Massima allerta per domani pomeriggio, quando è previsto un forte vento.

Incendi al nord : il Piemonte in fiamme, è stato di calamità. Interi paesi avvolti dal fumo

Situazione di massima emergenza al nord a causa degli incendi. Siccità alle stelle e presenza del vento sono determinanti. Chiesto lo stato di calamità.

Incendi al nord/ Davvero critica la situazione al nord Italia, in particolare sui settori più occidentali dove il connubio terrificante tra siccità e vento sta causando incendi vasti e numerosi. Situazione di totale emergenza in Piemonte dove bruciano intere vallate tra torinese e cuneese : da molti giorni sono a lavoro oltre 120 Vigili del Fuoco e oltre 200 volontari. In soccorso sono giunti anche tre canadair e sei elicotteri.

La situazione, afferma il presidente Sergio Chiamparino, “resta difficile”, e la Regione si prepara a chiedere lo stato di calamità.
Gli incendi nel torinese stanno colpendo in maniera particolare le aree di Cumiana, Caprie (dove sono state evacuate alcune persone) e Cantalupa, dove ieri un ragazzo di 26 anni è morto di infarto mentre tentava di fermare il fronte delle fiamme, spostando via tronchi e arbusti.

Le fiamme minacciano Casa Canada, lo chalet in legno allestito dalla delegazione canadese a Torino, in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006, e poi donato al Cai di Pinerolo. Criticità anche nel Cuneese, in particolare nei comuni di Pietraporzio e Casteldelfino. Evacuate alcune persone dalla borgata di Pui, è chiusa al traffico la statale 21 del Colle della Maddalena. Centinaia gli ettari di abeti e pini cembri andati in fiamme.
Il fumo prodotto dai numerosi incendi si sta ammassando nei bassi strati della pianura Padana ( a causa dell’alta pressione presente sul nord Italia) e ciò ha permesso la formazione di una vasta nube ben visibile anche dal satellite. Molti paesi inoltre sono totalmente invasi dal fumo, come fosse nebbia.

La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente nei prossimi giorni a causa del ritorno dei forti venti di Foehn.

Articolo di Raffaele Laricchia

Fonte http://www.inmeteo.net/blog/2017/10/26/incendi-al-nord-piemonte-fiamme-calamita.-interi-paesi-avvolti-dal-fumo/

Piemonte, emergenza incendi: 60 Comuni in allarme, bruciano 1.600 ettari di vegetazione

Il fuoco brucia le vallate di Torinese e Cuneese, in Piemonte. L’emergenza incendi – secondo i dati divulgati da Legambiente – Interessa una sessantina di Comuni, con oltre 1.600 ettari di vegetazione percorsi dal fuoco. Un contesto aggravato dal fatto, sostiene l’associazione, che si è appena chiusa la seconda estate più calda degli ultimi 60 anni, con un’anomalia termica positiva di 2,5 gradi e un deficit pluviometrico del 20%. Da giorni sono al lavoro 120 vigili del fuoco e 200 volontari Aib della Regione. Tre i canadair e sei gli elicotteri a disposizione, la cui operatività è però condizionata dal fumo e dalle condizioni meteo. Ed è allarme per il ritorno di forti venti sulle Alpi, previsto per domani dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale. CONTINUA A LEGGERE QUI

Un pensiero dai NoTav per la Val di Susa in fiamme

Nella notte è apparso sul sito di lotta NoTav un pensiero per la Val di Susa in fiamme. Si legge sul sito: Scriviamo queste righe con il pensiero alle nostre montagne, mentre ancora bruciano e gli interventi continuano. Fiamme altissime e fronti di fuoco immensi stanno attraversando la valle e tutta la Regione Piemonte da domenica.

Piccoli focolai nell’arco di poche ore hanno percorso anche duemila metri di dislivello muovendosi poi per chilometri spinti da un forte ed eccezionale vento fino alla tarda serata di lunedì. Frazioni intere e paesi evacuati, scuole chiuse e migliaia di ettari bosco bruciati sono un primo provvisorio bilancio dei danni.

Un’attacco di forza naturale enorme ed immenso. La risposta del territorio altrettanto forte. Centinaia di persone, volontarie e non, che insieme hanno risposto. In condizioni disperate, chi pronto ed attrezzato, chi in modo più spontaneo, accomunati dalla tristezza e dalla rabbia disegnate sui loro visi sporchi e anneriti dalle fiamme. Non una casa di un immenso patrimonio rurale è andata persa. Questo deve restare nella memoria di chi ha visto da Bussoleno le fiamme partire e di chi nei giorni successivi anche da lontano ha seguito le notizie giungere con il cuore in mano da una terra amica e avvolta dalle fiamme. Una battaglia triste in cui si vede il bosco, la propria terra ardere. Allo stesso tempo una battaglia combattuta in modo feroce e determinato, casa per casa, metro dopo metro, con le lance e gli idranti, con le pale i rastrelli, ed ogni mezzo occasionale. Senza tregua per anche 48 ore di fila senza interruzioni.

Quella di Bussoleno in particolare, come la battaglia dell’Argiassera, frazione a nord del paese, domenica sera, data quasi per persa ed evacuata, ma vinta nella notte a colpi di lancia e pala dalle squadre locali degli anti incendi boschivi, dagli abitanti che tenacemente sono rimasti a lottare. Nella disperazione del momento, nel vedere la natura piegata, la gioia dell’aver scelto la lotta, sul campo e di persona. Oggi, per difendere la terra in cui si è nati e che si ama, dalle fiamme, ieri e domani da chi vuole distruggerla speculando e riempiendola di cemento. I bilanci delle spese li lasciamo per domani, di come si sarebbe dovuto investire il denaro pubblico, dei tanti canadair che si sarebbero potuti comprare al posto di un F35, o dei tanti tagli alla pulizia boschiva per far posto di una inutile galleria. Oggi vogliamo addormentarci così, con la gioia di aver combattuto pensando agli ignavi col culo pesante che stanno a Torino e a Roma a governare e che un’esperienza così, tragica, forte e vera non la vivranno mai. Un grazie di cuore alla Valle che Resiste, a chi ha pensato a questa terra da lontano sentendo del fuoco e a chi è corso da lontano per aiutarci.

Fonte: http://www.quotidianopiemontese.it/2017/10/25/un-pensiero-dai-notav-per-la-val-di-susa-in-fiamme/#_

Indagini dei carabinieri in corso. Quasi sicuramente si tratta di incendi dolosi.

E la terra brucia altrove e gravemente. 

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