Si leggeva  sul New York Times qualche mese fa: In un’udienza del Congresso a maggio, è stato chiesto agli amministratori delegati delle sei maggiori banche di Wall Street di nominare la più grande minaccia per le loro aziende e per il sistema finanziario in generale. Non hanno menzionato la pandemia globale, il cambiamento climatico o i fattori che hanno contribuito alla crisi finanziaria del 2008. La risposta più popolare è stata invece “cybersicurezza”.

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GERUSALEMME (Reuters) – Israele ha condotto oggi, con altri 9 paesi tra cui l’Italia, la simulazione di un grande attacco informatico al sistema finanziario globale, nel tentativo di rafforzare la cooperazione che potrebbe contribuire a minimizzare qualsiasi danno potenziale ai mercati e alle banche.

L’attacco informatico simulato si è sviluppato nel corso di 10 giorni, con dati sensibili emersi dal Dark Web insieme a notizie false che hanno causato il caos tra gli investitori e una corsa alle banche.

La simulazione prevedeva diversi tipi di attacchi con impatto sui mercati globali dei cambi e delle obbligazioni, relativi alla liquidità, l’integrità dei dati e le transazioni tra importatori ed esportatori.

“Questi eventi stanno creando il caos nei mercati finanziari”, diceva la voce narrante di un video mostrato ai partecipanti come parte della simulazione e visto da Reuters.

I funzionari del governo israeliano hanno spiegato che tali minacce sono possibili – molti cyber-attacchi di alto profilo sono gia’ avvenuti contro grandi aziende, ad esempio – e che l’unico modo per contenere eventuali danni è attraverso la cooperazione globale poiché l’attuale sicurezza informatica non è sempre abbastanza forte.

“Coloro che attaccano sono dieci passi avanti a chi si difende”, ha detto a Reuters Micha Weis, responsabile informatico finanziario del ministero delle Finanze di Israele.

I partecipanti all’iniziativa, chiamata “Collective Strength”, includevano funzionari del Tesoro di Israele, Stati Uniti, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, Austria, Svizzera, Germania, Italia, Paesi Bassi e Thailandia, così come rappresentanti di Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale e Banca dei Regolamenti Internazionali.

(tradotto da Valentina Consiglio, in redazione a Roma Francesca Piscione

FONTE https://it.finance.yahoo.com/notizie/fmi-10-paesi-tra-cui-163057461.html

Alla luce dei casi precedenti, vale la pena esaminare le simulazioni di questo tipo. Seguirà un articolo molto interessante. 

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