Articolo NoGeoingegneria

Da più di 10 anni è stato continuamente detto ad alta voce dagli scienziati che questo sia del tutto impossibile e assurdo, e ora sembra che queste sostanze tossiche siano immesse in atmosfera.

Fu Edward Teller a consigliare l’impiego dei voli commerciali per diffondere particolato in atmosfera ufficialmente per riverberare la luce solare, quindi raffreddare il pianeta. L’uso dei velivoli commerciali è molto “vantaggioso” da molti punti di vista. Dal punto di vista pratico è sufficiente ricorrere a carburanti additivati.

“Innocue velature interesseranno i nostri cieli”…“Soleggiato salvo innocue velature in transito”

Con questi annunci meteo si riesce a convincere la popolazione (non tutta per fortuna) che il passaggio nei nostri cieli di aerei con consistenti rilasci di scie, e quindi emissioni, sia un fatto del tutto “normale”, che non deve destare preoccupazioni. Questo tipo di in-formazione pare che abbia, più che un effetto tranquillizzante, un effetto narcotizzante.

Nella percezione di molte persone IL RILASCIO NON SI VEDE PIU’ e quelli che ancora si accorgono del fenomeno e vedono le striature in cielo, pensano che si tratta di “semplici scie di condensa”, non vedono altro che vapore acqueo, non ci vedono nulla di male, vedono appunto le “innocue velature”.

Per gli astrofili non si tratta di “innocue” velature ma di… velature killer! Il velo prodotto dagli aerei per chi studia le stelle è un vero tormento.

Ma non solo per loro.

Una scienziata di spicco ha voluto vedere più chiaro. Il traffico aereo sponsorizzato fortemente (vedi politica low cost) e che non è considerato problema rilevante per le condizioni atmosferiche e del clima, ha suscitato l’interesse attivo di Ulrike Lohmann, esperta delle nubi (naturali e artificiali).

Lohmann non è una “pazza visionaria”, come vengono di solito bollate le persone che esprimono preoccupazione per le condizioni dei nostri cieli da parte di varie autorità, come esperti nei vari campi delle scienze, dell’informazione mainstream, e perfino rappresentanti politici. La lista di testimonianze di denigrazione sarebbe lunghissima, ma lasciamo stare.

I dati rilevati dovrebbero far riflettere tutti quelli che credono di dover mettere in ridicolo queste persone, così come anche la presa di posizione di quest’altro esperto che NON VOLA PIU’!

Ulrike Lohmann ha misurato le emissioni di alcuni jet e analizzato il carburante. 

Matthias Hancke, regista del film Overcast (che prossimamente uscirà anche in italiano) ha pubblicato un’ intervista con la scienziata sul sito appena inaugurato

TRANSCRIPT

Cosa dice Lohmann? 

“Il mio nome è Ulrike Lohmann. Sono professoressa di fisica dell’atmosfera presso l’ETH di Zurigo e la mia specializzazione sono le nuvole.

Il traffico aereo aumenta attualmente del 5% e a causa degli aumenti del traffico aereo, è importante effettuare le misurazioni dei gas di scarico degli aerei.

Sappiamo che gli scarichi degli aerei emettono fuliggine e particolato e quindi volevamo sapere qual è la composizione chimica dei rilasci.

Queste misurazioni sono state fatte poche volte.

Nell’anno 2013 abbiamo avuto l’opportunità di misurare le emissioni di turbine all’aeroporto di Zurigo, insieme all’Ufficio federale dell’aviazione,e abbiamo potuto praticamente esaminare la composizione chimica dei gas di scarico di alcune turbine.

Abbiamo trovato soprattutto fuliggine, che è essenzialmente puro carbonio che fuoriesce, quindi particelle di fuliggine, come nei gas di  scarico delle macchine.

Ma troviamo anche metalli nei gas di scarico degli aeromobili: troviamo 16 diversi metalli e tra le altre cose abbiamo trovato alluminio e bariocome già detto, proveniente dal cherosene e dall’olio e l’alluminio potrebbe derivare dalle turbine.

Abbiamo fatto misurazioni anche sul combustibile stessorilevando la presenza in ambito PM di quello che si trova di concentrazione di alluminio e bario nel combustibile.

ALLUMINIO E BARIO NEL COMBUSTIBILE? (è la domanda del regista)

Da più di 10 anni è stato continuamente detto ad alta voce dagli scienziati che questo sia del tutto impossibile e assurdo, e ora sembra che queste sostanze tossiche siano immesse in atmosfera, e senza alcuna regolamentazione. 

Con l’aumento del traffico aereo queste sostanze peseranno sempre di più su di noi e sull’ ambiente, finché le autorità non si decideranno ad agire per fermare l’inquinamento. Poiché il traffico aereo aumenta, sarebbe comunque necessario regolare i gas di scarico degli aeromobili per il bene della vita e del nostro pianeta.

AGGIORNAMENTO –  I  DATI COMPLETI 

Chemical characterization of freshly emitted particulate matter from aircraft exhaust using single particle mass spectrometry

Manuel Abegglena, , ,B.T. Bremb, c,M. Ellenriederd,L. Durdinab, c,T. Rindlisbachere,J. Wangb, c,U. Lohmanna, , ,B. Sieraua

AA(Institute for Atmospheric and Climate Science, ETH Zurich, Switzerland), AB (Laboratory for Advanced Analytical Technologies, Empa, Dübendorf, Switzerland), AC(SR Technics, Zurich, Switzerland), AD(Laboratory for Advanced Analytical Technologies, Empa, Dübendorf, Switzerland), AE(Swiss Federal Office of Civil Aviation, Bern, Switzerland), AF (Laboratory for Advanced Analytical Technologies, Empa, Dübendorf, Switzerland), AG (Institute for Atmospheric and Climate Science, ETH Zurich, Switzerland), AH(Institute for Atmospheric and Climate Science, ETH Zurich, Switzerland)

Abstract

Non-volatile aircraft engine emissions are an important anthropogenic source of soot particles in the upper troposphere and in the vicinity of airports. They influence climate and contribute to global warming. In addition, they impact air quality and thus human health and the environment. The chemical composition of non-volatile particulate matter emission from aircraft engines was investigated using single particle time-of-flight mass spectrometry. The exhaust from three different aircraft engines was sampled and analyzed. The soot particulate matter was sampled directly behind the turbine in a test cell at Zurich Airport. Single particle analyses will focus on metallic compounds. The particles analyzed herein represent a subset of the emissions composed of the largest particles with a mobility diameter >100 nm due to instrumental restrictions. A vast majority of the analyzed particles was shown to contain elemental carbon, and depending on the engine and the applied thrust the elemental carbon to total carbon ratio ranged from 83% to 99%. The detected metallic compounds were all internally mixed with the soot particles. The most abundant metals in the exhaust were Cr, Fe, Mo, Na, Ca and Al; V, Ba, Co, Cu, Ni, Pb, Mg, Mn, Si, Ti and Zr were also detected. We further investigated potential sources of the ATOFMS-detected metallic compounds using Inductively Coupled Plasma Mass Spectrometry. The potential sources considered were kerosene, engine lubrication oil and abrasion from engine wearing components. An unambiguous source apportionment was not possible because most metallic compounds were detected in several of the analyzed sources.

Source  http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1352231016302424

SOURCE

 https://www.researchgate.net/publication/278743445_Effective_density_and_mass-mobility_exponents_of_particulate_matter_in_aircraft_turbine_exhaust_Dependence_on_engine_thrust_and_particle_size

Versione PowerPoint

 

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