La mia Maidan-Giorgio Bianchi

Il contesto geopolitico è estremamente complesso. Nogeoingegneria non sostiene l’invasione della Russia. E non sostiene le guerre come soluzione. È di vitale importanza il massimo impegno per uscire dal sistema di guerra.  Ma accade esattamente il contrario.

“Invece di cercare una soluzione diplomatica e indurre alla pace gli stati occidentali inviano sempre più armamenti agli ucraini, per continuare una guerra che non porterà alcuna vittoria all’Ucraina. D’altronde sono anni che lo fanno, addestrando il suo esercito e foraggiando i gruppi paramilitari per massacrare i ribelli nel Donbass. L’obiettivo è usare Kiev per logorare Mosca attraverso il sangue ucraino, che senza una pace immediata scorrerà a fiumi perché per la Russia questa è una guerra per la sua stessa esistenza e potrebbe non esitare ad inviare il meglio del suo arsenale umano e militare, con conseguenze devastanti per l’Ucraina. Nel frattempo nei palazzi pubblici tutti a piazzare bandiere ucraine, ma quando si colpivano Serbia, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria e Yemen nessuno si stracciava le vesti per i loro popoli devastati dalle invasioni, dalle armi americane e dai loro alleati. E il Papa? Andrà nelle varie ambasciate a chiedere di smettere di inviare armi?

L’ Occidente va liberato al più presto dalla sua ipocrisia e dai “doppi standard.”

D.B (Tramite Weltanschauung Italia).”  FONTE 

**********************

Articolo di Cynthia Chung

In tempi come questi, è veramente difficile ottenere una valutazione misurata della situazione. Molti, che hanno sostenuto la Russia nella sua lotta per difendere e proteggere la sovranità delle nazioni di fronte all’imperialismo occidentale e il suo supporto del terrorismo; promuovendo un governo multipolare in opposizione all’unipolarismo anglo-americano, si sentono traditi dalle azioni della Russia e dal presidente Putin per quanto riguarda la situazione in Ucraina. Molti ora sentono che gli incessanti avvertimenti che Putin abbia il desiderio di instaurare un impero e che voglia conquistare tutta l’Europa dell’Est siano giustificati. E che gli anglo-americani abbiano sempre avuto i nostri migliori interessi e che Putin non sia veramente diverso da Hitler. 

Cosa deve fare la persona media per trovare un senso a tutto questo? Molti di coloro che sono inorriditi dalla decisione della Russia di usare la forza sono tornati a correre tra le braccia di coloro di cui sanno che non ci si può fidare, sia che si tratti di certe piattaforme mediatiche o di politici, che hanno una lunga tradizione di bugie in merito alla lunga lista di macellazioni e massacri di cui i loro governi sono responsabili.
Non possiamo aspettarci di ricevere informazioni accurate su ciò che sta accadendo in Ucraina in “tempo reale”, indipendentemente da quale parte che si segue. La ragione di ciò è in gran parte dovuta al fatto che i nostri media, compresi i rapporti sul campo, sono troppo compromessi. Se non abbiamo ricevuto una copertura affidabile in “tempo reale” delle guerre in Medio Oriente, non dovremmo aspettarci di ricevere una copertura affidabile in “tempo reale” neanche di quello che sta succedendo in Ucraina. La documentazione “in tempo reale” è tra le forme di informazione più inaffidabili, ed è stata spesso strumentalizzata per influenzare le emozioni piuttosto che favorire la comprensione.

E per questo motivo, non possiamo aspettarci di capire come gli ucraini, per non parlare della gente del Donbass e della Crimea, la pensano rispetto a questi sviluppi in queste settimane.

La Crimea ha votato per ricongiungersi alla Russia il 18 marzo 2014. Questo è stato fatto per il motivo esplicito di proteggere il popolo della Crimea che parla russo e condivide un patrimonio russo, che è stato oggetto di attacchi dopo il colpo di stato in Ucraina febbraio 2014. Ci sono innumerevoli filmati di giornalisti occidentali che hanno visitato la Crimea negli ultimi 8 anni, vedendo in prima persona che il popolo della Crimea è davvero contenta di questa decisione, eppure i media mainstream si rifiutano di riconoscerlo (vedi qui per esempio).

Quello che non sentiremo in Occidente, tra le trombe che suonano per una guerra su larga scala, è che l’Ucraina stava effettivamente rifiutando l’acqua alla gente in Crimea (che ha sofferto difficoltà economiche inutili poiché le loro infrastrutture sono ancora, sfortunatamente, legate a quelle dell’Ucraina). Quando le forze russe sono entrate in Ucraina pochi giorni fa, questa è una delle cose che è stata aggiustata.

