Il Codice di Norimberga non deve essere solo ricordato, ma ESEGUITO OGGI.

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Il 19 agosto 1947, i giudici del tribunale militare americano di Norimberga emisero il verdetto contro gli esperimenti medici forzati sugli esseri umani. Con il motto “75 anni del Codice di Norimberga – Mai più medicina forzata”, relatori internazionali ricorderanno le linee guida etiche applicabili in un evento commemorativo con una tavola rotonda il 20 agosto.

In occasione del 75° anniversario del Codice di Norimberga, il 20 agosto si terrà un evento commemorativo presso la Wöhrder Wiese di Norimberga dalle 13.00 alle 20.00. Insieme, gli organizzatori e i partecipanti vogliono commemorare le vittime mondiali della medicina forzata e ricordare il mandato globale che fu proclamato dalla sala del Palazzo di Giustizia di Norimberga 75 anni fa: Mai più medicina forzata!”.

Ogni professionista medico in tutto il mondo deve aderire incondizionatamente al Codice di Norimberga. Questo manifesto etico-medico è ancora valido oggi”, afferma l’organizzatore. Il diritto alla vita e all’integrità fisica è inviolabile.

In che misura la linea guida è attuale?

Diverse persone che hanno rifiutato la vaccinazione COVID per vari motivi, spesso sostengono che essa viola i principi del Codice di Norimberga. A causa delle approvazioni solo condizionali o di emergenza, molti scienziati e medici hanno classificato le persone vaccinate come parte di un esperimento. Alcuni si vedono limitati nella loro libera decisione da pressioni sociali o professionali, per esempio, e in parte costretti a vaccinare.

Nel febbraio 2022, ad esempio, cinque scienziati dei settori della chimica e della fisica hanno chiesto risposte sul vaccino COVID all’Istituto Paul Ehrlich, o più precisamente sulla qualità del vaccino Comirnaty della BioNTech/Pfizer. Nella loro lettera, hanno ricordato all’autorità: “Il rispetto del Codice di Norimberga del 1946/47, un documento fondamentale sui diritti umani, è ovviamente una parte centrale del vostro mandato”. FONTE E TESTO INTEGRALE

In diretta dalle 12:30 

I seguenti link forniranno il livestream a partire dalle 12:30:

https://www.aerzte-fuer-aufklaerung.de/

https://www.75jahre-nürnberger-kodex.de/

https://live.childrenshealthdefense.org/shows/chd-friday-roundtable/HXhXCD7jcC

Il Processo di Norimberga:

tra il 20 novembre 1945 e l’1 ottobre 1946, si sono svolti a Norimberga i processi ai principali responsabili dei crimini di guerra nazisti.

Il Processo di Norimberga ai medici:
dal 9 dicembre 1946 al 20 agosto 1947, 20 medici dei campi di concentramento, un avvocato e 2 assistenti amministrativi sono stati processati dal tribunale di Norimberga come 
organizzatori dei crimini in campo medico.

Sono state condotte sperimentazioni umane con: sotto-pressione negativa, ipotermia, acqua di mare, iniezioni di vaccini del tifo, sulfamidici, innesti ossei, esperimenti con flemmoni, esperimenti con iprite e fosgene, sterilizzazioni forzate, e il programma di eutanasia.

Il Codice di Norimberga

Per evitare che tali crimini medici contro gli esseri umani potessero mai più essere commessi, il 20 agosto 1947 fu emanato il Codice di Norimberga, come parte della pronuncia del verdetto. Da allora, questo Codice è un criterio medico che, come la Convenzione di Ginevra, è diventato parte integrante della Formazione Medica.

Secondo questo Codice, il consenso volontario di una persona sottoposta a qualunque test è assolutamente imprescindibile.

