A 15 anni dal terremoto del 2010, Haiti non smette di tremare

A Port-au-Prince la crisi non sembra finire mai, fra violenza delle bande armate, povertà e instabilità politica

Il 12 gennaio 2010 Haiti è stato devastato da un terremoto senza precedenti: con magnitudine 7 della scala Richter, il sisma ha causato la morte di circa 230mila persone, il ferimento di oltre 300 mila persone.

Il terremoto ha lasciato oltre 1,5 milioni di haitiani senza casa, costretti a vivere nei campi profughi improvvisati. Le infrastrutture, già fragili prima del cataclisma, sono state distrutte, praticamente compromessi i sistemi sanitario ed educativo. Tutto questo in soli 35 secondi… https://www.nigrizia.it/notizia/15-anni-dal-terremoto-2010-haiti-non-smette-tremare

Haiti. Un terremoto artificiale provocato dagli USA? – ViveTv (Venezuela)

Di: Nexus Edizioni

Data di pubblicazione:

25 Gennaio 2010

Secondo Russia Today, il presidente del Venezuela, Hugo Chávez Frías, ha dichiarato che è possibile che gli Stati Uniti abbiano provocato la serie di terremoti, della scorsa settimana, nei Caraibi, tra cui quello che ha colpito Haiti.
Secondo ViveTv, è l’esercito russo che ha parlato di questa possibilità. In ogni caso, Venezuela, Bolivia e Nicaragua hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio di sicurezza.
La commissione dovrebbe esaminare queste accuse, e l’invasione “umanitaria” di Haiti da parte delle truppe statunitensi.

Stranamente, la fonte TV venezuelana indica come fonte delle sue accuse l’esercito russo, mentre la televisione russa indica come origine delle stesse accuse il presidente Chavez.

Fonte VIVE TV – Una relazione della Flotta russa del Nord rivelerebbe che il terremoto che ha devastato Haiti è inequivocabilmente “il risultato di un test, da parte della U. S. Navy, della sua arma sismica”.

La Flotta del Nord osserva i movimenti e le attività navali degli americani nei Caraibi, dal 2008 quando gli Stati Uniti hanno annunciato la loro intenzione di ricostruire la Quarta Flotta che fu sciolta nel 1950. La Russia aveva reagito un anno più tardi, riprendendo nella regione le esercitazioni della sua flotta, di cui fa parte l’incrociatore atomico lancia-missili Pietro il Grande; esercitazioni sospese dopo la fine della Guerra Fredda.
Dalla fine degli anni ’70, gli Stati Uniti hanno enormemente migliorato la ricerca sulle armi sismiche.
Secondo questo rapporto russo, al giorno d’oggi gli USA utilizzano generatori di impulsi, al plasma e a risonanza, in tandem con bombe Shockwave (a onde di choc) [1]

Il rapporto mette a confronto due esperimenti condotti dalla U.S. Navy la settimana scorsa: un terremoto di magnitudo 6,5 vicino alla città di Eureka, California, che non ha fatto vittime, e il terremoto dei Caraibi che ha fatto almeno 140 000 morti.

Come spiega il rapporto, è molto probabile che la U.S. Navy fosse pienamente consapevole dei danni che questa esperienza poteva provocare ad Haiti.
Per questo, la U.S. Navy aveva inviato in anticipo sull’Isola una postazione al comando del generale P.K. Keen, comandante in seconda del SouthCom (Southern Command), per sorvegliare le possibili operazioni di soccorso. [2]
Per quanto riguarda l’obiettivo finale di questi esperimenti, dice il rapporto, si trattava della pianificazione della distruzione dell’Iran per mezzo di una serie di terremoti al fine di neutralizzare l’attuale governo islamico.
Secondo il rapporto, il sistema sperimentale degli Stati Uniti Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program) permetterebbe inoltre di creare delle anomalie climatiche al fine di provocare inondazioni, siccità e uragani [3]

Secondo un precedente rapporto, i dati disponibili coincidono con quelli del terremoto di magnitudo 7,8 sulla scala Richter che si è verificato nel Sichuan (Cina), il 12 maggio 2008, provocato ugualmente dalle onde elettromagnetiche di HAARP.

Sono state osservate delle correlazioni tra l’attività sismica e la ionosfera di HAARP:

1. I terremoti in cui la profondità è linearmente identica nella stessa faglia, sono provocati da una proiezione lineare di frequenze indotte.

2. Dei satelliti coordinati fra loro consentono di generare delle proiezioni, concentrate, di frequenze in punti specifici (detti Seahorse).

3. Un diagramma mostra che i terremoti considerati artificiali si propagano linearmente alla stessa profondità:

Località

Data

Profondità

Venezuela

08 gennaio 2010

10 km

Honduras

11 gennaio 2010

10 km

Haiti

12 gennaio 2010

10 km

Anche le repliche sono sono state osservate a circa 10 km di profondità.

Dopo il terremoto, il Pentagono ha annunciato che la nave ospedale USNS Comfort, ancorata a Baltimora, ha ordinato al suo equipaggio l’imbarco e ha fatto rotta verso Haiti, anche se ci vogliono alcuni giorni per raggiungere la meta.
L’ammiraglio Mike Mullen, capo di stato maggiore, ha detto che le Forze Armate degli Stati Uniti stava preparando un’emergenza per questa calamità. Il generale Douglas Fraser, comandante in capo del SouthCom, ha dichiarato che alcune navi della Guardia Costiera e della Navy sono stati inviate sul posto, nonostante avessero del materiale e degli elicotteri in numero limitato. La portaerei USS Carl Vinson è partita da Norfolk (Virginia), con una dotazione completa di aerei ed elicotteri. E ’arrivata ad Haiti il pomeriggio del 14 gennaio, ha detto Fraser. Ulteriori gruppi di elicotteri si aggiungeranno al Carl Vinson, ha continuato.

L’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), era già sul posto ad Haiti prima del terremoto.
Il presidente Obama è stato informato del terremoto alle 17 e 52 del 12 gennaio, e ha ordinato l’invio dei soccorsi per il personale della sua ambasciata e gli aiuti necessari alla popolazione.
Secondo il rapporto russo, il Dipartimento di Stato, l’USAID e il SouthCom hanno iniziato l’invasione umanitaria impiegando 10000 soldati e mercenari, al posto dell’ONU, per il controllo del territorio di Haiti dopo il “devastante terremoto sperimentale”.

FONTE https://nexusedizioni.it/it/CT/haiti-un-terremoto-artificiale-provocato-dagli-usa-vivetv-venezuela-533b2c29d0d2c/

Chàvez ha vissuto solo 59 anni, stroncato in meno di due anni da una malattia così improvvisa che può avere avuto anche contorni ambigui.

Nell’inferno di Haiti

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