In Piemonte è accumulata la maggior quantità di scorie nucleari in termini di radioattività. Tante scorie, e cattive. Nel Lazio è accumulata la maggior quantità di scorie atomiche in termini di volume occupato: non cattivissime, ma in grandi quantità. E ci sono scorie atomiche in tutta l’Italia, in decine e decine di depositi piccolissimi e temporanei (negli ospedali, nelle acciaierie, in centri ricerche e così via) e in più di 20 depositi di dimensioni maggiori dove continuano ad affluire i materiali contaminati. In più di 20 anni l’Italia non è ancora riuscita a darsi il deposito nazionale imposto dalle norme internazionali…
Nei giorni scorsi il neonato Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) ha completato l’Inventario nazionale dei rifiuti radioattivi.
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