L’asteroide Ryugu è stato appena colpito dagli scienziati giapponesi della JAXA. Ecco perché.

Con un proiettile lanciato a grande velocità, la sonda giapponese Hayabusa 2 ha colpito l’asteroide Ryugu. Lo scopo della missione è di lanciare verso lo spazio dei detriti da ”catturare” e riportare sulla Terra. Quello effettuato dalla sonda giapponese è il primo esperimento al mondo di collisione su un asteroide, in grado di generare un cratere che, come spiegano gli esperti di Jaxa, l’agenzia spaziale giapponese, in futuro sarà analizzato attraverso un robot. Il missile, dal nome Small carry-on impactor (Sci), aveva un peso di 9,5 chili ed è stato lanciato ad una distanza di 500 metri dalla superficie dell’oggetto.

Per evitare collisioni con la polvere che si è generata a causa dell’impatto, la sonda si è allontanata preventivamente dal luogo dell’impatto. Le prime immagini inviate dalla missione mostrano i dettagli dell’esplosione confermando come sia andato ”tutto come previsto”. Il materiale della profondità dell’oggetto, considerato ”maggiormente puro” in quanto non oggetto delle radiazioni solari, sarà analizzato dalla sonda. Si tratterà di informazioni preziose, perché provenienti da una roccia cosmica antichissima, con materiale organico risalente a 4,6 miliardi di anni fa. Il rientro della missione sulla Terra è previsto nel 2020. FONTE

Ryugu, pubblicati su Science i primi risultati

VEDI ANCHE

L’ ASTEROIDE COME ARMA?

 

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.