La Reuters ha fatto un breve trafiletto su questo, ma è certo che la maggior parte degli occidentali non ne sentirà mai parlare:

MOSCA, 24 febbraio (Reuters) – Le forze russe hanno ripristinato il flusso d’acqua verso un canale che collega il fiume Dnieper in Ucraina alla Crimea unita alla Russia, ha detto giovedì un portavoce del ministero della Difesa russo, in un momento in cui la Russia è andata avanti con una vasta operazione militare contro l’Ucraina.

L’Ucraina aveva tagliato la fornitura di acqua dolce lungo il canale che aveva fornito l’85% del fabbisogno della penisola in seguito all’annessione della Crimea da parte di Mosca nel 2014. La via d’acqua risalente all’epoca sovietica era stata costruita per incanalare l’acqua dal Dnieper verso le zone aride della regione ucraina di Kherson e della Crimea.” [enfasi aggiunta]

Vi sembra che l’attuale governo in Ucraina si interessava del benessere e della sicurezza del popolo di Crimea?

Il taglio da parte dell’Ucraina dell’85% della fornitura d’acqua al popolo di Crimea negli ultimi 8 anni è stata una mossa per danneggiare il popolo della Crimea, non la Russia, quest’ultima non è stata assolutamente toccata da una decisione del genere. È stato fatto per aumentare le difficoltà e le sofferenze del popolo della Crimea appositamente, forse nella speranza che cedesse e volesse riunirsi all’Ucraina. Ma nonostante queste difficoltà, si sentono più al sicuro con i russi che con l’attuale governo in Ucraina, perché pensi che sia così?

Anche se il governo di Yanukovych non era molto popolare, era comunque un governo democraticamente eletto in Ucraina. Il governo che è subentrato dopo il colpo di stato di Yanukovych è stato per la maggior parte scelto dagli Stati Uniti. Ricordate la famigerata conversazione telefonica di Victoria Nuland Fuck the EU”, una conversazione tra Nuland, che era assistente del Segretario di Stato, e l’ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina Geoffrey Pyatt in merito a chi avrebbero scelto per formare il nuovo governo ucraino, come se stessero mettendo insieme la loro squadra sportiva.

La ragione per cui la Rivoluzione Maidan (alias Rivoluzione della Dignità) è stata sostenuta dal “mondo libero” era di dare all’Ucraina un futuro migliore. Le proteste ucraine sono iniziate nel novembre 2013 per il rifiuto di Yanukovych di firmare l’accordo con l’UE.

La BBC ha riportato la situazione all’epoca:

La settimana scorsa, Yanukovych ha annunciato la sospensione dei negoziati per la firma di un accordo associativo a Vilnius, che avrebbe aperto le frontiere alle merci e posto le basi per un allentamento delle restrizioni di viaggio. Egli ha sostenuto che l’Ucraina non poteva permettersi di sacrificare il commercio con la Russia, che si opponeva all’accordo. Ha anche considerato inadeguata l’offerta dell’UE di prestare all’Ucraina 610 milioni di euro (510 milioni di sterline; 828 milioni di dollari) e ha detto che l’Ucraina avrebbe bisogno di almeno 20 miliardi di euro all’anno per ammodernare la sua economia agli “standard europei”.

L’UE stava facendo pressione sull’Ucraina per abbandonare le sue relazioni economiche con la Russia, ecco perché la Russia non era favorevole. Yanukovych, indipendentemente da quello che si può pensare di lui, ha giustamente dichiarato che l’Ucraina non poteva permettersi di sacrificare gli affari con la Russia. Questo non era a beneficio della Russia, ma a beneficio degli ucraini. Tutto quello che dobbiamo fare è guardare l’economia dell’Ucraina di quest’ultimo anno per vedere la realtà da soli.

Oggi, in mezzo alla crisi energetica in Europa, l’Ucraina è di gran lunga la nazione più povera di tutta l’Europa e non ha sovranità economica. Inoltre, nonostante le difficoltà economiche che l’Ucraina sta vivendo a causa delle imposizioni anglo-americane/UE/NATO, le viene detto di prendere prestiti per comprare costosi equipaggiamenti militari, mentre il suo popolo ha a malapena cibo a sufficienza da mettere in tavola. Vi sembra che l’UE o l’Anglo-America si preoccupino davvero del benessere degli ucraini? Un paese che era conosciuto come il paniere d’Europa e una nazione industriale leader quando era ancora parte dell’Unione Sovietica. Può non piacervi sentire questi fatti, ma sono davvero fatti economici. Potete vedere il documentario di Oliver Stone “Ukraine on Fire” per avere maggiori dettagli.

