A volte ritornano. È il caso dell’asteroide-teschio che si sta riavvicinando alla Terra dopo tre anni. Leggi qui

 

Carl Sagan: “cercando di proteggere il pianeta dagli impatti potremmo fornire i mezzi per distruggerlo ….”

 

NASA, Europa e Giappone sono in prima linea nella caccia agli asteroidi. La missione giapponese entrerà nel vivo …, per quella congiunta statunitense ed europea si dovrà attendere il 2022. Oggetto di indagine sono le due facce della medaglia di questi “sassi” spaziali: da una parte la minaccia che costituiscono per la Terra, dall’altra le potenziali risorse che trasportano…Più che la potenziale ricchezza, ad attirare l’attenzione popolare sugli asteroidi sovente è la minaccia che costituiscono. Che gli asteroidi siano un potenziale pericolo per la Terra è chiaro da tempo, e quanto ci ha mostrato la finzione holliwoodiana di Armageddon è solo una delle tante opzioni che abbiamo per cercare di difenderci. Nella realtà di proposte per salvare la Terra da questa minaccia cosmica ce ne sono state tante negli anni, dal bersagliarli con le bombe atomiche proiettili iperveloci, fino a deviarne la rotta con impatti di vario genere. LEGGI QUI 

Gli scienziati stanno costruendo una nuova arma laser che in futuro proteggerà la Terra dagli asteroidi più pericolosi. Si tratta di un sistema denominato De-Star, o sistema di energia diretta per il targeting degli asteroidi e utilizzerà raggi laser per intercettare e deviare le rocce spaziali. Il progetto è stato dibattuto per anni, ma adesso sembra davvero sia stata trovata una soluzione praticabile per scongiurare i pericolosi “Near Earth Objects” (NEO). Il sistema è il frutto del lavoro degli scienziati di UC Santa Barbara, capitanati dal fisico Philip Lubin e dal professor Gary Hughes. A dire la verità è in progetto anche un altro sistema più piccolo, chiamato DE-STARLITE, ma gli astronomi ad ora si stanno concentrando soprattutto sul primo, molto più dispendioso ed efficace.

asteroidi

NASA, ecco l’arma laser che proteggerà la Terra dagli asteroidi

La tecnologia di questo dispositivo è disponibile sin da oggi, anche se la sfida principale, con la costruzione di DE-STAR, è quella di creare un dispositivo che abbia dimensioni perfette per essere efficace”, riferisce Qicheng Zhang, dell’Università della California. In un articolo pubblicato quest’anno sulla rivista “Earth and Planetary Astrophysics”, Zhang spiega come i laser potrebbero spostare e/o vaporizzare un asteroide in rotta di collisione con la Terra; l’esperto riferisce che un sistema di difesa planetario orbitale potrebbe riscaldare gli asteroidi fino al punto di portarli alla vaporizzazione. Pensate, l’arma laser DE-STAR potrebbe deviare asteroidi anche di 330 piedi di diametro da una distanza di circa due milioni di miglia. E non è tutto, perché il sistema DE-STAR potrebbe essere sfruttato anche per molti altri usi, sempre inerenti agli asteroidi e agli altri corpi celesti minacciosi per la Terra.

LEGGI QUI https://www.scienzenotizie.it/2016/03/03/nasa-ecco-larma-laser-che-proteggera-la-terra-dagli-asteroidi-5513962

 

L’ ASTEROIDE COME ARMA?

IL MACROINGEGNERE CHE SOGNO’ DI SPACCARE IL CONTINTENTE AMERICANO FACENDO PRECIPITARE APPOSITAMANTE UN ASTEROIDE SULLA TERRA 

SUPERATO PERFINO IL PROGETTO DI TERRAFORMING DI EDWARD TELLER (PLOWSHARE)

Siamo nel 1971 e a Tucson si svolge il primo congresso internazionale sulla fisica degli asteroidi. Una data epocale, dato che da quel momento gli asteroidi smettono di essere solo punti luminosi, ma diventano entità fisiche. Qualcuno, però, era già troppo avanti…

A seguito del Congresso “Physical Studies of Minor Planets”, tenutosi a Tucson (Arizona) nel 1971, viene pubblicato un volume storico dell’Unione Astronomica Internazionale, che raccoglie i discorsi invitati e una selezione delle relazioni presentate al meeting. Per le relazioni vale la regola dei “referee”, ossia degli arbitri che giudicano se i lavori siano scientificamente validi. Tra questi vi è un articolo di  Samuel Herrick, del Caltech di Los Angeles. Sicuramente è un esperto di dinamica asteroidale e non certo un dilettante allo sbaraglio. Tuttavia, il suo lavoro lascia i “referee” di stucco. …Ecco un brano molto indicativo dell’articolo dal titolo “Exploration and exploitation of Geographos in 1994” , tradotto in italiano (letteralmente):“… Una luce accecante attraversa il cielo notturno di Quito, Bogotà, Medellin; un enorme scossone sulla terra e nell’aria si estende nella giungla inesplorata del nord-ovest della Colombia. Per la prima volta uno sforzo cosciente della mente umana domina l’energia del Sistema Solare e incrementa enormemente la sempre più magra quantità di materiali fondamentali per l’uomo.

