BUCHI IN CIELO
La forma più esotica di guerra geofisica riguarda la manomissione del comportamento elettrico della ionosfera. Le tecniche per disturbare la comunicazione radio, creando “buchi” nella ionosfera per mezzo di esplosioni nucleari, sono discusse da tempo. Inoltre, è stata proposta l’apertura di finestre letali nella ionosfera lasciando entrare le radiazioni ultraviolette a breve lunghezza d’onda, note per danneggiare i sistemi biologici di ogni tipo. Sono stati resi noti i controversi esperimenti di Cina e Russia alleate per modificare l’atmosfera terrestre. Abbiamo saputo del RAZZO DI MUSK CHE AVEVA BUCATO LA IONOSFERA. Poco o niente invece ci raccontano sulle cause di un fenomeno chiamato SUDDEN STRATOSPHERIC WARMING.
Tra le anomalie atmosferiche su larga scala il SSW (sudden stratospheric warming), ossia il riscaldamento improvviso della stratosfera, è tra gli eventi meno compresi. Enormi onde nella troposfera – lo strato più basso dell’atmosfera – si propagano verso l’alto, nella stratosfera, creando veri e propri buchi dagli effetti devastanti.
E’ quanto emerge da una ricerca condotta dal MIT Haystack Observatory. LEGGI QUI
Gli Scienziati del Mit hanno trovato un buco nella ionosfera della Terra, che si è verificata a causa di un improvviso riscaldamento della stratosfera (SSW), riferisce in un comunicato stampa Phys.org L’improvviso riscaldamento globale definisce un significativo aumento della temperatura nella stratosfera nelle aree polari della Terra in inverno. La sua causa sono le onde gravitazionali, un modulo specifico di movimento oscillatorio. Queste onde si verificano nella troposfera, il più basso livello di atmosfera, tuttavia, quando il riscaldamento avviene la distruzione del vortice polare diventa un gigante sistema di circolazione di aria calda e fredda. LEGGI QUI
Questo SSW è sempre più frequente ci ricorda un libro scomodo, non ancora presentato in questo archivio. Si tratta del libro di Marc Filterman, ex-ufficiale francese, che descrive svariati tipi di “armi non convenzionali” che usano frequenze radio. Egli si riferisce alla “guerra climatica”, indicando che gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica già “…padroneggiano il know-how necessario per scatenare improvvisi cambiamenti climatici nei primi anni ’80…” (vedi a fondo pagina) . Queste tecnologie rendono “…possibile provocare disturbi atmosferici usando onde radar a frequenza estremamente bassa…”.
UN LIBRO SCOMODO – NON CONOSCIUTO E NON TRADOTTO
“Les armes de l’ombre ” di Marc Filterman
ARTICOLO DEL 2009
La Convenzione ENMOD ed il programma H.A.A.R.P.
Articolo del Dottor Gianni Ginatta
Lo scorso 12 giugno 2008 si è tenuta al Parlamento europeo di Bruxelles, organizzata dai deputati Angelika Beer e Alain Lipietz (gruppo Verdi) una conferenza su “Sécurité Collettive et Environnement”. Il programma prevedeva due tavole rotonde, la seconda aveva per titolo “Limité l’impact des nouvelles armes et des nouvel formes de conflit militaires sur l’environnement” Un conferenziere, l’ingegner Luc Mampaey, ricercatore del G.R.I.P. (Group de recherche international pour la paix et la sécurité), ha presentato la relazione “La Convention ENMOD et le programme H.A.A.R.P., enjeux et portée?” Qual è la posta in gioco? Vedremo più avanti: prima mi occupo di un libro scomodo, ignorato dai mass media. Nel 1972 per i tipi delle Editions Carnot era apparso il saggio “Les armes de l’ombre. Des tempetes pas naturelles” di Marc Filterman. Era alla terza edizione arricchita di un capitolo intitolato “La manipulation du climat” di ben 40 pagine…a questo link.
