Un nuovo studio rilancia il tema dell’inquinamento elettromagnetico prodotto dalle grandi costellazioni di satelliti in bassa orbita. In un articolo pubblicato su Astronomy & Astrophysics, un gruppo di ricercatori di diverse istituzioni dimostra che i satelliti della costellazione Starlink emettono onde elettromagnetiche a bassa frequenza, fuori dalle bande di trasmissione assegnate, generando un disturbo per chi osserva il cielo utilizzando radio telescopi. CONTINUA
“I ricercatori hanno contattato SpaceX, che sta lavorando su modi per ridurre o eliminare questa perdita involontaria” . Allora sono scusati,no? VEDI QUI
Un altro “piccolo problema” secondario:
I satelliti Starlink di SpaceX sono stati costretti a sterzare più di 25.000 volte in soli 6 mesi, per evitare potenziali rischi di scontro con altri veicoli spaziali e detriti in orbita. È quanto emerge da un report che la stessa SpaceX ha depositato presso la Federal Communications Commission statunitense lo scorso 30 giugno.Molte cose accadono “involontariamente” nei cieli e nello spazio.
Traffico in orbita, i satelliti Starlink di Elon Musk e quelle 25mila “manovre” per evitare incidenti VEDI QUI
Da decenni (N.d.T.: lo studio citato qui sotto parte dal 1997), la luce del sole raggiunge la Terra in modo più debole. La responsabilità è delle scie prodotte dagli aerei, in un’operazione di geoingegneria “non intenzionale”.
SUNSHINE: progetto governativo segreto del 1953 per studiare gli effetti radioattivi del fallout dei test nucleari sulla popolazione mondiale. Stupisce il nome scelto per questo progetto, sponsorizzato congiuntamente dalla Commissione per l’Energia Atomica e dalla RAND. Qui, come altrove, si parla di danni collaterali, non intenzionali ma inevitabili in nome del progresso, non è vero?
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