I dieci punti del Codice di Norimberg

  1. Il consenso volontario è assolutamente essenziale. Ciò significa che la persona interessata debba avere capacità legale di esprimere il consenso; che essa sia nella condizione di poter esercitare un libero potere decisionale senza che si intervenga con la forza, con la frode, con l’inganno, con minacce o esagerando con qualsiasi forma di vincolo o coercizione; che essa abbia sufficiente conoscenza e comprensione degli elementi coinvolti nello studio, tali da permettere una decisione consapevole e ragionata. Questo ultimo elemento fa si che prima che il soggetto decida affermativamente sia informato circa la natura, la durata, lo scopo della sperimentazione, nonché dei metodi con cui verrà condotta, qualsiasi disagio o pericolo potenziale ed i possibili effetti sulla salute che potrebbero derivare dal partecipare alla sperimentazione. Il dovere e la responsabilità di accertare la bontà del consenso rimane in capo alla persona che avvia o dirige la sperimentazione. Questo è un dovere personale ed una responsabilità che non possono essere delegate impunemente.

  2. L’esperimento dovrà essere tale da fornire risultati utili al bene della società; la natura dell’esperimento non dovrà essere né casuale, né senza scopo.

  3. Ci dovrà essere una pianificazione dell’esperimento sulla base degli esperimenti in fase preclinica in vivo, e sulla base della conoscenza approfondita della malattia.

  4. L’esperimento dovrà essere condotto in modo tale da evitare ogni sofferenza o lesione fisica o mentale che non sia necessaria.

  5. Non si deve eseguire la sperimentazione se a priori si è a conoscenza che tale sperimentazione possa causare danni o morte.

  6. Il grado di rischio da correre non dovrà oltrepassare quello dei vantaggi, determinati dalla rilevanza umanitaria del problema che l’esperimento dovrebbe risolvere.

  7. Si dovrà fare una preparazione tale da evitare che il soggetto abbia lesioni, danni o morte.

  8. L’esperimento potrà essere condotto solo da persone scientificamente adeguate e qualificate, con il più alto grado di attenzione verso la sperimentazione e l’essere umano.

  9. Nel corso dell’esperimento il soggetto umano dovrà avere la libera facoltà di porre fine ad esso se ha raggiunto uno stato fisico o mentale per cui gli sembra impossibile continuarlo.

  10. Durante l’esperimento lo scienziato responsabile deve essere pronto a interromperlo in qualunque momento se indotto a credere che la continuazione dell’esperimento comporterebbe probabilmente lesioni, invalidità o morte per il soggetto umano.  FONTE

Leggere il seguente testo è semplicemente sbalorditivo. Il testo si trova sul sito web dell’Istituto Robert Koch, che corrisponde all’Istituto Superiore di Sanità. Alla luce delle dichiarazioni e delle confessioni di colpa dell’Istituto riguardo all’epoca nazionalsocialista, e di fronte agli eventi attuali, sorge una sensazione di surreale o irreale.  Alcuni anni fa, l’Istituto del governo federale, che è il maggior responsabile della politica sanitaria, è riuscito a fare seriamente i conti con il suo ruolo nel Terzo Reich e ad installare nella sua sede un memoriale per le vittime delle atrocità commesse sotto la sua responsabilità.

QUASI TUTTI HANNO PARTECIPATO O SONO RIMASTI IN SILENZIO – NON SI CONOSCONO CASI DI CORAGGIO CIVILE

VEDI ANCHE

. UN CASO ESEMPLARE DI COSTRUZIONE DEL CONSENSO: LA REALIZZAZIONE DELL’AKTION T4 NELLA GERMANIA NAZISTA,

SOPRAVVISSUTI ALL’OLOCAUSTO SCRIVONO ALL’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA)

VERA SHARAV, UNA SOPRAVVISSUTA AI CAMPI NAZISTI, PARLA DELLE MISURE ANTI-COVID E DI COME MINACCIANO L’ UMANITÀ

CHE FINE HANNO FATTO I GERARCHI NAZISTI SCAMPATI AL PROCESSO NORIMBERGA?

QUEI NAZISTI STRANAMORE RICICLATI IN USA

LE RADICI NAZISTE DELL’ UNIONE EUROPEA DI BRUXELLES

« Raccolta dei principali documenti internazionali sui principi etici della ricerca e dei principali documenti legislativi degli Stati Uniti e della Comunità Europea sulla bioetica»

 

 

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