Questo è il motivo per cui il presidente Zelensky stesso ha dimostrato di essere molto contrariato per la condotta degli Stati Uniti, della NATO e dell’UE durante queste ultime settimane e non si è semplicemente piegato alle provocazioni assurde e sconsiderate che sono state fatte da quelle parti.

Questo è stato reso chiaro durante il suo discorso al MSC 2022 in Germania una settimana fa, dove non si è fatto nessuno scrupolo sul fatto che l’Ucraina è stata usata in questa escalation e che la pretesa che tutto questo sia per la sicurezza e il benessere dell’Ucraina è falso, dal momento che l’Ucraina è stata invece lasciata a difendersi e ad affrontare le sue difficoltà economiche da sola. Non c’è alcun sostegno per l’Ucraina, nonostante la pressione costante per eseguire gli ordini di USA/NATO/UE.

Quando finirà tutto questo? Non si fermerà finché queste bugie non saranno finalmente fermate. Adesso basta. Questo gioco che l’Occidente sta facendo, che, anche di fronte alla sua ipocrisia, può dire quello che vuole e comunque non essere mai ritenuto responsabile della distruzione e della carneficina che sta causando.

Gli ucraini sono stati giocati.

Putin non ha iniziato la guerra, la guerra è in corso da 8 anni. Putin sta cercando di porre fine a una guerra. Una guerra che il popolo occidentale, per la maggior parte, non ha assolutamente capito.

Dobbiamo cercare di fare meglio piuttosto che essere costantemente influenzati dalla manipolazione deliberata delle nostre emozioni. Che si tratti dell’affermazione che Saddam Hussein avesse armi nucleari, che Gheddafi fosse una minaccia per la sicurezza occidentale mentre stava incoraggiando l’unità africana e i grandi progetti di sviluppo, o che Assad stesse uccidendo il suo popolo con armi chimiche, o che l’occupazione americana in Afghanistan fosse giustificata come “aiuto umanitario” nella ricostruzione del paese. [La Libia era uno dei paesi più ricchi dell’Africa e un grande fornitore di energia in Africa, quando gli Stati Uniti l’hanno invasa con il loro appoggio ai terroristi, la Libia è stata messa in rovina e si è creato un grande disavanzo energetico]. Vogliamo davvero essere così sciocchi da correre di nuovo tra quelle braccia? Le braccia di un boccalone che ci ha sempre raccontato bugie sul perché dobbiamo sostenere dei macellai e distruttori, di persone, di città, di culture? Tutto questo perché siamo ignoranti e confusi su come l’altra parte pensa ed è motivata?

C’è un’intervista ben fatta che è stata pubblicata oggi su Sputnik e che vorrei condividere con voi. Si concentra sulle lezioni della storia intorno all’Europa orientale in particolare, e sul diritto internazionale. Se la Russia deve rispondere a queste leggi, allora anche la NATO e l’esercito degli Stati Uniti devono rispondere agli ultimi 22 anni e oltre.

L’intervista è con un esperto indipendente delle Nazioni Unite in pensione che si occupa della promozione di un ordine internazionale democratico e giusto, Alfred-Maurice de Zayas, il titolo dell’articolo di Sputnik è “Ucraina: il blocco NATO non ha né autorità morale né credibilità per giudicare la Russia, dice l’ex esperto delle Nazioni Unite”.

Sputnik: La stampa USA ed europea ha chiamato questa “operazione speciale” della Russia per proteggere il Donbass “il più grande assalto europeo dal 1945”. Hanno forse dimenticato i bombardamenti della NATO sulla Jugoslavia tra il 24 marzo 1999 e il 10 giugno 1999? L’Occidente collettivo ha qualche autorità morale per dare lezioni alla Russia?

Alfred de Zayas: I media corporativi pubblicano ciò che vogliono, diffondono “fake news” e sopprimono le opinioni dissenzienti. Due pesi e due misure sono frequenti, e le esagerazioni come nella sua citazione dimostrano che i media sono poco interessati alla verità e preferiscono portare avanti un’agenda politica fatta di sensazionalismo e volgare russofobia.

