Esiste una moratoria che vieta l’uso della geoingegneria, ma quasi nessuno ne è al corrente.
Gli USA sono quasi l’unico paese al mondo che non ha ratificato la convenzione di Nagoya del 2010, moratoria de facto sui progetti e sugli esperimenti di geoingegneria.
GEOINGEGNERIA ATMOSFERICA e MANIPOLAZIONI CLIMATICHE
Nel 2010 nasceva il “Protocollo di Nagoya” che, dopo quello di Kyoto (non firmato dagli USA), dovrebbe impegnare i 190 Paesi membri della Convenzione per la Diversità Biologica (CBD) fino al 2020 (10 anni) e tutelare in maniera vincolante e efficace la biodiversità del nostro pianeta.
In occasione del Summit sulla Biodiversità di Nagoya, in Giappone, (la Moratoria, risultato della Conferenza, è stata pressoché ignorata dalla stampa) Pat Mooney (direttore ETC Group) così commentava: “E’ assolutamente inaccettabile che una manciata di governi dei Paesi industrializzati abbia deciso di utilizzare la geoingegneria senza approvazione…” (Reuter). In una storica decisione consensuale, la Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), a cui aderivano 193 membri ( che includeva 110 ministri dell’ambiente), chiudeva la decima riunione biennale con una moratoria de facto sui progetti e sugli esperimenti di geoingegneria.
Come spiegava Mooney a Firenze, in un’ intervista rilasciata dietro le quinte a NoGeoingegneria, si è trattato di un accordo con valore relativo, perché gli Stati Uniti non hanno ratificato la Convenzione (e non ha firmato il Vaticano, parole di Mooney).
L’ ETC Group si è fatto difensore dei diritti umani e ambientali. Ha descritto la situazione nel 2010:
“Il lancio della geoingegneria come ‘piano B’ si sta realizzando con abilità: prestigiosi comitati di esperti sponsorizzati da gruppi autorevoli, valanghe di articoli nelle riviste scientifiche di gennaio, e, soprattutto nei paesi nordici, schiere di politici in preda al panico, che annuiscono nervosamente agli appelli degli scienziati per la “necessità di trovare un piano B”. (1)
Mooney è noto per le sue denunce e per le sue preoccupazioni, così come un altro nobel alternativo, ROSALIE BERTELL. Tra di loro vi era un rapporto di reciproca stima, come afferma Mooney in quell’ intervista del 2012. Avevamo chiesto a Mooney: “Quando si attuerà ciò che è progettato ormai in ogni suo dettaglio?”
Sarà una collasso grave ad avviare le operazioni di Solar Radiation Management, una situazione che “non lascerà via d’uscita”, un mantra recitato con insistenza da alcuni scienziati, sottolinea Mooney. In quel momento decollerà allora la flotta degli aerei con i loro 200 milioni di tonnellate di nanoparticolato da diffondere nell’atmosfera.
I cieli dicono altro, ed altro dicono la analisi dei fall-out: le flotte sono ormai partite da tempo.
(1) ETC Group, “Top-down Planet Hackers Call for Bottom-up Governance: Geoengineers’ Bid to Establish Voluntary Testing Regime Must Be Opposed,” 11 Feb 2010. http://www.etcgroup.org/en/node/5073
VIDEO
STOP GEOENGINEERING – GIÙ LE MANI DA MADRE TERRA! (INTERVISTA CON PAT MOONEY) PDF Intervista Mooney Italiano
MORATORIA
Comunicato stampa dell ETC-Group: Moratoria sulla Geoingegneria all’ONU ministeriale in Giappone
NAGOYA, Giappone – in una storica decisione consensuale, la Convenzione sulla Diversità Biologica di 193-membri (CBD) chiuderà la decima riunione biennale con una moratoria de facto sui progetti ed esperimenti di Geoingegneria.
“Qualsiasi sperimentazione pubblica o privata o mossa avventata destinata a manipolare il termostato planetario sarà in violazione di questo consenso delle Nazioni Unite accuratamente redatto,” ha dichiarato Silvia Ribeiro, direttore del gruppo ETC dell’America latina .
