Fino ad ora, gli scienziati hanno sottovalutato i pericoli di lasciare in orbita così tanti rifiuti spaziali, ma non tutti. Rosalie Bertell e altri avevano avvertito molti anni fa. È stato segnalato un assottigliamento ovvero una lacerazione dello “scudo chimico” che protegge la Terra.

Non ci si rende conto quanto è affoltato lo spazio di questi strumenti con molteplici fuznioni nello spazio. Questa visualizzazione di LeoLabs  ricostruisce in tempo reale la posizione di ogni satellite nell’orbita bassa terrestre, parla da sé. Giusto la prima generazione di Starlink (la costellazione di satelliti artificiale costruita da SpaceX).

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L’alluminio dei satelliti defunti che brucia nell’atmosfera sta creando un nuovo disastro ambientale

 …L’ozono nell’atmosfera protegge il nostro pianeta dalle radiazioni solari e dai raggi ultravioletti. Nel corso degli anni questo strato protettivo si è usurato molto creando proprio delle aperture, causate ovviamente da emissioni umane.

Nel tempo siamo riusciti a guarire leggermente questa ferita nella nostra stratosfera principalmente mettendo il divieto globale dei clorofluorocarburi (CFC), che creavano reazioni distruttive e allargavano questi buchi in giro per il pianeta.

Il problema è che ora questo fenomeno sta tornando a causa della numerosa presenza di satelliti artificiali nell’atmosfera e anche a causa di quelli defunti che vengono bruciati nell’atmosfera (insieme alle sostanze che contengono).

Molti scienziati sono preoccupati soprattutto sapendo che presto arriverà la nuova costellazione di satelliti di Space X, chiamata Starlink, una rete da 40 mila oggetti.

“Ogni giorno arrivano 60 tonnellate di materiale meteoroideo”, ha detto l’autore principale dello studio Aaron Boley. “Con la prima generazione di Starlink, possiamo aspettarci che circa 2 tonnellate di satelliti morti rientrino nell’atmosfera terrestre ogni giorno. Ma i meteoroidi sono principalmente roccia, che è fatta di ossigeno, magnesio e silicio. Questi satelliti sono per lo più alluminio, che i meteoroidi contengono solo in una quantità molto piccola, circa l’1%.”

L’ossido di alluminio che brucia nell’atmosfera creerà un altro scompenso ambientale, aggravando le nostre condizioni e quelle della natura, sulla Terra.

FONTE https://www.esquire.com/it/lifestyle/tecnologia/a36788148/satelliti-buco-ozono/

Altri motivi per cui muore l’ozono: l’intera geoingegneria militare

Rosalie Bertell ha evidenziato cos’ altro ha contribuito alla distruzione dello strato di ozono e continua a contribuire sempre più.

CONTINUA QUI https://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/areosol/minaccia-per-la-vita-sulla-terra/ 

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