D’altra parte, e come professore di diritto internazionale, devo affermare che qualsiasi uso della forza senza l’approvazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite comporta una violazione dell’articolo 2(4) della Carta delle Nazioni Unite. [L’operazione speciale della Russia invoca l’articolo 51, capitolo VII, della Carta delle Nazioni Unite, con la sanzione del Consiglio della Federazione Russa e in applicazione dei trattati di amicizia e mutua assistenza con le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk – Sputnik].

Allo stesso tempo, devo riconoscere che la NATO ha violato la Carta delle Nazioni Unite in numerose occasioni.

Una donna serba non identificata ispeziona le macerie della sua casa, distrutta dagli attacchi aerei della NATO nel villaggio di Vidrici, vicino a Sokolac, circa 50 km a nord-est di Sarajevo mercoledì 30 agosto 1995 © AP Photo / STR

In realtà, la NATO non è un’organizzazione “difensiva” ma, al contrario, un’organizzazione per azioni offensive. I paesi della NATO hanno commesso crimini di aggressione, crimini di guerra e crimini contro l’umanità in Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia e Siria.

Non solo la NATO non ha autorità morale, ma è anche priva di credibilità, poiché ha diffuso “fake news” e false narrazioni in preparazione di tutte le sue guerre di aggressione. Di conseguenza, sarebbe interessante esaminare la possibile applicazione dei principi di Norimberga e la relativa sentenza alla NATO. L’articolo 9 dell’accordo di Londra dell’8 agosto 1945 stabiliva lo statuto del Tribunale di Norimberga e stabiliva il concetto giuridico di “organizzazione criminale”.

Nella misura in cui le forze terrestri, navali e aeree dei paesi della NATO si sono impegnate in attività contrarie allo Statuto di Roma, la Corte Internazionale di Giustizia potrebbe dover indagare se questi paesi e la NATO hanno violato gli articoli 5, 6, 7 e 8 dello Statuto.

Bombardamento di Belgrado da parte delle forze della NATO © AP Photo / Dimitri Messinis

Sputnik: Il riconoscimento da parte della Russia delle Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk ha precedenti storici e giuridici? Perché gli Stati Uniti si sono scagliati contro la Russia per aver riunificato la Crimea e riconosciuto Donetsk e Lugansk, mentre invece hanno riconosciuto il Kosovo e ridisegnato la mappa della Jugoslavia nel 1999? Cosa si nasconde dietro questa amnesia storica?

Alfred de Zayas: Gli Stati Uniti applicano il diritto internazionale à la carte. Oggi sì, domani così. Gli Stati Uniti intendono il diritto internazionale come uno strumento geopolitico, da usare e abusare secondo necessità. Il diritto all’autodeterminazione dei popoli è ancorato negli articoli 1 e 55 della Carta delle Nazioni Unite e può essere considerato diritto internazionale perentorio, cioè jus cogens.

L’articolo 1 del Patto internazionale sui diritti civili e politici e l’articolo 1 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali stabiliscono il diritto di autodeterminazione di tutti i popoli. Certamente le popolazioni di Crimea, Lugansk e Donetsk sono “popoli” ai sensi dell’ICCPR e dell’ICESCR.

2 luglio 2014. Donbass, Kondrashovka e il villaggio di Luganskaya © Eugeny Romanenko

Sputnik: Perché gli USA, il Regno Unito e l’UE hanno snobbato gli accordi di Minsk, che loro stessi hanno approvato e citato in più occasioni, per ben otto anni?

Alfred de Zayas: Il calcolo politico dietro la violazione sistematica degli accordi di Minsk era quello di prolungare il conflitto, forse nella speranza che i governi di Lugansk e Donetsk sarebbero crollati o si sarebbero arresi. L’articolo 11 dell’accordo del 2015 obbligava l’Ucraina a negoziare con le autorità di Lugansk e Donetsk. Non prevedeva il riconoscimento del loro diritto alla secessione, ma richiedeva aggiustamenti che avrebbero concesso lo status autonomo a queste province.

Purtroppo l’OSCE non è riuscita a garantire l’attuazione dell’articolo 11 degli accordi di Minsk, e lo stesso presidente Zelensky ha detto che non lo avrebbe attuato perché era “favorevole” alla Russia e sfavorevole all’Ucraina. Tuttavia, questo comportava una violazione del principio pacta sunt servanda (art. 26 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati). Una tale violazione materiale del trattato da parte dell’Ucraina ha reso legale e legittimo il ritiro della Russia da esso (art. 60 VCLT).

Sputnik: Perché i media occidentali hanno taciuto sulle atrocità commesse dal governo ucraino nel Donbass? Diversi giornalisti indipendenti occidentali e fotografi freelance hanno riferito della catastrofe in Ucraina orientale. Cosa c’è dietro questa “umanità selettiva” e “giustizia selettiva”?

