Da un lato, negli Stati Uniti sembrano essere stati smascherati molti mali del passato e viene proclamata la volontà di pace tra Stati Uniti e Russia, dall’altro non cambia nulla, viene costruita la più grande base NATO in Europa (Romania) (che dopo tutto è una base americana in quanto la NATO è sotto la guida americana e ha sempre servito gli interessi americani), e si blocca il candidato presidente favorito della Romania – Geoergesco che è in netta opposizione al progetto. Mentre si dice che l’Europa deve badare a se stessa e armarsi – il budget militare europeo supera già quello russo, nel 2024 la spesa militare europea eccedeva quella russa del 58%.
35.000 soldati statunitensi saranno portati via dalla Germania, ma non per tornare a casa, saranno spostati a Est. la Casa Bianca sta progettando di ritirare 35.000 truppe dispiegate dalla NATO e di spostarle in Ungheria. Sì, proprio in Ungheria, dove Orban si è messo di traverso e non vuole la guerra con la Russia. E la Polonia dovrebbe assumere il ruolo della Germania.
Al momento gli Usa hanno circa 160mila soldati operanti fuori dagli Stati Uniti e molti di questi stanno in Europa: 38mila in Germania, 12mila in Italia, 14mila in Polonia. A Stoccarda, ha sede sia l’EUCOM, l’United States European Command, il comando congiunto delle forze Usa in Europa, che l’United States Africa Command responsabile delle operazioni in Africa.
Scrive il Guardian: Sta iniziando una nuova corsa agli armamenti nucleari.inizia una nuova corsa agli armamenti nucleari. Questa corsa agli armamenti sarà molto più pericolosa della prima. Sarà una corsa agli armamenti su tre fronti – ora include anche la Cina – e quindi molto più instabile di una corsa a due fronti. E sarà esacerbata dall’avvento delle armi informatiche, dell’intelligenza artificiale, della potenziale armamento dello spazio, della capacità di localizzare i sottomarini nelle profondità dell’oceano e di altri progressi tecnologici.
E come luogo in cui si trova l’arsenale di bombe, l’Europa rimane nell’occhio del ciclone.
Dieci anni di annunci, smentite, rassicurazioni e ipocrisie. Ora la realtà si impone: le nuove bombe nucleari americane B61-12 sono arrivate in Europa. E quindi anche in Italia, precisamente nelle basi di Aviano e Ghedi. La notizia non viene da Hans Kristensen, della Federation of American Scientists, che cura le statistiche sugli arsenali atomici per il Bulletin of the Atomic Scientists.
Nuove bombe nucleari americane in Italia, perché nessuno ne parla?
Ci sono conferme sull’arrivo in Italia delle nuove bombe nucleari americane B61-12 nelle basi di Ghedi e Aviano: la guerra non si ferma e nel silenzio aumenta l’arsenale atomico nel nostro Paese.
In Italia sono arrivate le nuove bombe nucleari americane. A confermarlo al Fatto Quotidiano è stato Hans Kristensen, membro della Federation of American Scientists che collabora con il Bulletin of the Atomic Scientists, la più autorevole rivista internazionale di controllo degli armamenti.
Si tratta delle bombe nucleari B61-12 inviate di recente dagli Usa a cinque paesi europei: Italia, Germania, Olanda, Belgio e Turchia. Il Belpaese, con Aviano e Ghedi, sarebbe l’unico a ospitare queste armi atomiche in due basi.
Le B61-12 sono bombe nucleari tattiche sviluppate dagli Stati Uniti. Si tratta di una versione modernizzata della bomba B61, una delle testate nucleari più longeve dell’arsenale americano, originariamente sviluppata negli anni ’60.
La potenza esplosiva di queste bombe può essere regolata a seconda della missione, con un range stimato tra 0,3 e 50 kilotoni: giusto per fare un esempio, l’atomica lanciata su Hiroshima era di 15 kilotoni.
A differenza delle versioni precedenti, la B61-12 è dotata di un sistema di guida con coda aerodinamica che le conferisce una maggiore precisione, oltre a essere stata progettata per essere sganciata da caccia e bombardieri come gli F-35, F-15, F-16 e il B-2 Spirit.
Con la guerra in Ucraina che ancora sembrerebbe essere lontana dalla sua conclusione – e con l’Europa che ha varato un piano da 800 miliardi per armarsi nel timore di un imminente conflitto con la Russia -, l’arrivo di queste nuove bombe nucleari in Italia è un dettaglio non di poco conto, ma dell’arsenale atomico presente nelle nostre due basi militari da sempre vige il massimo silenzio.
In Italia sono arrivate le nuove bombe nucleari americane
Le B61-12 sono parte del programma di condivisione nucleare della Nato e sono ospitate in diversi Paesi europei tra cui Italia – a Ghedi e Aviano -, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Turchia.
Le bombe nucleari americane presenti in Italia fanno parte del programma di condivisione nucleare della Nato (Nuclear Sharing); questo accordo prevede che alcuni Paesi dell’Alleanza, pur non possedendo ufficialmente armi nucleari, ospitino testate statunitensi sul proprio territorio e si addestrino al loro utilizzo in caso di conflitto.
Il motivo di fondo di questa presenza è da ricercare nella deterrenza nei confronti della Russia, ma in questo momento storico l’ospitare armi atomiche americane rende l’Italia un principale bersaglio di Mosca in caso di una apocalittica guerra nucleare.
Nel documento citato dal Fatto Quotidiano si stima che ad Aviano sia stoccato un numero di ordigni nucleari che va dalle 20 alle 30 unità, mentre a Ghedi dalle 10 alle 15 unità.
Queste bombe sono sotto controllo americano fino a quando non venga deciso, in caso di guerra, di trasferirle alle forze aeree del Paese ospitante, che però devono impiegarle solo con l’autorizzazione degli Stati Uniti.
FONTE https://www.money.it/nuove-bombe-nucleari-americane-italia-perche-nessuno-parla
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