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Nuvole a forma di cicatrice nella British Columbia
La spiegazione scientifica a prova di complottista di due curiose formazioni nuvolose fotografate sopra al Nord Pacifico nelle ultime settimane.
Nelle ultime settimane i cieli della British Columbia (Canada) sono stati attraversati da almeno un paio di curiose formazioni nuvolose, simili a “tagli” inferti nel manto rossastro delle nubi.
NUVOLE COL BUCO. Si tratta di fallstreak hole, la versione allungata delle hole punch cloud, termini inglesi che descrivono una sorta di “buco” che si forma nelle nuvole di media o alta quota, come gli altocumuli (2.500-6000 m), in particolari condizioni di pressione.
Un’altra nube simile fotografata nei cieli del Nord Pacifico nelle scorse settimane. | DARCEY MIDDLETON
COME SI FORMANO. Gli altocumuli sono spesso composti da minuscole goccioline d’acqua vicine al punto di congelamento; il passaggio di un aereo attraverso queste nubi genera squilibri di pressione che possono portare alla formazione di piccoli cristalli di ghiaccio. Questi fanno velocemente congelare, in una reazione a catena, le gocce d’acqua vicine, finché una parte di nube inizia a gonfiarsi e precipitare, lasciando dietro di sé un “buco” che si fa sempre più grande mano a mano che il congelamento si estende. Ecco spiegate le suggestive “cicatrici” nel cielo. FONTE
Spiegazioni più veritiere
Si tratta di nubi inseminate.
La tecnica del cloud seeding è utilizzata dagli anni ’40 e non è regolamentata
Vincent Schaefer (1906–1993) scoprì il principio della semina delle nuvole nel luglio 1946 attraverso una serie di eventi fortuiti, durante una scalata sul Monte Washinghton, nello Stato di New York. In seguito ad una discussione con il premio nobel Irving Langmuir, Schaefer, che era un suo collaboratore, ebbe l’idea di creare nubi sovraraffreddate usando una speciale microfibra. Usò centinaia di sostanze potenziali per stimolare la formazione di cristalli di ghiaccio, come sale, talco in polvere, terra ed altre sostanze chimiche, finché in quello stesso mese, proprio nel giorno più caldo ed afoso, mentre stava conducendo esperimenti allo Schenectady Lab., notò che l’aria non si era raffreddata abbastanza. Decise, quindi, di innescare il processo usando ghiaccio secco per abbassare la temperatura, ed in effetti si ebbe la formazione di milioni di microcristalli, con un grado di riflessione della luce così alto da illuminare la maggior parte della stanza. L’esperimento fu facilmente replicato, ed egli stabilì anche in −40 °C il limite di temperatura per la formazione di ghiaccio.[1]
Contemporaneamente il noto climatologo Bernard Vonnegut, fratello dello scrittore Kurt Vonnegut e collega di Schaefer, creò un metodo di inseminazione usando iodio ed argento per produrre ioduro d’argento. Mentre Schaefer alterava la temperatura all’interno della nuvola, Vonnegut ne alterava la struttura cristallina sfruttando la proprietà detta parametro di rete tra due tipi di cristallo (in seguito la cristallografia del ghiaccio fu la base teorica del racconto di Kurt Vonnegut Ghiaccio-nove). FONTE
SITO HISTORICAL CLOUD SEEDING -1946
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