AEREI. AMBIENTE. ON. SERENA PELLEGRINO (SINISTRA ITALIANA-POSSIBILE) BENE DISPONIBILITA’ GOVERNO PER GRUPPO LAVORO SU INQUINAMENTO GAS SCARICO AEREI
L’immagine è tratta dal sito www.nogeoingegneria.com
COMUNICATO STAMPA. Roma, 31 marzo 2017.
“La risposta della sottosegretaria Velo sull’inquinamento atmosferico provocato dei gas di scarico delle turbine dei velivoli e di quali siano gli effetti sull’ambiente e sulla salute confermano le nostre preoccupazioni: gli aerei inquinano immettendo in atmosfera tonnellate di CO2. Siamo soddisfatti che la sottosegretaria si impegni, come da noi richiesto, a creare un tavolo di lavoro con gli altri ministeri. Un primo importante passo avanti.”
Lo afferma in Aula a Montecitorio la deputata di Sinistra Italiana- Possibile Serena Pellegrino, vicepresidente della commissione Ambiente, replicando alla risposta della sottosegretaria all’Ambiente Silvia Velo all’interrogazione di Sinistra Italiana-Possibile sull’inquinamento atmosferico provocato dei gas di scarico degli aerei e dei suoi effetti sull’ambiente e sulla salute.
Già a Parigi, prosegue l’esponente della Sinistra, negli accordi sul clima sono stati esclusi gli effetti del traffico aereo dagli impegni dei governi mondiali, compreso il nostro, nella riduzione delle emissioni inquinanti. E proprio a Parigi le grandi multinazionali del fossile proposero di barattare il contenimento delle temperature entro il limite di 1,5 gradi con la geoingegneria per la cattura e lo stoccaggio di CO2 nei fondali marini o come va di moda adesso con uno scudo chimico in cielo condotto con imprecisati palloni aerostatici. Ma si tratta dell’aria che noi tutti respiriamo e su questo abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei cittadini. Ed è necessario avere maggiore attenzione soprattutto per coloro che vivono nelle aree limitrofe agli aeroporti, perché proprio attorno agli aeroporti le concentrazioni di sostanze di alluminio e bario, e non solo, sono ben superiori alla soglia prevista. Ora è necessario che il nostro Paese si faccia capofila, promotore, affinché si adottino una serie di misure volte a monitorare anche l’inquinamento dei cieli, conclude Pellegrino.
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IL RUOLO DEL TRAFFICO AEREO ANCORA SOTTOVALUTATO NELLA SUA INCIDENZA SULL’INQUINAMENTO E SUL RISCALDAMENTO GLOBALE. DISPONIBILITA’ DEL GOVERNO PER ATTIVAZIONE GRUPPO LAVORO INTERMINISTERIALE SU INQUINAMENTO CAUSATO DAI GAS SCARICO DEGLI AEREOMOBILI
Nell’immagine, la prima e l’ultima facciata della risposta all’interpellanza da parte del Ministero dell’Ambiente.
Roma, 31 marzo 2017.
“Il Ministro dell’Ambiente riconosce che l’inquinamento atmosferico che stiamo subendo e alimentando è cancerogeno e nel contempo ritiene di rassicurarci dicendoci che i monitoraggi effettuati nella zona circostante l’aeroporto di Fiumicino sulla presenza di particolari metalli pesanti, come il Bario e l’Alluminio, dispersi con i gas di scarico che escono dalle turbine dei velivoli, attestano che le concentrazioni medie sono simili a quelle delle aree urbane. Come se la disastrosa situazione dell’inquinamento atmosferico delle città rappresentasse un parametro cui aspirare. Per fortuna non si discute il fatto che le polveri sottili sono le maggiori responsabili dei danni alla salute umana.”
Lo dichiara la parlamentare Serena Pellegrino ( SI – POSSIBILE) vicepresidente della Commissione ambiente alla Camera dei Deputati, commentando la risposta alle richieste relative alle misure da adottare per limitare, a fronte del crescente traffico aereo, i danni alla salute, all’ integrità dell’ambiente e all’equilibrio della biodiversità, conseguenti all’immissione in atmosfera degli agenti inquinanti contenuti negli scarichi degli aeromobili, immessi nell’ambiente non solo nelle fasi decollo e atterraggio, ma durante tutto il tragitto, e ricadenti anche da quote altissime.
“ Attraverso le parole del Sottosegretario Silvia Velo – spiega Pellegrino – si comprende che la preoccupazione per le conseguenze del traffico aereo non risulta ancora adeguatamente strutturata, in particolare relativamente al livello istituzionale nel quale debba essere affrontata: il Ministero ha richiamato le Regioni, autorità competenti sulla qualità aria, al compito di predisporre proprie e adeguate azioni di monitoraggio, individuando tra i siti da sottoporre a controllo anche quelli influenzati da aeroporti, valutando le ricadute del traffico e le misure per il risanamento delle criticità ambientali.”
“ L’effetto positivo e soddisfacente di questa interpellanza – precisa Pellegrino – è che il Ministero ha accolto una serie di indicazioni dell’interpellanza, prima fra tutte la necessità di attivare un gruppo di lavoro interministeriale con i dicasteri dei Trasporti e della Salute, esteso anche agli altri soggetti istituzionali competenti, come l’Ispra e l’Istituto superiore della sanità. Basterebbe in verità ampliare i compiti della Commissione Interministeriale, istituita presso il Ministero dell’Ambiente in materia di disciplina dei combustibili aventi rilevanza ai fini dell’inquinamento atmosferico, che non prende in esame tutti quei vettori che, attraversando l’atmosfera, modificano in senso negativo la qualità dell’aria. Il mio auspicio è che, in questa prospettiva, l’Italia possa diventare capofila di specifiche proposte a livello europeo e internazionale, visto che purtroppo, negli Accordi di Parigi di COP 21 il tema del traffico aereo e della suo peso climalterante è rimasto escluso.
“ Proposte italiane – conclude Pellegrino – che siano concretamente dirette alla riduzione delle emissioni inquinanti da fonti fossili, in coraggiosa e netta controtendenza alle pressioni dei colossi petroliferi che, invece di impegnarsi ad abbassare i livelli di CO2 limitandone l’immissione nell’atmosfera, propongono le costose geoingegnerie. Cioè una serie di tecnologie per lo stoccaggio di CO2 nei fondali marini o per la realizzazione di imprecisati scudi chimici contro il riscaldamento globale, che dovrebbero essere finanziate dai Governi attraverso la carbon tax, così imprevedibili e preoccupanti che la più banale applicazione del principio costituzionale di precauzione classifica immediatamente tra quelle da evitare e bandire da tutto il Pianeta.”
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