Ogni volta che si legge un buon libro, in qualche parte del mondo, una porta si apre per lasciare entrare più luce.
(Vera Nazarian)

Libri da leggere e regalare

SILICIO

Federico Faggin è lo Steve Jobs italiano, un idolo, un eroe, per tutti gli scienziati e appassionati di tecnologia. Nato a Vicenza e poi trasferitosi nella Silicon Valley, con le sue invenzioni, dal microprocessore al touchscreen, ha contribuito a plasmare il presente che tutti conosciamo. In questa autobiografia racconta le sue quattro vite, dall’infanzia ai primi lavori, dalla controversia con Intel per l’attribuzione della paternità del microprocessore, fino al suo appassionato impegno nello studio scientifico della consapevolezza. Quattro vite densissime, di successi e battute d’arresto, di scoperte e cambiamenti, di amici e nemici, che Faggin ripercorre passo dopo passo e arricchisce di aneddoti riguardanti la sua vita privata e di approfondimenti sulle tecnologie inventate. CONTINUA QUI  

LA GUERRA DEI METALLI RARI, IL LATO OSCURO DELLE ENERGIE VERDI

A una prima impressione sembra di leggere un racconto distopico, una narrazione dai colori cupi e dai tratti angoscianti che si snoda in Paesi reali che sembrano però creati dalla fantasia dell’autore. Ma se la distopia inquieta, inquieta ancora di più realizzare che ciò che si sta leggendo non è narrativa ma scienza, non fantasia ma realtà, non uno scenario improbabile, ma un futuro possibile.  Il libro La guerra dei metalli rari di Guillaume Pitron, giornalista e documentarista francese, apre un nuovo punto di vista sul problema ecologico e ci costringe a rivedere certezze consolidate fino ad arrivare al paradosso che tutto quanto si fa per salvare l’ambiente non è poco – come ci viene detto quotidianamente da più parti – o inutile di fronte alle enormi dimensioni del problema, ma soprattutto è dannoso e ciò che crediamo possa salvarci in realtà ci distruggerà. CONTINUA QUI

SILICON VALLEY, I SIGNORI DEL SILICIO

L’ultimo libro di Evgeny Morozov, “Silicon Valley, i signori del silicio” (2016), ci illustra le meravigliose sorti e progressive del capitalismo digitale contemporaneo, con tutto il suo bagaglio di tecnologia privatistica al seguito: estrazione rapace dei dati, rapida ascesa di piattaforme monopolistiche e conseguenze sociali in termini di lotta di classe postmoderna, da una parte l’emergere di un neo-feudalesimo in cui poche piattaforme tecnologiche ai vertici accumulano un immenso potere, determinando anche la trasformazione dello stato sociale, dall’altra la massa degli utenti e followers, il popolo del web, che presi da fanatismo compulsivo, navigano sulle piattaforme senza rendersi conto di essersi trasformati in uno sciame scomposto completamente manovrabile, ostaggio della falsa emancipazione dei servizi online e privi di diritti, eccetto quello di fare share. Il modello data-centrico del capitalismo digitale cerca di mercificare ogni aspetto delle nostre vite, in modo particolare i nostri profili antropologici e professionali, sullo scorrere dei gigabyte ci promette più libertà, trasparenza e benessere, ma si tratta di una libertà taroccata, come quella di chi è costretto a portare il braccialetto elettronico. CONTINUA QUI

UN LIBRO SCOMODO: “LE ARMI SEGRETE” DI MARC FILTERMAN

La forma più esotica di guerra geofisica riguarda la manomissione del comportamento elettrico della ionosfera. Le tecniche per disturbare la comunicazione radio, creando “buchi” nella ionosfera per mezzo di esplosioni nucleari, sono discusse da tempo. Inoltre, è stata proposta l’apertura di finestre letali nella ionosfera lasciando entrare le radiazioni ultraviolette a breve lunghezza d’onda, note per danneggiare i sistemi biologici di ogni tipo. Sono stati resi noti i controversi esperimenti di Cina e Russia alleate per modificare l’atmosfera terrestreAbbiamo saputo del RAZZO DI MUSK CHE AVEVA BUCATO LA IONOSFERA. Poco o niente invece ci raccontano sulle cause di un fenomeno chiamato SUDDEN STRATOSPHERIC WARMING (SSW)…

Questo SSW è sempre più frequente ci ricorda un libro scomodo di Marc Filterman, ex-ufficiale francese, che descrive svariati tipi di “armi non convenzionali” che usano frequenze radio. Egli si riferisce alla “guerra climatica”, indicando che gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica già “…padroneggiano il know-how necessario per scatenare improvvisi cambiamenti climatici nei primi anni ’80…” (vedi a fondo pagina) . Queste tecnologie rendono “…possibile provocare disturbi atmosferici usando onde radar a frequenza estremamente bassa…”.

UN LIBRO SCOMODO – NON CONOSCIUTO E NON TRADOTTO

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