Alcuni giorni fa una notizia ‘esplosiva’ ha improvvisamente messo in agitazione le agenzie stampa ed i media di tutto il mondo, interrompendo per un momento le stantie retoriche belliche e pandemiche. Ci riferiamo alle anticipazioni del Financial Times e Washington Post dell’annuncio del dipartimento dell’energia degli Stati Uniti secondo il quale in un esperimento di fusione nucleare sarebbe stato ottenuto – per la prima volta nella storia – un aumento netto di energia rispetto a quella spesa per innescare la fusione stessa. Secondo il Washington Post, si tratterebbe addirittura di “una pietra miliare nella decennale e costosa ricerca per sviluppare una tecnologia che fornisca energia illimitata, pulita ed economica”, il “Santo Graal dell’energia senza emissioni di CO2”. Ma è tutto oro quello che luccica o, meglio, tutta fruibile energia quella che scintilla nei complessi – e costosissimi – macchinari dell’esperimento californiano? Lo abbiamo chiesto a due protagonisti del settore: i fisici Roberto Germano, che ha pubblicato nel 2000 il primo saggio in Italia sulla fusione fredda e Antonella De Ninno che ha collaborato agli esperimenti sulla stessa di Emilio Del Giudice, Giuliano Preparata e Tullio Bressani. Leggi tutto… https://liberopensare.com/calda-o-fredda-purche-sia-fusione-scienza-tra-euforia-e-manipolazione/

FUSIONE NUCLEARE – CAMMINO VERSO IL “SACRO GRAAL”?

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