Anno: 1994   Giorno: 25 agosto

Risultato: un nuovo canale tra due oceani e la possibilità di estrarre un tesoro di circa 300 miliardi di dollari (1969) in nichel e altri metalli pesanti come l’osmio, l’iridio, il platino, l’oro, ecc.

Problemi: enormi, stimolanti, costruttivi …”

Il nuovo Canale di Panama che poteva essere scavato da Geographos nel suo passaggio ravvicinato del 1994 (leggermente modificato…)

Cosa proponeva l’articolo di Herrick? Presto detto. Nel 1994 ci sarebbe stato un passaggio ravvicinato dell’asteroide 1620 Geographos con la Terra. L’oggetto, scoperto nel 1951, era a quel tempo l’asteroide più allungato che si conoscesse: 5 x 2 km, un vero sigaro! Si poteva intervenire fin da subito con manovre spaziali più o meno attuabili e modificare l’orbita del piccolo corpo celeste per farlo cadere sul nostro pianeta con velocità e modalità perfettamente controllate. Geographos si sarebbe schiantato con un bassissimo angolo di incidenza nella giungla della Colombia occidentale, scavando un canale artificiale tra Oceano Atlantico e Pacifico. A quei tempi il commercio con le navi era ancora importantissimo e il canale di Panama non riusciva a soddisfare tutte le richieste. Inoltre,  il corpo celeste non si sarebbe distrutto completamente e avrebbe fornito una straorinaria miniera a cielo aperto.

Cosa pensate che abbiano concluso i referee? Articolo bocciato, non senza parecchie risatine e un po’ di sguardi sprezzanti da parte di molti colleghi. Era appena cominciata una nuova fase di studio, con risvolti interessantissimi, e già erano entrati in gioco i soliti pazzoidi con idee assurde.

In realtà, la fisica degli asteroidi fece in fretta passi da gigante  e nel 1979 si tornò a Tuscon (questa volta  ero presente anch’io) con una mole di dati e di idee innovativi ed esaltanti. Anche la meccanica celeste era andata di conserva e si era resa conto che quei puntini luminosi avevano una massa e contenevano materia. Eravamo un gruppo di giovani pieni di entusiasmo e di voglia di costruire partendo praticamente da zero. E anche con un’apertura mentale profondamente cambiata.

Il povero Samuel Herrick era scomparso nel 1974, profondamente colpito nel suo amor proprio da quel rifiuto troppo conservativo e sprezzante. Non possiamo, però, nemmeno dare troppa colpa ai referee del 1971: si era ancora indietro e le menti si stavano appena aprendo. Samuel era andato troppo in là, estrapolando tecniche e meccanismi ancora all’ABC. Il suo progetto non sarebbe stato realizzabile nel 1979, ma sicuramente degno di considerazione e pieno di spunti per il futuro. Non per niente, ormai si parla di deviare asteroidi, con varie tecniche, senza alcun problema di credibilità.

Conclusione della storia? Il lavoro di Herrick venne inserito come relazione invitata e presentato dalla figlia al Congresso del 1979. L’articolo fu pubblicato integralmente nel volume (Asteroid 1) che ne seguì.

Che dirvi? Anche la Scienza ha spesso e volentieri gli occhi velati da visioni troppo conservative. Basterebbe chiedere a Galileo Galilei e a Giordano Bruno

Oggi sappiamo che gli asteroidi potrebbero essere miniere eccezionali e  basi spaziali quasi perfette. Inoltre, sarebbero essi stessi astronavi estremamente economiche, sia per missioni scientifiche che per ipotetici viaggi “turistici”. Più che spiegarvi il “perché” a parole, basta mostrarvi la figura che segue, relativa al piccolo asteroide 3554 Amun. Esso è di tipo “M”, ossia ricco di metalli pesanti (e preziosi).

La sua orbita molto allungata oltrepassa quella di Giove e passa vicino alla Terra e a Venere. Ecco tutto ciò che potrebbe regalarci:

(1) Il propellente per alcune manovre, offerto “in loco”

(2) Alberghi viaggianti, fattorie, stazioni di servizio, ecc.

(3) Il 30% dei minerali estratti nella storia dell’uomo

(4) 30 miliardi di tonnellate di ferro

(5) 1 milione di tonnellate di platino e affini ….

FONTE http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2017/09/17/miei-amici-asteroidi-4-un-canale-panama-grazie-geographos/

ASTEROIDI COME ARMA?

La Rand Corporation dedica un capitolo a questa prospettiva e possibilità https://www.jstor.org/stable/10.7249/mr1209af.18?seq=1#page_scan_tab_contents

DIFESA O MINACCIA?

Carl Sagan: cercando di proteggere il pianeta dagli impatti potremmo fornire i mezzi per distruggerlo 

Carl Sagan worries that ‘if you have the capability of moving a threatening asteroid . . . you also have the capability of moving a nonthreatening object so it does intercept the Earth’. Even making an inventory of near-Earth asteroids poses a risk, he says, because it provides a growing list of objects that could be redirected onto a collision course. Sagan stresses that he is ‘not saying we should stop looking’, but that we should think about the ‘deflection dilemma’ – that by trying to protect the planet against impacts we could provide the means to destroy it. FONTE

 

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