Questa era la domanda di Rosalie Bertell. 

Il 6 di dicembre del 2011 Rosalie Bertell spedì una lettera a Ahmed Djoghlaf, segretario esecutivo della Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità a Durban, lettera in cui allertava sulle conseguenze della geoingegneria climatica. Il suo appello non ha ricevuto una risposta. Morì pochi mesi dopo. 

Per il decimo anniversario della morte della dott.ssa Rosalie Bertell

In giugno 2022 ricorre il 10° anniversario della morte di Rosalie Bertell. Il PBME – Movimento Planetario per la Madre Terra la ricorda con rispetto, con apprezzamento e con grande gratitudine!

Cosa avrebbe detto Rosalie di tutto quello che è successo nel mondo da allora? 

Dopo la pubblicazione del suo libro ” Pianeta Terra. Ultima arma di guerra”, pubblicato per la prima volta all’inizio del millennio nel 2000, nel 2011 aveva scritto numerose integrazioni al suo lavoro innovativo, che sono poi confluite nell’edizione tedesca della sua opera e in tutte le altre che sarebbero seguite: spagnola, italiana, francese e infine la nuova edizione inglese riveduta, di cui Rosalie sarebbe stata probabilmente immensamente soddisfatta.
Dopo il 2000, infatti, era giunta alla conclusione che la sua analisi doveva essere ulteriormente accentuata. Ciò era dovuto al fatto che il suo relativo ottimismo, che derivava dai grandi movimenti sociali degli anni ’80-’90, era nel frattempo scomparso. Perché questi movimenti si erano adattati, erano stati presi dall'”altra parte” o non si erano evoluti tematicamente per includere ciò che lei, Rosalie, aveva da dire. Soprattutto l’ONU, per la quale Rosalie aveva lavorato tutta la vita, era ormai diventata sempre più l’apripista di queste nuove tendenze politiche, che non fermano l’opera globale di distruzione del pianeta Terra come ambito di vita per tutti noi, anzi. Questo è evidente oggi, dieci anni dopo, su una scala sconcertante che probabilmente sarebbe stata inimmaginabile in passato per Rosalie. Anche la speranza di Rosalie di istituire una Corte internazionale di giustizia che possa occuparsi della questione della protezione della Terra dall’assalto della geoingegneria militare è probabilmente più che mai lontana.

In breve, sospetto che Rosalie sarebbe del tutto inorridita oggi per tutto quello che è successo dopo la sua morte:

  • Dalla costante espansione delle misure di geoingegneria militare al riconoscimento pubblico di una cosiddetta geoingegneria civile e al suo inserimento nelle università come contributo alla lotta contro i cosiddetti cambiamenti climatici causati dall’uomo, ben lontano dalle sue origini militari, quindi di una ridefinizione, classificazione, disconoscimento e capovolgimento del termine, fino all’integrazione, passata inosservata, della geoingegneria militare nella nuova, cosiddetta quarta rivoluzione industriale, che oggi viene propagandata come modernizzazione attraverso la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, la biotecnologia, la nanotecnologia e un “transumanesimo” che tenta di abolire l’essere umano libero e autonomo,
  • dalla crisi del Covid, gli esperimenti in campo medico, la ricerca e lo sviluppo di “virus” prodotti in laboratorio come nuove super-armi invisibili, l’utilizzo a livello mondiale di questi nuovi metodi di danneggiamento del corpo umano nel quadro di un esperimento condotto in laboratorio a livello globale, comprese le cosiddette “vaccinazioni” di massa con conseguenze a lungo termine ancora sconosciute, che hanno già portato a gravi danni derivanti e a morti nel breve periodo, soprattutto a causa di una presunta alterazione o addirittura distruzione delle difese immunitarie naturali. Queste sostanze sperimentali, che possono contenere in particolare elementi tossici, possibilmente cancerogeni, oltre che elementi geneticamente modificati o addirittura alteranti dal punto di vista genetico, non sono solo propagandate dall’OMS, in quanto agenzia specializzata delle Nazioni Unite, che ora sembra addirittura puntare a una sorta di dominio mondiale sulla sanità di tutti i Paesi, nella presunta misura di protezione contro un presunto pericolo di vasta portata per la salute di tutta l’umanità. La loro introduzione è stata tuttavia concepita come un presunto “biglietto d’ingresso” alle attività sociali. Questo sembra rivelare i piani diabolici di una politica che mira a danneggiare sistematicamente il corpo umano fino a ucciderlo in quanto ” danno collaterale” e a preparare per i sopravvissuti una “fusione” con la megamacchina digitale, che viene addirittura propagandata come un “miglioramento” dell’essere umano attraverso il cosiddetto “transumanesimo”,

  • dalla politica “climatica” che viene attuata sulla base di dati falsi di una scienza corrotta, quella del Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambiamento Climatico (IPCC) dell’ONU, in particolare attraverso il “Green Deal” degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, così come del Forum Economico Mondiale (WEF) di Davos – una politica che probabilmente non fa altro che distruggere le fondamenta civili della modernità tramite una “grande trasformazione”, compresa l’instaurazione di condizioni dittatoriali, come dimostrato durante le misure Covid, attraverso l’indebolimento dello Stato di diritto, la privazione della libertà e della libertà di espressione, nonché un progetto di spopolamento più volte apertamente dichiarato e l’evidente perdita generale dei diritti umani,

  • dal nuovo militarismo in occasione della guerra in Ucraina, che non è stata impedita dall’ONU e potrebbe diventare una terza guerra mondiale, persino una guerra nucleare allargata.