Alfred de Zayas: I media occidentali non sono più quelli di 50 o 60 anni fa. I conglomerati mediatici sono lì per sostenere le agende geopolitiche dei governi. Un giornalista che pubblica ciò che non è “politicamente corretto” viene licenziato. Si deve fare affidamento su media “alternativi” come Greyzone, Truthout, Consortium News, Counterpunch, Democracy Now, Push Back, ecc. per accedere alle informazioni che vengono sistematicamente soppresse dalla nostra stampa “libera”. Dico “nostra” perché sono un cittadino americano. Ma anche in Svizzera, e io sono svizzero dal 2017, i media mainstream come la Neue Zürcher Zeitung, Le Temps e La Tribune de Genève sono in gran parte allineati e fanno il gioco di CNN, Fox, New York Times, Washington Post, BBC, Deutsche Welle, ecc.

Inaugurazione di un monumento a Stepan Bandera a Lviv © Sputnik / Miroslav Luzetsky

Sputnik: Perché i media e i politici occidentali hanno chiuso un occhio sulla glorificazione del nazismo in Ucraina e hanno fatto di Stepan Bandera, il famigerato leader dell’OUN-UPA, il “patriota” e “eroe” ucraino, nonostante i crimini ben documentati dell’OUN-UPA contro ebrei e russi e il massacro dei polacchi in Volhynia e Galizia?

Alfred de Zayas: Così come esistono le ” false notizie “, esiste anche la ” falsa storia “. George Bernard Shaw scrisse una volta nel suo libro “Everyone’s political what’s what” che gli eroi fabbricati, i miti e le bugie politiche erano ” a prova di bomba” – e sarebbero morti di morte naturale solo quando non erano più politicamente utili. Ma finché un mito – come quello di Bandera – poteva produrre risultati politici utili, sarebbe stato ripetuto ad nauseam fino a che la gente lo avesse acquisito come una seconda natura.

Peggio ancora della falsa storia è la falsa legge, perché santificando un leader politico come Bandera, le sue azioni acquisiscono un’aura di “legalità” e una sorta di legittimità metafisica.

Combattenti del battaglione Azov a Kiev © Alexander Maximenko

Sputnik: Qual è la sua opinione sul fatto che, indipendentemente da tutte queste questioni controverse, gli Stati Uniti e i suoi alleati della NATO hanno fornito armi e addestramento militare al governo ucraino?

Alfred de Zayas: Come ha scritto recentemente il professor Jeffrey Sachs sul Financial Times: “Gli Stati Uniti non sarebbero molto contenti se il Messico si unisse a un’alleanza militare guidata dalla Cina… Né gli Stati Uniti né la Russia vogliono l’esercito dell’altro alle loro porte”.

Una settimana fa alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha detto che “se la Russia vuole meno NATO ai suoi confini, otterrà il contrario, avrà più NATO”. Questa è stata una provocazione superflua, che ha lanciato il guanto di sfida a Putin.

Nel frattempo, gli Stati Uniti e la NATO hanno aggiunto carburante al fuoco dopo il colpo di stato illegale di Maidan, che è all’origine di tutta questa miseria. Ovviamente la consegna di tonnellate di armi all’Ucraina era una minaccia molto chiara contro la Russia e contraria alla Carta delle Nazioni Unite, il cui articolo 2(4) proibisce non solo l’uso della forza, ma anche la “minaccia” dell’uso della forza.

In questo senso, la Russia aveva ragione di sentirsi minacciata e poteva invocare le disposizioni pertinenti dell’Atto finale di Helsinki del 1975. Come americano, che si sente direttamente responsabile delle decisioni del mio governo, il mio cuore va al popolo dell’Ucraina e del Donbass. È una vergogna che gli ucraini siano stati abusati e usati male dalla NATO, sacrificati sull’altare della geopolitica imperiale.

Alfred-Maurice de Zayas è l’autore di “Costruire un ordine mondiale giusto” (2021).

TRADUZIONE A CURA DI NOGEOINGEGNERIA

FONTE https://cynthiachung.substack.com/p/the-blame-game-who-are-we-to-believe?utm_source=url 

The Putin Interviews – Oliver Stone Parte 1&2 Italiano

2014 Conferenza doppia, dalla Russia e dall’Italia. Da Roma: Lucio Caracciolo, Sergey Startsev, Giulietto Chiesa e Maurizio Torrealta.

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.