La legge del 14 luglio  1933 introdusse l’obbligo della sterilizzazione di chi era ritenuto portatore di malattie ereditarie, e quindi caratterizzato da un’umanità imperfetta, in modo  da impedire che procreasse bambini “non idonei”. Attuata dalla Direzione sanitaria del Reich dal 1934 al 1939, interessò fra le 300.000 e le 400.000 persone, pari allo 0,5% della popolazione tedesca. La legge non riguardò solo malati di mente, epilettici, ciechi, sordi, soggetti con deformità fisiche e, subase discrezionale, alcoolisti, ma anche i loro parenti ritenuti potenziali portatori di tali patologie. L’intento delle misure adottate, che si ispiravano a princìpi di purificazione del corpo nazionale e di  sradicamento delle patologie ereditarie, era di fare in modo che i disabili si estinguessero da soli (Ricciardi von Platen, 1993). La sterilizzazione fu preceduta da una vasta azione di propaganda da parte della stampa, delle istituzioni scolastiche e della produzione cinematografica, rivolta a delegittimare i disabiliGià a partire dal 1934, furono ulteriormente ridotti i finanziamenti e i controlli nei reparti psichiatrici e i medici furono incoraggiati a trascurare i propri pazienti e a convincersi che per realizzare una società “razzialmente pura” occorrevano misure assai più radicali della sterilizzazione. Ben pagati e considerati, i medici giunsero a ritenere che «l’infelicità  potesse essere tolta dal mondo solo attraverso lo sterminio indolore degli infelici» … e che, proprio perché estirpavano le sofferenze inutili, essi potevano sentirsi veri salvatori dell’umanità. ( citazione da: UN CASO ESEMPLARE DI COSTRUZIONE DEL CONSENSO: LA REALIZZAZIONE DELL’AKTION T4 NELLA GERMANIA NAZISTA* Di Marcella H. Ravenna*)

Alcune considerazione prima di procedere alla lettura del seguente articolo:

Dal 1907 al 1973, negli U.S.A. percorrendo l’eugenetica nazista, 24 stati autorizzarono la sterilizzazione coatta di pazienti di ospedali psichiatrici, di condannati per crimini sessuali, di “imbecilli”, di “individui moralmente depravati”, di epilettici. In realtà la maggioranza di queste persone erano immigrati slavi, ebrei e soprattutto neri. Così, gli Stati Uniti sono stati il primo paese al mondo ad autorizzare la sterilizzazione con finalità eugenetiche. Nel 1907 lo Stato dell’Indiana approvò, infatti, la prima legge per la sterilizzazione di pazienti ricoverati in istituzioni psichiatriche. VEDI  qui 

Dopo la prima guerra mondiale, la Fondazione Rockefeller riversò denaro nella repubblica tedesca per gli studi di una specializzazione medica nota come “psichiatrica genetica”. Questa branca applica alla psichiatria i concetti di eugenetica sviluppata presso i laboratori Calton londinesi e le sue derivate Società Eugenetiche, in Inghilterra e negli U.S.A. La Fondazione Rockefeller finanziò principalmente  l’istituto per la Psichiatria Kaiser Wilhelm a Monaco l’istituto Kaiser W. Per l’Antropologia, l’Eugenetica e l’Ereditarietà Umana. Il capo di entrambi questi istituti era lo psichiatra fascista Ernst Rüdin. L’apparato, sostenuto da Rockefeller, con Rudin divenne in sostanza una sezione dello stato nazista. Il regime nazista nominò   Rüdin  capo della Società d’Igiene Mentale.VEDI qui 

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Articolo su CCDU Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

 

Gli psichiatri progettarono l’intera macchina.

Combinando la teoria evoluzionaria di Charles Darwin con i metodi di ricerca di Wundt incentrati sul cervello, nel 1863 lo psicologo inglese Francis Galton, cugino di Darwin, creò una pseudoscienza che ebbe un profondo e duraturo effetto sul futuro modo di pensare psichiatrico: l’eugenetica, dal greco eugenes, che significa ” di buona razza “, definendo certi gruppi di etnia diversa ” razze inferiori “. 

Secondo la teoria eugenetica,  gli esseri umani potevano essere allevati selettivamente per incoraggiare caratteristiche desiderabili ed epurare quelle indesiderabili.