L’autore ha iniziato la carriera nell’esercito che ha lasciato nel 1985 per dedicarsi alle ricerche sui sistemi di difesa elettronica ed è divenuto uno dei migliori specialisti della guerra non convenzionale. Filterman, già nel 2002, ammetteva che la manipolazione del clima era possibile: l’obiettivo era la guerra economica di un paese e prendeva in esame il rapporto del Pentagono, presentato il 17 giugno 1996 “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025” (Il clima come moltiplicatore di forza: esserne padroni entro il 2025).
Intervistato da Christophe Dechavanne e Stéphane Thébaut per il programma “Ciel Mon Mardi” andato in onda su TF1 (il 1° canale francese) il 20 gennaio 2001, per spiegare ad un pubblico di non addetti ai lavori come si possano manipolare le masse d’aria, si rifà al principio del forno a microonde che fa entrare in risonanza le molecole d’acqua durante il riscaldamento dell’alimento. In realtà, per perturbare l’atmosfera si usano frequenze molto più basse nella gamma delle ELF (Extremely Low Frequency).
La possibilità di modificare il clima con le ELF era stata già prefigurata nel 1981 da Ralph Markson del M.I.T. (Massachusetts Institute of Technologies).
Le potenti linee ad alta tensione favoriscono la ionizzazione dell’aria e, per conseguenza, gli uragani. Come se non bastasse, a partire dal 1980, è stato avviato il progetto di reti di comunicazione G.W.E.N. (The Ground-Wave Emergency Network System).
Questo sistema deve permettere le comunicazioni in caso di esplosioni nucleari, ma ha anche la possibilità di sconvolgere il campo magnetico terrestre in un raggio di 350-480 km e dunque di influenzare il tasso delle precipitazioni. Poi l’autore si sofferma ad analizzare il programma H.A.A.R.P. (Programma attivo aurorale di ricerca ad alta frequenza) che l’Aviazione e la Marina degli U.S.A. hanno intrapreso nel 1993 in collaborazione con l’Università dell’Alaska, costruendo una stazione di ricerca su un sito del Dipartimento statunitense della Difesa a Gakona, in Alaska.
Ufficialmente, il progetto deve eseguire ricerche sulle proprietà ed il comportamento della ionosfera, però l’obiettivo principale è “sfruttare la ionosfera per le finalità del Dipartimento della Difesa”. Pure l’Europa possiede un suo sito di ricerca, l’EISCAT (European Incohrent Scatter Radar Site) situato nella zona di Tromso in Norvegia. La base statunitense di Pine Gap in Australia (al centro del deserto australiano, a 50 Km ad ovest di Alice Springs) ospiterebbe delle trasmittenti speciali come la più profonda antenna sotterranea mai costruita e che potrebb anche essere impiegata per generare un’enorme onda stazionaria intorno alla terra.
Nella notte del 25 e 27 dicembre 1999, la Francia fu colpita da due tempeste di eccezionale violenza. Secondo un ingegnere di Météo France, intervistato in un documentario diffuso da France3 nel dicembre del 2004, la prima tempesta aveva la configurazione ciclonica, un fenomeno mai visto prima
.
Filterman, studiando le carte, rileva anomalie a partire dalla fine del giorno 18 dicembre con un brutale aumento della temperatura dell’aria che passa da -23°C a +10°C in quattro giorni e anche la pressione atmosferica cambia in modo netto dal 20/12, con un picco il 25 dicembre. A che cosa sono dovute queste oscillazioni? E’ implicato H.A.A.R.P.?
