Così la scienza punta a mitigare gli uragani
Guido Visconti, fisico dell’atmosfera all’Università dell’Aquila: «Scaricando nell’atmosfera milioni di tonnellate di anidride solforosa si ridurrebbe l’apporto di vapore acqueo che alimenta la furia dei cicloni tropicali»
L’ intervista è uscita in questi giorni. FONTE: CORRIERE.IT – Leggi tutto
La proposta di spruzzare zolfo in atmosfera non è certo nuova. Ma forse non era sufficientemente convincente?
“Riempiamo il cielo di zolfo” (nel 2009)
Non è la prima volta che se ne parla. Ogni tanto questa idea balzana torna alla ribalta, ma ad appoggiarla stavolta c’è anche la prestigiosa rivista scientifica e un premio Nobel. FERRUCCIO TRIFIRÒ, preside della Facoltà di Chimica Industriale all’Università di Bologna, spiega perché si tratterebbe di un impresa assurda e dannosa
Qualche tempo fa era tornata alla ribalta una proposta avanzata nel 2006 dal premio Nobel Paul Crutzen, che a sua volta riprendeva un’idea del fisico russo Mikhail Budyko di trent’anni prima: entrambi prospettavano la soluzione radicale del problema del riscaldamento globale ottenuta avvolgendo il Pianeta con uno strato di anidride solforosa (ovvero biossido di zolfo, SO2) dopo aver sparato zolfo nella stratosfera. Budyko pensava di “sprayarlo” da un Boeing 747…
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Mikhail Budyko.
Già nel 1974 Budyko calcolava che se il riscaldamento globale dovesse diventare una minaccia seria, si poteva mandare aerei in stratosfera e sparare zolfo. L’ idea è stata ripresa da Paul Crutzen. Budyko aveva suggerito di far spargere da appositi aerei dell’anidride solforosa (SO2) nell’atmosfera, dove avrebbe reagito con acqua e altre molecole formando particelle di solfato, le medesime che sono presenti nelle ceneri vulcaniche. VEDI QUI http://arxiv.org/pdf/1406.6028.pdf
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