Galton incoraggiò la generazione di una razza umana migliore e sconsigliò che quelle razze da lui considerate meno adeguate potessero avere figli, ritenendo ovviamente lui stesso appartenente alla razza migliore e quindi in grado di decidere il futuro di tutta l’umanità.

Galton in relazione alla popolazione nera affermo: ” La media standard di intelligenza di un negro è di circa due gradi al di sotto della nostra ” e ” Gli ebrei si specializzano in un’esistenza parassita nei confronti delle altre nazioni “.

La psichiatria eugenetica

La teoria di Galton fu presto abbracciata dagli psichiatri poiché calzava con le teorie che volevano dimostrare.

Uno di questi era stato uno studente di Wundt, Emil Kraepelin, meglio conosciuto con i sui iniziali tentativi di classificare i “disturbi” mentali. Kraepelin era uno psichiatra biologico, eugenista inveterato e mentore dei futuri psichiatri nazisti.  Era suo parere che i disturbi mentali non fossero solo una malattia cerebrale ma anche ereditaria.

A riguardo Prof. Hans Walter Schmuhl, studioso di storia, affermò:

C’è una diretta correlazione tra Kraepelin e l’ Istituto di Ricerca sulla Psichiatria tedesco (fondato da lui) e la psichiatria nazista attraverso la sua facoltà di genealogia, capeggiata da Ernst Rüdin. Per i nazisti, Ernst Rüdin era il più importante contatto nel settore della psichiatria. Era considerato il principale psichiatra genetico non solo in Germania, ma nel mondo. 

Le teorie psichiatriche di stampo  razzista si diffusero velocemente, l’ideologia eugenetica ebbe un notevole influenza nella società tedesca.

Irene Leitner , studiosa e di storia e direttrice dell’ Hartheim Memorial (ex sede di uno dei centri di sterminio) nel documentario ” L’era del terrore ” spiega che:

Questo soggetto fu adottato ed insegnato nelle università. Questa ideologia fu accolta da un vasto consenso fino all’inizio del 20° secolo. Fu a questo punto che molti di coloro che avrebbero più tardi occupato eminenti posizioni nel partito nazista, divennero nazisti. Erano cresciuti con questa ideologia.

Nel 1905 Rüdin, insieme a suo cognato, l’eugenista tedesco Alfred Ploetz, avvio la prima organizzazione per l’eugenetica, ciò che Ploetz chiamava ” igiene raziale “. Ploetz aveva esperienza propria come autore del libro del 1895 ” L’idoneità della Nostra Razza e la Protezione del Debole ” nel quale propose la regolamentazione della riproduzione e  l’eliminazione dei  bambini malati e deboli.

Nel 1920, lo psichiatra Alfred Eirich Hoche pubblico il libro ” Il Permesso di Annientare Vite Indegna di Vita ” in collaborazione con l’avvocato Karl Binding.

Fu li che coniò il termine ” esistenza zavorra ” e preparò un catalogo di presunte malattie mentali incurabili che chiamò ” condizioni di morte mentale “. Nel 1930 nel mensile nazionalsocialista questo si trasformo in richiesta: ” Morte alla vita indegna di vivere “.

Prof. Frank Shneider , presidente dell’Associazione Tedesca della Psichiatria e della Psicoterapia (DGPPN)

La pseudoscienza dell’eugenetica presto si diffuse per tutta la Germania. Nel libro del 1924 ” Mein kampf “, Hitler stesso applaudì alla teoria psichiatrica dell’eugenetica come la scienza che avrebbe ricostruito la sua nazione.

Dalla teoria alla pratica

In Hitler, lo psichiatra Ernst Rüdin aveva finalmente trovato il veicolo il suo sogno da lungo ambito, come dichiarò trionfalmente quando Hitler salì al potere:

Grazie al lavoro di Adolf Hitler nell’ambito politico, siamo riusciti ad avverare il nostro sogno trentennale e realizzare l’igiene raziale.

Sei mesi dopo aver assunto il potere, il partito nazista si rivolse a Ernst Rüdin per dirigere la stesura della legge del 1933 per la Prevenzione della Progenie Geneticamente Malata, che consentiva la sterilizzazione obbligatoria di qualsiasi cittadino che, secondo il ” Tribunale della Salute Genetica “, fosse afflitto da una serie di presunti disturbi genetici. I tribunali ordinavano la sterilizzazione l’88,8% delle volte.

