Secondo un rapporto della CIA, il mondo potrebbe trovarsi nella morsa di un conflitto armato globale a causa del cambiamento climatico globale nei prossimi decenni.

“Gli impatti fisici crescenti del cambiamento climatico potrebbero intensificare i punti caldi geopolitici transfrontalieri nel momento in cui gli stati agiscono per difendere i loro interessi”, dice il documento https://www.dni.gov/index.php/newsroom/reports-publications/reports-publications-2021/item/2253-national-intelligence-estimate-on-climate-change.

Secondo gli autori, entro il 2040, inizieranno degli “scontri climatici” in tutto il mondo, dove le parti useranno le tecnologie che accrescono reciprocamente i disastri naturali come la siccità e le inondazioni. Si tratta innanzitutto di tecnologie di geoingegneria. Si afferma che l’emergere di una tale arma climatica in diversi paesi sia decisamente probabile.

Gli esperti hanno messo in guardia che la tensione tra i paesi aumenterà a causa delle controversie sul raggiungimento dell’accordo di Parigi sul clima per tagliare le emissioni di gas a effetto serra per prevenire il riscaldamento globale.

“La maggior parte dei paesi si troverà di fronte a delle scelte economiche difficili e probabilmente si affiderà a una svolta tecnologica per ridurre rapidamente le proprie emissioni in seguito. La Cina e l’India giocheranno un ruolo decisivo nel determinare la traiettoria dell’aumento della temperatura”, dice il documento.

Gli autori del rapporto parlano inoltre di un rischio di conflitti interni nei paesi emergenti a causa delle conseguenze del cambiamento climatico, poiché questi stati sono meno capaci di adattarsi alle nuove condizioni.

I paesi potrebbero cambiare i letti dei fiumi per reindirizzarli verso zone più secche. Questo avrà anche un impatto sul clima e potrebbe privare d’acqua i paesi vicini, provocando scontri armati. Tra i possibili punti caldi futuri della guerra climatica ci sono regioni come i bacini del Congo, dell’Indo, del Mekong e del Nilo.

Il rapporto elenca 11 paesi che saranno più colpiti dalle conseguenze negative del cambiamento climatico globale. Secondo gli analisti, questi stati potrebbero intraprendere misure estreme per sopravvivere. Si tratta di Cina, India e Pakistan, dotati di armi nucleari. La lista delle minacce della CIS include anche l’Afghanistan, Myanmar, la Corea del Nord, l’Iraq, i paesi dell’America centrale e meridionale. 

Gli analisti pensano che la comunità internazionale sarà probabilmente in grado di risolvere tutti i problemi climatici senza ricorrere alle armi.

Alexandre Lemoine

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TRADUZIONE A CURA DI NOGEOINGEGNERIA

FONTE https://www.observateurcontinental.fr/?module=articles&action=view&id=3240

Download the report.

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