Il governo prende provvedimenti e decide che la linea rossa è stata oltrepassata. E vieta la geoingegneria. “Il Messico ribadisce il suo impegno imprescindibile per la protezione e il benessere della popolazione da pratiche che generano rischi per la sicurezza umana e ambientale”, spiega l’esecutivo in una nota. Dove promette di mettere al centro della sua azione il principio di precauzione e vietare presto questa tecnica di manipolazione climatica.

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Una startup statunitense ha effettuato un esperimento di geoingegneria in Messico, che il Paese sostiene sia stato fatto senza preavviso e consenso.

Di Sebastian Rodriguez e Joe Lo

Il Messico ha annunciato martedì una nuova serie di misure per vietare gli esperimenti di geoingegneria solare nel Paese, dopo che una startup statunitense ha iniziato a rilasciare particelle di zolfo nell’atmosfera nello Stato settentrionale della Baja California.

Il governo messicano ha dichiarato che svilupperà una strategia per vietare futuri esperimenti di geoingegneria solare, che comprenderà anche una campagna di informazione e rapporti scientifici. Tuttavia, il governo non ha annunciato azioni più specifiche.

“Il Messico ribadisce il suo impegno imprescindibile per la protezione e il benessere della popolazione da pratiche che generano rischi per la sicurezza umana e ambientale”, ha dichiarato il governo in un comunicato.

La geoingegneria si riferisce all’atto di modificare deliberatamente i sistemi della Terra per controllarne il clima.

Una proposta teorica è quella di spruzzare particelle di zolfo per raffreddare il pianeta, come è stato documentato accadere per breve tempo dopo le eruzioni vulcaniche.

Un recente rapporto delle Nazioni Unite ha rilevato che questa pratica, nota come iniezione di aerosol stratosferico (SAI), ” può potenzialmente ridurre le temperature medie globali”.

Ma, secondo il rapporto, “non può compensare completamente gli effetti diffusi del riscaldamento globale e produce conseguenze indesiderate, tra cui effetti sull’ozono”.

La Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica ha stabilito una moratoria sulla geoingegneria nel 2010, in assenza di dati scientifici e regolamenti sufficienti.

Un esperimento illegale

MANIPOLAZIONE CLIMATICA: UNA START UP AFFERMA DI AVER GIÀ INIZIATO A FARLA

Nel 2022, la startup statunitense Making Sunsets ha lanciato un esperimento non autorizzato su due siti nello stato messicano del Nord della Baja California. L’azienda sostiene di aver lanciato nell’atmosfera palloncini iniettati di particelle di anidride solforosa, che non sono stati monitorati né recuperati.

Il cofondatore dell’azienda, Luke Iseman, ha dichiarato di aver condotto l’esperimento in Baja California perché vive lì.

Il governo messicano ha dichiarato che l’esperimento è stato condotto “senza preavviso e senza il consenso del governo del Messico e delle comunità circostanti”.

Making Sunsets sta già vendendo “crediti di raffreddamento” per futuri voli con palloni aerostatici con quantità maggiori di anidride solforosa al prezzo di 10 dollari ciascuno.

“I vostri fondi saranno utilizzati per rilasciare almeno 1 grammo delle nostre ‘nuvole’ nella stratosfera per conto vostro, compensando l’effetto di riscaldamento di 1 tonnellata di anidride carbonica per 1 anno”, sostiene la società sul suo sito web.

Lily Fuhr, vice direttore del programma del Centro per il diritto internazionale dell’ambiente (Ciel), ha dichiarato in un comunicato che, offrendo una “facile ed economica soluzione rapida” alla crisi climatica, l’azienda “fa il gioco dell’industria dei combustibili fossili”.

“La geoingegneria solare è troppo rischiosa e ingovernabile per essere perseguita. Sosteniamo il governo messicano con il suo piano di divieto e invitiamo a fermare immediatamente i nuovi voli che ‘Make Sunsets’ ha annunciato per il gennaio 2023”, ha dichiarato Fuhr.

Effetti collaterali

James Haywood è professore di scienze atmosferiche presso l’Università di Exeter e ha scritto il recente rapporto delle Nazioni Unite sulla SAI.

Ha dichiarato a Climate Home che l’esperimento Make Sunsets non comporta alcun pericolo, in quanto la quantità di zolfo è minima.

“È più che altro una trovata pubblicitaria”, ha detto, aggiungendo che ” non cambierà assolutamente nulla”

Ma l’immissione di quantità maggiori di zolfo nell’atmosfera può essere pericolosa.

Sebbene molti degli effetti collaterali della SAI possano essere evitati se si opera in modo corretto, alcuni sono molto difficili da evitare.

Ad esempio, l’immissione di grandi quantità di zolfo nell’atmosfera potrebbe aumentare le precipitazioni invernali nell’Europa settentrionale e ridurle nell’Europa meridionale, in particolare in Spagna e Portogallo.

TRADUZIONE A CURA DI NOGEOINGEGNERIA Se volete essere aggiornati sulle novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews

FONTE https://www.climatechangenews.com/2023/01/18/mexico-plans-to-ban-solar-geoengineering-after-rogue-experiment/

WALL STREET JOURNAL Mexico Bans California Climate Startup’s Experiments to Cool Atmosphere

Ovviamente, né il governo messicano né altri riconoscono le operazioni di geoingegneria già in corso.

Nel 2010 nasceva il Protocollo di Nagoya” che, dopo quello di Kyoto (non firmato dagli USA), dovrebbe impegnare i 190 Paesi membri della Convenzione per la Diversità Biologica (CBD) fino al 2020 (10 anni) e tutelare in maniera vincolante e efficace la biodiversità del nostro pianeta.

In occasione del Summit sulla Biodiversità di Nagoya, in Giappone, (la Moratoria, risultato della Conferenza, è stata pressoché ignorata dalla stampa) Pat Mooney (direttore ETC Group)  così commentava: E’ assolutamente inaccettabile che una manciata di governi dei Paesi industrializzati abbia deciso di utilizzare la geoingegneria senza approvazione…” (Reuter). In una storica decisione consensuale, la Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), a cui aderivano 193 membri ( che includeva 110  ministri dell’ambiente), chiudeva la decima riunione biennale con una moratoria de facto sui progetti e sugli esperimenti di geoingegneria.

Come spiegava Mooney a Firenze, in un’ intervista rilasciata dietro le quinte a NoGeoingegneria, si è trattato di un accordo con valore relativo, perché gli Stati Uniti non hanno ratificato la Convenzione  (e non ha firmato il Vaticano, parole di Mooney). 

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