Tutto questo orrore è l’opposto di quanto si aspettava Rosalie, che aveva lavorato soprattutto sui rischi delle radiazioni nucleari e per questo aveva ricevuto il Premio Nobel Alternativo. Probabilmente avrebbe alzato fortemente la voce contro tutto ciò. Un motivo in più per agire nel suo spirito.

Comunque, questo ultimo decennio ha visto una diffusione più ampia dell’opera di Rosalie, ad esempio attraverso cinque edizioni della sola versione tedesca, e alla fine anche la versione originale inglese è stata nuovamente disponibile, ora in forma aggiornata. Tuttavia, la risonanza pubblica è stata scarsa, se non addirittura inesistente nel mondo accademico, sebbene ciò sia ora vero per la totalità dei risultati di un mondo accademico che si dimostra ancora critico. E i movimenti sociali attuali, così come i resti di quelli precedenti, si sono rifiutati di affrontare in modo più approfondito le questioni di Rosalie, nonostante le loro stesse preoccupazioni.

L’integrazione del suo lavoro nell’approccio della Teoria Critica Patriarcale, auspicata da Rosalie, non ha trovato grande comprensione, cosa che si è manifestata recentemente anche nella stesura di un nuovo libro da me curato, in cui Rosalie è presente con un contributo: “Global WAR-NING! Geoengineering is Wrecking our Planet and Humanity”, Global Research 2021, (Global Warning! La geoingegneria sta rovinando il nostro pianeta e l’umanità, Zeitgeist 2022). Ma in ogni caso sarebbe stata molto soddisfatta del libro perché presenta il suo lavoro in nuovi contesti e fa ulteriori analisi da parte di donne di tutto il mondo e del suo amico Michel Chossudovsky di Global Research in Canada, in un momento in cui la confusione generale su ciò che sta accadendo nella patriarcalità globale sta raggiungendo il suo apice. Come ecofemminista, la cosa le sarebbe andata benissimo in questo momento, e la connessione della sua analisi con quella del patriarcato globale diventa oggi più chiara che mai. Il nostro termine “alchimia militare” era diventato per lei l’espressione completa di tutto ciò.

Per inciso, ciò che Rosalie, in quanto pioniera della nuova ricerca, avrebbe accolto con favore è il significativo aumento delle analisi critiche della geoingegneria militare in tutto il mondo. Sarebbe per lei motivo di conforto e soddisfazione vedere che la questione non può più essere trascurata e che vengono presentati risultati sempre più complessivi al riguardo. Per alcuni lo sviluppo generale di questa tecnologia è già al di là di quanto Rosalie ha potuto appurare. Sì, l’aeronautica militare statunitense vuole realizzare il suo obiettivo di controllo meteorologico globale già tra tre anni, nel 2025. (Col. Tamzy J. House e altri, per la US Air Force, 1996: On Weather as a Force Multiplier. Possedere il tempo nel 2025).

Di fatto, il “cambiamento climatico” è “causato dall’uomo”!

Con il Movimento Planetario per la Madre Terra, che abbiamo fondato nel 2010 ispirandoci al lavoro di Rosalie, speriamo di aver fatto il meglio possibile per portare le sue conoscenze nel mondo e proseguire il lavoro in tal senso. Questo vale anche per il suo lascito nelle ultime due interviste rilasciate in vita, andate perse fino a quando non le abbiamo riscoperte dopo la sua morte: “Siamo le ultime generazioni?” e “Pianeta senza futuro?”.

Ricordiamo in questi giorni Rosalie Bertell, coraggiosa, instancabile, impegnata, intelligente, chiara, lungimirante e amorevole! La sua “coscienza planetaria” sarà un esempio per noi.

E le dedichiamo un’intuizione di Hannah Arendt che si applica alla guerra dell’informazione del nostro tempo – e in questo anche a quella contro Rosalie Bertell – come forse mai prima d’ora, e che Rosalie avrebbe probabilmente condiviso senza riserve:

” Il risultato non è soltanto che la menzogna viene accettata come vera e la verità viene diffamata come menzogna, ma addirittura si nega la capacità dell’uomo di orientarsi nel mondo del reale, che non può funzionare SENZA la distinzione tra verità e non verità”.

Continueremo insieme a Rosalie a opporci a queste cose!

Claudia von Werlhof, Presidente PBME, giugno 2022

TRADUZIONE A CURA DI NOGEOINGEGNERIA CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews

FONTE http://www.pbme-online.org/2022/06/14/zum-10-todestag-von-dr-rosalie-bertell/

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