Consiglio la visione del video “La guerre climatique: la vérité”. (ndr non più in rete)
Veniamo ora alla relazione di Luc Mampaey, scaricabile da questo link. Ampio spazio viene dato all’illustrazione del programma H.A.A.R.P. di cui si era occupato pure Filterman nel suo saggio (pp. 131-144). Mi sembra opportuno tradurre la parte ove Mampaey esamina certi documenti pubblici del Pentagono, rivelatori degli obiettivi perseguiti dai militari. A proposito del rapporto SPACECAST 2020, Operational Analysis e disponibile a questo link egli scrive:
“[…] Nel rapporto vi è una sezione dedicata ad un sistema nominato “Weather C3 System” ed è definito come segue: “Un sistema di controllo del clima counterforce per applicazioni militari. Il sistema consiste di un osservatorio del clima on-demand, una capacità di modellare il clima, un modificatore del clima attraverso energia diretta posta nello spazio ed un centro di comando con le necessarie capacità di trasmissione per osservare, scoprire ed avere effetto sulle esigenze di modificare il clima. Che cosa bisogna intendere per “modificatore del clima attraverso energia diretta posta nello spazio” o per “agire sulla modificazione del clima”? Non lo sapremo mai, poiché la descrizione del sistema si trova nella parte “Counterforce Weather Control” del volume II, una delle cinque parti “classificate” del rapporto “SPACECAST 20”.
Più concretamente, esiste anche uno studio presentato, nel 1998, all’Agenzia Spaziale Europea (E.S.A.) dal fisico americano Bernard Eastlund, deceduto il 12 dicembre 2007. Eastlund era un personaggio controverso negli U.S.A.: ha lavorato parecchi anni per il Dipartimento della Difesa e, essendo detentore di parecchi brevetti, è stato uno degli artefici del programma H.A.A.R.P. prima di diventare un oppositore per le applicazioni militari potenziali nel campo ambientale. Tuttavia l’E.S.A. sembra avergli riconosciuto una sufficiente credibilità, non solo per averlo invitato come relatore ad un Workshop a Cagliari nel 1998. ma anche per avergli finanziato i lavori presentati sotto il titolo “System Considerations of Weather Modifications Experiments Using High Power Electromagnetic Radiation” (contratto n. 13131/98/NL/MV).
Eastlund descrive in questo articolo un procedimento basato su una tecnologia simile a quella del programma H.A.A.R.P., riportato esplicitamente nell’articolo, che permetterebbe di deviare forti perturbazioni (uragani, cicloni) attraverso il riscaldamento locale della troposfera, per mezzo di un potente irraggiamento elettromagnetico HF emesso o da terra o da un satellite. Le energie necessarie per attuare questi progetti sono talmente colossali – si parla di terawatts – che senza dubbio resteranno ancora uno scenario da science-fiction. Ma è sicuro che queste ricerche esistono, progrediscono, interessano parecchie forze, non solo militari”.
Poi Mampaey passa ad esaminare una Convenzione del 1976 largamente disconosciuta e denominata “Convenzione ENMOD” che vietava esplicitamente l’uso dell’ambiente a fini militari. L’ultima conferenza di revisione della convenzione risale al 1992: da allora, non è stato fatto più nulla, sebbene l’art. 8 prevedesse che le conferenze dovevano tenersi ad intervalli non inferiori a 5 anni. Il G.R.I.P. considera la revisione un obiettivo prioritario ed auspica che sia d’ora in avanti condiviso dal Parlamento europeo. FONTE
VEDI ANCHE il rapporto “Le programme H.A.A.R.P. Science ou Désastre?“
CONFERENZA DI MARC FILTERMAN (TRANSCRIPT)
QUALCHE ESTRATTO DEL LIBRO
Relazione del 1999 del Parlamento Europeo su H.A.A.R.P
La sottocommissione di “Sicurezza e disarmo” del Parlamento Europeo, convocata a Bruxelles il 5 febbraio 1998, tenne un’audizione in cui si parlò sul sistema Haarp e sulle armi non letali. Benché invitati, i rappresentanti della Nato e degli Usa preferirono non partecipare. La commissione deplorò che gli Americani non avevano inviato nessuno all’audizione e che non avevano approfittato dell’occasione per commentare il materiale presentato.
CONFERENZA DI MARC FILTERMAN (TRANSCRIPT)
HAARP – UNA STORIA LUNGA 60 ANNI
RECENTI STUDI MOSTRANO CHE LA IONOSFERA è FORTEMENTE INFLUENZATA DA FORZE CHE AGISCOGNO DAL BASSO.
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