TRUMP WILL FIX IT – E ANCHE FIX THE SKY?
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Questo è l’articolo più illuminante che ho letto in questi giorni sulla prossima fase del governo negli Stati Uniti, una ricerca brillante condotta dalla brillante Whitney Webb.
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Nonostante la retorica repubblicana e la politica passata di Trump sull’accordo di Parigi, l’amministrazione entrante di Trump è fortemente influenzata da figure legate ai mercati del carbonio e agli sforzi per implementare dubbi schemi di finanziamento del clima.
Di Whitney Webb
Mentre molti repubblicani hanno contestato per anni la narrativa ufficiale sul cambiamento climatico e molte delle soluzioni promosse per mitigarlo, la finanza climatica è pronta a tornare in auge nei prossimi 4 anni, sebbene i repubblicani abbiano conquistato sia la Casa Bianca che la legislatura con un margine significativo. Questo perché molti dei nomi più influenti della prossima amministrazione Trump, così come di quella precedente, sono stati profondamente coinvolti nella creazione di mercati del carbonio negli ultimi anni, mentre altri hanno una lunga esperienza nel promuovere tasse sul carbonio e altre forme di “carbon pricing”.
Il più importante di questi è Howard Lutnick, co-presidente del team di transizione di Trump, che ha dichiarato di avere il compito di trovare i “talenti” per l’amministrazione entrante. Lutnick è da tempo e attualmente a capo di Cantor Fitzgerald, che è stato uno dei primi operatori nel settore dell’emission trading e da allora è diventato un leader globale negli investimenti ESG, nel finanziamento delle “infrastrutture sostenibili” e nelle obbligazioni verdi. Ad esempio, il fondo di Cantor per le infrastrutture sostenibili è espressamente impegnato nella “trasformazione digitale, nella decarbonizzazione e nel miglioramento e ammodernamento delle infrastrutture obsolete”, mentre “un obiettivo primario del fondo sarà quello di investire in emittenti che contribuiscono a raggiungere alcuni obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite attraverso i loro prodotti e servizi”. Inoltre, il principale componente di un altro fondo infrastrutturale di Cantor è Invenergy, una società di energia rinnovabile che ha ricevuto una quantità significativa di sussidi dal controverso Inflation Reduction Act di Biden ed è gestita dal primo “miliardario del vento” del Paese, Michael Polsky.
The Satellogic board
Lutnick fa anche parte del consiglio di amministrazione di una società di sorveglianza satellitare chiamata Satellogic. Oltre a Lutnick, l’ex segretario al Tesoro di Trump, Steve Mnuchin, ne presiede il consiglio di amministrazione e vi fa parte anche Joe Dunford, l’ex capo dello Stato Maggiore dell’esercito statunitense sotto Trump. Satellogic è parte integrante di un consorzio che cerca di utilizzare accordi contrattuali opachi a livello comunale per imporre all’America Latina un massiccio mercato del carbonio basato sulla blockchain. Questo mercato del carbonio, che opera sotto la sigla GREEN+, è costruito su una side-chain di Bitcoin e, come già riportato, il suo schema di crediti di carbonio è profondamente scorretto per le comunità latinoamericane. Ad esempio, l’unico denaro che le comunità potrebbero ricavare dal programma sarebbe disponibile solo per i progetti “sostenibili” approvati da GREEN+, mentre i membri di GREEN+ raccoglierebbero la maggior parte dei profitti. Il programma sottoporrebbe inoltre le comunità all’apparato di sorveglianza satellitare di Satellogic (legato al governo statunitense e all’intelligence israeliana) senza il loro consenso.
Inoltre, GREEN+ è notevolmente legato a figure vicine agli alleati di Trump sul territorio. Ad esempio, una figura importante del partito politico di Nayib Bukele – il sindaco di San Salvador Mario Durán – è vicepresidente di uno dei principali gruppi che orchestrano lo schema GREEN+, mentre la rete Endeavor Argentina, che ha legami molto stretti con l’argentino Javier Milei, è anch’essa strettamente legata a Satellogic. Ad esempio, Satellogic stessa è una società sostenuta da Endeavor, mentre il primo imprenditore miliardario di Endeavor, Marcos Galperín di MercadoLibre, fa parte del consiglio di amministrazione di Satellogic. Inoltre, un importante investitore di Satellogic, l’emittente di stablecoin in dollari Tether, è strettamente legato a Howard Lutnick. Lutnick è da tempo uno dei principali sostenitori di Tether e Cantor Fitzgerald custodisce la maggior parte dei Treasury statunitensi di Tether che sostengono la loro stablecoin e il suo ancoraggio al dollaro statunitense.
Oltre a Lutnick, il sostenitore e donatore di Trump Elon Musk, ha promesso di lavorare con Lutnick per inaugurare un’era di “efficienza” governativa senza precedenti, ha investito moltissimo nella tecnologia di rimozione del carbonio e ha persino creato un premio da 100 milioni di dollari per stimolare nuovi metodi di rimozione del carbonio. Musk aveva precedentemente rotto i rapporti con Trump durante la sua precedente amministrazione, dopo che Trump si era tirato fuori dall’accordo sul clima di Parigi nel 2017. Musk è da sempre un sostenitore delle tasse sulle emissioni di anidride carbonica. In passato Musk ha esercitato pressioni sull’amministrazione Biden per l’implementazione di una tassa sul carbonio, una politica sostenuta dal Segretario al Tesoro di Biden, Janet Yellen.
