I principali rischi per la salute legati ai voli spaziali includono livelli più elevati di radiazioni dannose, campi gravitazionali alterati, lunghi periodi di isolamento e confinamento, un ambiente di vita chiuso e potenzialmente ostile e lo stress associato alla lunga distanza dalla Terra. Ma ora arrivano novità. E lo sanno solo ora, più di 50 anni dopo il presunto sbarco sulla luna?
Un nuovo studio suscita allarme per quanto riguarda le conseguenze sulla salute umana dei voli spaziali
Mentre procedono le fasi preliminari della missione Artemis della NASA, che aprirà la strada a una presenza dell’uomo sulla Luna a lungo termine e che utilizzerà il nostro satellite come trampolino di lancio verso Marte, un nuovo studio suscita allarme per quanto riguarda le conseguenze sulla salute umana dei voli spaziali.
La ricerca, pubblicata in agosto su Communications Biology, ha esaminato il sangue prelevato da 14 astronauti del programma Space Shuttle della NASA.
Ebbene, il sangue degli astronauti mostra sorprendenti mutazioni del DNA dopo una visita nello spazio.
I ricercatori hanno notato diverse mutazioni del DNA nelle cellule staminali che formano il sangue rispetto a quello prelevato prima del volo, mutazioni che potrebbero causare preoccupazioni in futuro in previsioni di voli spaziali molto lunghi, di turismo spaziale, di colonie abitate fuori del nostro pianeta.
Il rischio di mutazioni del DNA potrebbe essere maggiore negli astronauti che affronteranno il volo nello spazio profondo, per esempio per raggiungere Marte.
Mutazioni piccole, ma significative
Le mutazioni rilevate finora sono al di sotto della soglia generale di preoccupazione, ma la loro dimostra che il volo spaziale potrebbe avere più conseguenze indesiderate di quanto si pensasse finora.
La causa è sconosciuta
I ricercatori hanno esaminato il sangue prelevato dagli astronauti che hanno effettuato missioni tra il 1998 e il 2001.
Non si conosce la causa di queste mutazioni, se dipende dal volo spaziale stesso o da altri eventi a cui sono stati sottoposti gli astronauti.
Sul primo volo di Artemis, comunque, non ci saranno umani, ma Helga, Zohar e Moonikin Campos, manichini ad alta tecnologia dotati di sensori per testare la risposta del corpo umano ai viaggi nello spazio. Helga e Zohar sono state progettate per misurare gli effetti delle radiazioni sul corpo delle donne nello spazio, mentre Moonikin Campos siederà sul sedile del comandante per verificare quanto potrebbe essere turbolento il viaggio verso la Luna per i futuri membri dell’equipaggio umano.
FONTE https://rivistanatura.com/mutazioni-genetiche-nel-sangue-degli-astronauti-dopo-i-voli-nello-spazio/
NASA’S EFFORTS TO MANAGE HEALTH AND HUMAN PERFORMANCE RISKS FOR SPACE EXPLORATION
https://oig.nasa.gov/audits/reports/FY16/IG-16-003.pdf
https://humanresearchroadmap.nasa.gov/evidence/reports/EvidenceBook.pdf
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