo un luogo con un’enorme ricchezza, ma che nasconde ancora nuove specie”, indica Herrera Motta.

Diversamente dall’immaginario comune, la maggior parte delle api che abitano a Tatacoa non vive in colonie o si dedica alla produzione di cera e miele. Infatti la superfamiglia è molto diversificata, tra le sue specie alcune sono solitarie, e altre non nutrono le loro larve con polline o nettare, ma con prede.

Ci sono molte altre api al mondo che non vivono nemmeno in colonie e non hanno una gerarchia con una regina. In totale, nel mondo sono conosciute 20.400 specie, di cui il 70% sono solitarie”, ci ricorda il ricercatore.

Partendo da un lavoro sul campo, man mano che venivano trovate nuove specie, la ricerca ha con il tempo assunto rilevanza a livello mondiale, ottenendo anche il sostegno dello Smithsonian Tropical Research Institute, un istituto dedicato allo studio della diversità biologica dei tropici, che dipende dall’istituto di istruzione e ricerca Smithsonian Institution, con sede negli Stati Uniti.

Una sorprendente scoperta che ci ricorda quanto sia importante per la biodiversità e per il Pianeta proteggere le nostre api e i loro habitat.

FONTE

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