Con il varo di questa legge, gli psichiatri in Germania avviarono ufficialmente la sterilizzazione di massa dei malati di mente. Nel corso dei 12 anni che seguirono, 400.000 cittadini tedeschi vennero sterilizzati .

Ma gli psichiatri poi fecero fare un grosso balzo al movimento dell’eugenetica, quando la sterilizzazione diventò omicidio.

I primi ad essere uccisi furono i bambini. L’uccisione dei bambini ricoverati nei manicomi tedeschi avveniva segretamente, specialmente con le campagne dello psichiatra Hermann Pfanmüller all’ospedale Egling-Harr vicino a Monaco, dove fece morire di fame senza dare nell’occhio centinaia di bambini.

Un programma di governo clandestino istituì una rete di più di 30 centri psichiatrici di sterminio che uccidevano le giovani e innocenti vittime con iniezioni di morfina e asfissiandole con cianuro e sostanze da guerra chimica.

Ma questo non bastava.  Dietro insistenza degli psichiatri, Hitler emanò un decreto segreto che permetteva l’eutanasia psichiatrica,  detta anche ” Morte indolore “, dei deboli di mente di qualsiasi età. Il decreto legge è datato 1° settembre 1939, l’inizio ufficiale della Seconda Guerra Mondiale.

Per varare il decreto di Hitler, gli psichiatri crearono una macchina di sterminio ultrasegreta chiamata ” Operazione T4 “, che prende il nome dall’indirizzo dal loro quartier generale a Berlino in Tiergartenstrasse 4.

Cinquanta periti prescelti, alcuni dei quali erano rinomati psichiatri, valutavano i moduli di ammissione degli ospedali e decidevano chi sarebbe vissuto o morto.

Fra tali periti c’erano Werner Villinger Friedrich Mauz Friedrich Panse , ognuno dei quali occupo la carica di presidente nella nostra associazione durante il periodo post-bellico.

 Prof. Frank Shneider , presidente DGPPN

Al fine di facilitare gli omicidi, sei ospedali psichiatrici ( Hartheim, Grafeneck, Hadamar, Pirna, Bernburg e Brandeburgo) furono trasformati in centri di sterminio ufficiali dove si potevano prelevare le vittime prelevate dai manicomi in Germania.  Per mantenere la segretezza, coloro che erano destinati alla morte, venivano prelevati dai manicomi di prima mattina quando era ancora buio.

I pazienti designati alla morte venivano prelevati dagli ospedali nei bus grigi che ora simboleggiano le uccisioni, e condotti ad uno dei sei ospedali psichiatrici forniti di camere a gas. Le strutture mediche divennero perciò centri di sterminio. La cura si trasformò in sterminio.

Gli psichiatri supervisionavano il trasporto e l’uccisione dei pazienti affidati alla loro cura. 

Prof. Frank Shneider , presidente DGPPN…

Fonte: Informazioni tratte dal documentario ” L’era della paura

Video con la testimonianza del Prof. Frank Shneider , presidente DGPPN: https://youtu.be/TuLEL7GzkdY

NOTA: Il discorso completo del Prof Frank Schneider era presente sul sito ufficiale DGPPN (Associazione Tedesca di Psichiatria, Psicoterapia e Malattie Psicosomatiche e Nervose). Ora può essere letto qui. Un estratto in Italiano può essere scaricato cliccando qui.

FONTE ARTICOLO INTEGRALE https://www.ccdu.org/comunicati/psichiatria-shoah

ll programma di eutanasia forzata di adulti con disabilità mentali e fisiche venne ufficializzato nel 1939, con una lettera che Hitler indirizzò a Bouhler, capo della Cancelleria del Reich, e a Brandt, medico personale del Führer e responsabile di Aktion T4. La lettera affidava a entrambi la responsabilità di concedere una “morte pietosa” ai pazienti considerati incurabili.

Lo psichiatra Gottfried Ewald fu uno dei pochissimi a opporsi apertamente al programma di eutanasia, mentre altri lo fecero in modo sporadico, limitato e indiretto, mettendo in discussione criteri e procedure e/o eludendo le disposizioni ufficiali. In complesso costoro evidenziarono sia atteggiamenti ambivalenti verso il programma sia posizioni di condanna senza tuttavia dissociarsi da una collaborazione considerata inevitabile.

Primavera 2020

UN TRENO COVID PER TRASPORTARE ALTROVE I ‘MALATI’

 

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