L’accordo, raggiunto durante la parte ministeriale del meeting di due settimane, che includeva 110 ministri dell’ambiente, invita i governi a garantire che nessuna attività di Geoingegneria si svolgerà fino a che i rischi per l’ambiente e la biodiversità e gli impatti sociali, culturali ed economici associati non sono stati meditati in modo appropriato. Il segretariato della Convenzione è stato anche incaricato di riferire in merito a varie proposte di Geoingegneria e possibili misure di regolamentazioni intergovernative.
La decisione, presa con un consenso insolitamente forte, si basa sulla moratoria del 2008 sulla fertilizzazione dell’oceano. Quell’accordo negoziato al COP 9 a Bonn, mette un freno alla serie di “esperimenti” falliti – pubblici e privati – per sequestrare il biossido di carbonio atmosferico nelle profondità degli oceani attraverso la diffusione di sostanze nutritive sulla superficie del mare. Da allora, l’attenzione è stata rivolta ad una serie di proposte futuristiche per bloccare una percentuale di radiazione solare attraverso interventi su larga scala nella stratosfera, atmosfera e nello spazio esterno che modificherebbero temperature e precipitazioni globali.
“Questa decisione porta chiaramente la regolamentazione della geoingegneria, presso le Nazioni Unite a cui appartiene”, ha detto il Direttore Esecutivo dell’ETC Group Pat Mooney. “Questa decisione è una vittoria del buon senso, e della precauzione. Non inibirà la legittima ricerca scientifica. Decisioni in materia di geoingegneria non possono essere prese da piccoli gruppi di scienziati provenienti da un piccolo gruppo di paesi che stabiliscono ‘orientamenti volontari’ utili solo a se stessi sull’hacking del clima.
Per quanta poca credibilità possano avere avuto questi tentativi in alcuni circoli politici nel Nord del mondo, è stata distrutta da questa decisione. La Royal Society del Regno Unito e i suoi partners devono cancellare la loro Iniziativa di Gestione della Radiazione Solare e rispetto a quello che i governi del mondo hanno collettivamente deciso, le future deliberazioni sulla geoingegneria dovranno avvenire in seno all’ONU, dove tutti i paesi hanno un posto a tavola e in cui la società civile può controllare ed influenzare quello che stanno facendo “.
I delegati a Nagoya ora hanno chiaramente capito la potenziale minaccia che lo sviluppo – o anche gl esperimenti in campo – delle tecniche di Geoingegneria pone per la tutela della biodiversità. La decisione è stata elaborata nelle lunghe e difficili sessioni di tarda notte di un gruppo di “amici della presidenza”, alla presenza del gruppo ETC, e adottata dal Working Group 1 Plenary il 27 ottobre 2010. Il Presidente delle negoziazioni su clima e biodiversità ha definito il testo finale ” un compromesso molto delicato”. Tutto ciò che resta da fare ora è passarlo attraverso la plenaria finale alle 6 PM di venerdì (ora di Nagoya).
“La decisione non è perfetta,” ha detto Neth Dano del gruppo ETC delle Filippine. “Alcune delegazioni sono comprensibilmente preoccupate che la definizione provvisoria di Geoingegneria è troppo limitata, perché non include tecnologie di Cattura e Deposito del Carbonio. Prima della prossima riunione della CBD, ci sarà l’opportunità di considerare tali questioni in modo più dettagliato. Ma le soluzioni tecnologiche per il clima sono ora stabilmente nell’agenda delle Nazioni Unite e porteranno ad mportanti dibattiti mentre si avvicina il ventesimo anniversario dell’Earth Summit. Un cambiamento, naturalmente, è essenziale e la Geoingegneria non è chiaramente la strada da percorrere.”
Fonte: ETC Group
Traduzione: Dakota Jones http://ilupidieinstein.blogspot.it/2010/10/moratoria-sulla-geoingegneria-bloccate.html
PUBBLICATO NEL 2017
VEDI ANCHE
ONU: Geoingegneria, economicamente e socialmente inattuabile
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