In ogni caso, sotto l’amministrazione Trump, la spinta per una carbon tax è stata guidata dai repubblicani, a testimonianza del sostegno bipartisan di questa politica. La proposta dell’era Trump, nota come piano Baker-Shultz, prevedeva l’abrogazione delle norme sulle emissioni dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e il ritiro di alcune politiche climatiche dell’era Obama, in cambio della loro sostituzione con una carbon tax. Il piano è stato presentato come un modo per “lasciare che sia il mercato a decidere” il prezzo delle emissioni di carbonio, anziché il governo. Qualcosa di simile potrebbe essere messo in atto dalla prossima amministrazione Trump come “compromesso” che vedrebbe il ritiro delle politiche climatiche dell’era Biden, contro cui Trump ha fatto campagna elettorale, in cambio dell’implementazione di una qualche forma di “carbon pricing”, come una carbon tax.
Il piano Baker-Schultz prende il nome da James Baker e George Schultz, due repubblicani che hanno lavorato nelle amministrazioni Reagan e Bush senior. Questo è un fatto degno di nota, poiché è stato durante l’amministrazione Bush senior che lo scambio di emissioni è stato creato per la prima volta con il sostegno del governo. Il padre dello scambio di emissioni, prima per l’anidride solforosa e poi di nuovo per il carbonio, è Richard Sandor, un ex dirigente della Drexel Burnham Lambert, corrotta e piena di scandali (il più famoso criminale della Drexel – Michael Milken – è stato graziato da Trump durante il suo precedente mandato). Drexel è stata una figura chiave negli scandali finanziari degli anni ’80, tra cui la crisi di Savings & Loans, che aveva legami intimi con James Baker e la famiglia Bush, oltre che con la CIA e il crimine organizzato.
Sandor è anche considerato il padre dei derivati finanziari e ha contribuito alla stesura della componente “cap and trade” del Protocollo di Kyoto. Lo ha fatto in diretta collaborazione con Maurice Strong, l’architetto dell’Agenda 21, il precursore degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Strong era anche un collaboratore di lunga data di David Rockefeller, un magnate del petrolio e un funzionario delle Nazioni Unite notoriamente corrotto, che in seguito dovette fuggire dal Nord America per trasferirsi in Cina a causa del suo coinvolgimento nello scandalo ONU oil-for-food (ndt: non mi è chiara questa fuga). Sandor ha poi esercitato una forte influenza sulle politiche climatiche dell’era Obama, ma ha anche stretti legami con figure dell’era Trump, come J. Christopher Giancarlo – che è stato nominato presidente della CFTC da Trump nel 2017. Giancarlo, uno dei principali sostenitori della trasformazione del dollaro statunitense in una valuta digitale programmabile e sorvegliabile dal settore privato, ha definito Sandor “uno dei veri sviluppatori visionari di nuovi prodotti finanziari”.
Infine, lo stesso scambio di emissioni è stato originariamente una politica repubblicana e da allora è stato promosso in modo bipartisan per diversi decenni. Sebbene Trump abbia ritirato gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi, il ruolo di primo piano di Lutnick e Musk (che l’ultima volta aveva tagliato i ponti con Trump a causa della politica climatica) nella definizione delle politiche e delle scelte di gabinetto della prossima amministrazione suggerisce che Trump abbia ora ammorbidito la sua posizione sulle soluzioni climatiche “basate sul mercato”. Per chiunque abbia seguito la politica di Trump fin dal suo primo mandato, era abbastanza chiaro che Trump – come ogni politico americano – è solitamente disposto a dare a Wall Street ciò che vuole. Alcuni esempi di questo comportamento sono stati il dare a Larry Fink, il vero e proprio re dell’ESG, il controllo quasi completo sulla politica fiscale degli Stati Uniti durante la Covid, con un conseguente trasferimento di ricchezza massiccio, e Trump ha anche deregolamentato l’industria bancaria nonostante nel 2015-2016 avesse fatto una campagna per il ripristino della Glass Steagall e di altre regolamentazioni sulle banche più grandi. (Anche altre industrie i cui prodotti hanno importanti conseguenze sull’ambiente e sulla salute pubblica, come le colture OGM, sono state pesantemente deregolamentate durante la prima amministrazione Trump).
Sebbene sia certamente vero che i repubblicani nella legislatura hanno ampiamente respinto le tasse e i mercati del carbonio all’inizio di quest’anno, il fatto che Trump si sia circondato di sostenitori della finanza climatica e il fatto che Wall Street abbia bisogno della finanza climatica per sbloccare un’intera nuova classe di asset per alimentare il proprio casinò (per evitare che crolli) sono forti indicatori del fatto che una sorta di “carbon pricing” è in cantiere. Anche figure di spicco del movimento di “unità” MAHA, come l’ex vicepresidente di RFK Jr. Nicole Shanahan, hanno sostenuto la necessità di utilizzare i crediti di carbonio tokenizzati per facilitare la stampa di denaro del governo statunitense (cioè il “quantitative easing”) e la gestione del debito degli Stati Uniti. Con una crisi del debito statunitense alle porte e Howard Lutnick, uno dei maggiori trader del debito pubblico americano, alla guida della scelta del prossimo gabinetto di Trump, la probabilità di un mercato del carbonio non è mai stata così alta, nonostante la recente vittoria repubblicana.
Immagine in evidenza: Elon Musk (a destra) parla a un comizio della campagna elettorale di Trump dell’ott obre 2024 insieme a Howard Lutnick (a sinistra)
TRADUZIONE A CURA DI NOGEOINGEGNERIA
FONTE https://unlimitedhangout.com/2024/11/investigative-reports/get-ready-for-the-republican-carbon-market/
NEWS: Trump intende ritirarsi dall’accordo di Parigi sul clima
L’uscita dal trattato è uno dei primi segnali di come il presidente eletto intenda disfare l’eredità di Joe Biden.
Gli Stati Uniti hanno l’abitudine di non firmare, come nel caso dell’accordo di Kyoto e della moratoria di Nagoya sulla geoingegneria.
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